Ciao Alessandra, grazie per cos'hai scritto.. Io sono una tua omonima, ed ero la ragazza di Diego. Non sono unica perchè lo amavo, lui sapeva farsi amare. Devo ammetterlo, mi ha fatta penare un sacco, perchè era una testa matta. Ma non puoi non amare uno che sorrideva sempre sempre sempre sempre. Riguardo alla causa della morte, Diego giocava a pallone, sua grande passione, e qualche mese fa aveva avuto un grande infortunio: ginocchio praticamente inutilizzabile. E' stato operato tre volte in America, è stato curato in Svizzera e Francia e proprio questa settimana che viene avrebbe dovuto partire per curarsi a Parigi. Avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare a giocare, credo, amava così tanto il pallone che quasi mi viene da dire "avrebbe sacrificato me per tornare a giocare", ovviamente è una battuta. Bene, per curarlo o calmargli il dolore gli hanno dato una dose spropositata di un medicinale al quale era fortemente intollerante. Così da un momento all'altro è entrato in coma, e ci è stato quasi tre giorni. I dottori hanno voluto fargli l'autopsia, dato che non si sa bene il motivo di tutto questo. I risultati però si avranno solo tra 10-15 giorni. Il mio Diego aveva 18 anni compiuti a febbraio.
Grazie a chi non conosceva Diego e ha scritto. Grazie Alessandra, grazie.

21 settembre 2005

Ragazzi mi associo di cuore al vostro dolore.. Non vi voglio criticare, ma solo dire una cosa a Stefano e Alessandra: volevate sicuramente molto molto molto bene a Diego. Credo solo (piccola piccola opinione personale, non me ne vogliate male) dovreste romanzare un po' meno i vostri racconti. Entrambi avete tradito Diego. Nessuna critica, non vogliatemi male. Un abbraccio forte a tutti.

21 settembre 2005

Ale, non c'è bisogno che tu ti faccia del male per andare da Diego. Sei già con lui. Nel suo cuore e nella sua pelle, Diego non aveva tatuaggi, solo uno: il tuo nome.

21 settembre 2005

Steo, il regalo più bello che puoi fare a Diego è giocare anche tu.
Ci saremo tutti, per Diego e per i bimbi del Regina Margherita

21 settembre 2005

Non abbiamo molto da dire.
Un forte abbraccio alla famiglia.
Ci saremo anche noi sabato.

Per salutarti citiamo tuo fratello Umberto:
"sempre in cerca di quel meraviglioso rompicog**oni che troppo presto di ha lasciati".

Con Sabba nel cuore, il suo sorriso in bocca e il suo esempio in testa. SEMPRE.

Alessia, Paolo, Gabriele e Roberta

21 settembre 2005

Ho conosciuto Diego un anno fa, al Chicobum Festival di Borgaro. Suonavano i Subsonica ed era agosto. Me lo ricordo come se fosse ieri, aveva dei pantaloni al ginocchio, scarpe da ginnastica, una maglietta appariscente e un berretto. Ero sola in mezzo al campo, lui è arrivato dicendomi in torinese stretto "Hai mica un accendino?", non ce l'avevo ed ero spaventata da uno che viene e ti parla in dialetto. Poi ha continuato a starmi addosso dicendo "Tu sei sola, io ti tengo compagnia". Non ci stava provando con me, Diego era fatto così, doveva conoscere gente, parlare, chiaccherare. Ci siamo poi goduti il concerto e poi ci incontravamo alle volte per caso per il centro. L'ho incontrato verso Natale, è entrato in un negozio, ne è uscito con un braccialetto e m ha detto "Buon Natale Rò!!". Non ho mai avuto modo di ricambiare quel regalo.
Io non ti conoscevo poi bene, anzi, giusto un po' ma so che mi mancherai. Ti vedevo poco ma è dura pensare che non incontrerò mai più il tuo sorriso.. Tanto dura.

21 settembre 2005