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da Jenny
da Manuel
Iiiiihhh!! Ma di gente ne conosco tanta, io ! :-) sono -come dicono qui- un "ciacolone" , uno che parla con la gente. Però, ribadisco...tanta, tanta gente ha P-a-u-r-a di perdere il controllo delle proprie emotività, di lasciarsi coinvolgere. Una cosa che ho notato è che spesso la prima reazione che affiora, quando i sentimenti verso qualcuno che mi piace o a cui piaccio si palesano, è la...fifa! Ma perchè?? Sembra lo sport nazionale femminile! Io capisco che una può avere avuto esperienze sconfortanti, che può avere preso calci sui denti dall'ometto di turno, io lo capisco questo...ma perchè deve condizionare sino a mettere la paura davanti a tutto? L'ultima volta è stata quasi comica : " Sai, non devi lasciarmi troppo indipendente sennò poi ti taglio fuori dalle mie cose, però nemmeno cercarmi ogni 2 giorni..." Cioè...no comment!
Parlo di persone OLTRE i 30 anni, beninteso!
Non so..forse il fatto di stare assieme, costruire qualcosa è veramente una chimera, un'abitudine che si sono tramandati per secoli ma in fondo non corrispondente alla realtà, una convenzione, ecco sì ! Mi ricordo dai racconti di mio padre, la vita di mio nonno Giuseppe che si faceva in bici quasi 40Km al giorno per andare a lavorare in Pirelli. 8 figli ( 8 ! mica 1 o 2 ! ) cui dover pur dire qualcosa quando rientri a casa dopo 12h di lavoro, sabato incluso. E tua moglie, santa pazienza! E' un estremo, ok..ma se in una condizione del genere ci si vuole del bene, com'è possibile che noialtri con tutte le comodità che abbiamo, i contatti, il tempo a disposizione, una qualità della vita migliore ( migliore significa meglio di quella di una volta ! ) ... facciamo le code dagli strizzacervelli?? Insisto : è un problema oggettivo, non soggettivo. La gente non comunica, non esterna la sfera emotiva. Da qui partono i pipponi "..oddìo..ho qualcosa che non va..non lego con nessuno...VADO IN ANALISI" . Ci sono casi dove è necessario, ok. Ma pare sia il passatempo preferito di alcuni, cavolo! Alzi la mano chi non c'è mai andato / pensato di andare.
Giù le maschere sociali, gente :-) impariamo a fidarci di più, vivremo meglio.
Manu
2 agosto 2005
da Jenny
Manuel non sono solo le donne ad essere così, purtroppo c'è un fuggi fuggi generale difronte all' impegno.
Abbiamo una paura fottuta di perdere il controllo dell'emotività.
Siamo tutti schizzati come dici tu, con paure, fobie, ossessioni...
EEEEEh basterebbe solo essere noi stessi...
Ciao Manu ;)
3 agosto 2005
da Manuel
Uhm..e secondo te perchè, Jenny?
Forrest direbbe " stupido è, chi lo stupido fa.." e non avrebbe tutti i torti :-)
Logicamente il mio era un discorso a doppio senso, valido per entrambi i sessi. Comunque, tornando a bomba all'argomento principale - che era la tua incapacità di comprendere certe fatiche dell'anima - posso dirti questo : non so quanti anni hai, nè di dove sei e tantomento che vita hai avuto sinora, ma la sensibilità e quel lieve dolore che nasce in certe mattine e ci sta sulle spalle come un accappatoio bagnato sino a sera, non sparisce con gli anni. Forse - e dico forse - godere della amorevole compagnia di un partner che è il nostro complemento naturale, può aiutare a vivere meglio tutto questo. C'è chi ha la fortuna d'incontrarlo subito, come se si fosse il pezzo mancante di un puzzle a 2 tessere. Chi non l'ha ancora trovato e ciò nonostante continua a credere che da qualche parte esiste la propria metà. Una metà che travalica le convenzioni e con la quale ci si capisce anche senza le parole, un alfabeto segreto, una lingua riservata che chi sta al di fuori non comprende e forse è giusto così. Non sono di primo pelo e la Vita sinora di calci e carezze me ne ha dati a sufficienza a scavarmi rughe sulle pareti del cuore, ma ciò nonostante nell'amore ci credo ancora. Poveretto chi dice il contrario, che ha spento dentro di sè quella luce che fa brillare ogni persona, la rende migliore. Se poi si soffre un po' , fa parte del gioco.
De Andrè scrisse che " dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fiori " . Beh, diciamo che mi sento abastanza letame, dài.. :-)
baci.
manu
4 agosto 2005
da Jenny x manuel
...io invece penso che non dovremmo essere alla costante ricerca di un completamento esterno, dovremmo essere saldi e forti ed imparare a gestire noi stessi senza doverci appoggiare a nessuno.
Solo quando raggiungiamo un equilibrio con noi stessi possiamo pensare di iniziare una storia con il giusto equilibrio.
Dobbiamo recuperare i nostri cocci e tirare fuori i nostri scudi... imparare a lottare da soli, perchè gli altri vengono meno quando tu ne hai bisogno.
Sereni, equilibrati, felici di noi stessi forse troveremo il giusto rapporto di coppia.
Io quest equilibrio non ce l'ho...
Di ragazzi ne potrei avere a bizzeffe e ne ho avuti, ma ora non mi sento di lanciarmi in qualcosa finchè il mio stomaco, la mia testa ed il mio cuore fanno a pugni.
Un bacio Manuel.
Scrivi molto bene... è piacevole leggerti.
Jenny
4 agosto 2005
da Manu to Jenny
Grazie. Ho letto delle cose in questi anni che mi hanno sicuramente influenzato nello stile. Claudio Camarca soprattutto. Ti invito a leggere " Il sorriso del mondo" o sei hai un po' di pelo sullo stomaco " I santi innocenti". Leggili, poi mi dirai.
Dici bene, Jenny " imparare a camminare da soli". Dimentichi che esiste un rischio, però. Che è quello di diventare un solista perfetto.Di diventare così abili a camminare da soli, da non essere più ingrado di camminare con nessun altro. Conosco diverse persone così.Quello che posso dirti, che vivo io, è questo: per me è impossibile. E non si tratta di appoggiarsi, è più l'idea di sapere dentro di sè che - ad esempio - stasera si torna a casa e ci sono un paio di braccia ad attenderti. Braccia che conosci.Braccia che ti accolgono e che magari domani sera sarai tu ad aprire per accogliere un sorriso, un'inca**atura, delle lacrime, un bacio o una frase complice. E non solo non ci si appoggia, ma si diventa delle rocce. E' un pensiero confortante perchè tutti, guarda Jenny proprio TUTTI hanno bisogno di qualcuno ( lo dicevano anche i Blues Brothers..) e se qualcuno ti dice che non è vero, mente. E' nella natura e non solo umana.E' una legge divina o cosmica se preferisci. Siamo "educati" ad amare, è nel nostro DNA. Ed è più facile amare qualcuno con cui stiamo bene, che noi stessi. Almeno per me è così. Quindi, certo stare in piedi da soli, ottima cosa. Ma per andare dove?
Baci
Manuel
4 agosto 2005
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