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Dedica a cui stai rispondendo

Mancavano sei giorni al mio mesiversario con lei 6 mesi... noi siamo stati insieme solo 5. Io stavo con i miei amici e la tua migliore amica con le vostre, ad un certo punto il suo telefono squilla, era tua sorella, sembrava preoccupata, chiedeva cosa, come, è uno scherzo, oddio, madonna, si è messa a piangere... ha iniziato a camminare fra le sue amiche che stupite le chiedevano le cose, continuando a parlare al telefono non rispondeva, veniva dritta verso di me... mi sentivo strano. Si fermò davanti a me bianca, spense il telefono e una frase mi colpì come diecimila coltellate: Mely è morta.
Non riuscivo a pensare a niente, quelle parole iniziarono a rimbombarmi nella mente, me ne andai non una parola, la tua amica piangeva mi guardava, non riuscivo a piangere no, speravo fosse uno scherzo, non riuscivo a crederci, iniziai a guidare, provai a farti uno squillo, il cellulare era spento.
Scesi dalla macchina, ero sotto casa sua, avevamo un appuntamento, la vidi scendere, la sua bellezza era scomparsa, aveva un cappotto rosa, pensai a te, a quando ti passavo a prendere, ti vestivi sempre e inevitabilmente con il vestito sbagliato, pensai che non dovevo essere lì, pensai che non ti avrei dovuto lasciare con un messaggio, pensai che non ti avrei dovuto tradire, pensai a quanto ti eri fatta il culo per far si che la nostra storia fosse perfetta, pensai tante cose, lei mi disse: A cosa pensi? ... Che le dovevo dire? Penso che per me sei una sconosciuta, mi sono accorto che la amo ancora, ma lei non c'è più, volevo gridare gridare gridare e mi sentivo piccolo rispetto a tutto il mondo, mi sentivo solo. 2 giorni dopo il tuo funerale, facce di tuoi vecchi amici, con cui una volta scherzavo, tua madre che aveva accettato la nostra storia, tuo padre che non sapeva della mia esistenza, tua sorella complice degli scherzi che ti facevamo. Tornai a casa distrutto mi gettai sul letto, quante volte eravamo stati lì, quante volte ci sono stato con lei e ci starò ancora, ma sarà diverso.
Ho scoperto che ci sono tante cose che non sapevo di te; quando facevi la cretina per tirarmi su da un'insufficienza e ci riuscivi non mi dicevi che tu eri messa peggio di me, quando stavamo ancora insieme eri andata a parlare con mia madre per conoscerla meglio, avevi anche voluto conoscere la mia ragazza dopo che ti avevo lasciato per lei e le avevi detto: Spero che lo renderai felice nel modo in cui non ho saputo fare io.

Volevo dirti che non è vero, tu mi hai reso felicissimo, però la nostra storia aveva quel piccolo sottile problema, l'età, e quando ho avuto l'opportunità di cancellare questo problema con lei l'ho fatto, e spero che tu mi perdonerai un giorno, spero che riuscirai a sorridere pensando alla nostra storia, e da lassù non proverai più quel senso di amarezza e tristezza sentendo il mio nome.