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ALLA MIA MAMMA:
Piatti che cadono, bicchieri che si rompono, urla e porte che sbattono.
Io sono qui, sdraiata in fondo al letto e sento solo questo. Ormai dovrebbe finire mi dico, è durata due ore, più del previsto. Dovrebbe finire come al solito con mamma che se ne va mi dico. E infatti sento la porta d'ingresso che sbatte violentemente, è andata mi dico... anche per oggi è andata... almeno non si sono ammazzatti.
Mi alzo dal letto e vado in salotto. Come al solito è il caos più totale, cocci di vetro e ceramica sparsi d'appertutto, porte e sedie rotte. Pian piano pulisco tutto e cerco mio padre, è sdraiato sull'erba del giardino, nonostante ci siano diversi gradi sottozero. Fa sempre così quando litiga con mamma, ormai ci sono abituata.
Quando finisco di sistemare sono già le sette, vado in cucina e preparo la cena. Ormai sono cinque ore che è fuori, ormai mamma dovrebbe tornare, dovrebbero far pace e fra un paio di giorni litigare di nuovo... è così il copione... è così che va avanti da quando sono nata.
Ma le sette diventano le otto, le otto le nove, rimango fino all'una seduta sulla poltrona ad aspettarla, ma lei non arriva.
...
La testa mi fa malissimo sento urla, pianti e un dolore pungente alla nuca... di soprassalto mi risveglio... mi sono addormentat qui... il sole mi arriva in faccia... le finestre sono aperte... il corpo si libera di un peso... finalmente è tornata.
Sul pavimento ci sono alcuni vestiti di mamma, chissa perchè.
Sento dei rumori in cucina... è mio padre... finalmente ti sei alzata mi dice... io gli chiedo di lei... lui prima mi guarda e poi con voce ferma e calma mi dice che se ne è andata per sempre... che non ritornerà più... che l'inferno è finito finalmente.
Io non ci posso credere... lei è sempre ritornata... mamma... mamma.
Questa volta il copione è cambiato, uno degli attori è uscito di scena.
Lei non può essere andata via, con mamma avevo un rapporto speciale... era lei che mi difendeva dai mio papà... era lei che veniva a consolarmi dopo l'ennesima litigata... era lei che la notte mi rimpoccava le coperte... era lei che rassicurava... era lei la persona che amavo.
L'inferno non è finito, è appena cominciato... senza mamma ora niente a più senso. Dentro di me prego che non sia vero, prego che mamma ritorni, dico a Dio che io non passerò la vita sola con mio padre, io non resisto gli dico, io scappo, scappo e cerco mamma.
Non mi ha nemmeno salutato dico a mio padre... lui per la prima volta nella sua vita mi guarda con degli occhi che sembrano dolci e mi dice che mi ha dato un bacio prima di andare perchè non voleva svegliarmi.
Mi metto a urlare, perchè mio padre non mi ha svegliato, perchè mi ha impedito di vederla per l'ultima volta. Gli dico di dirmi dov'è... devo trovarla... lui mi dice che non lo sa e che non vuole saperlo... da adesso avremmo cominciato una vita nuova.
Ma che vita è una vita senza mamma.
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