Mentre scrivo ascolto Mahler, Adagietto 5 sinfonia, forse perchè mi illudo che immergendomi in questa meravigliosa musica riuscirò il più possibile a tradurre in parole le mie emozioni... qualcosa che sfugge dalle mani che scivolano sulla tastiera del mio pc come su quella del mio pianoforte... un viaggio senza tempo, come nella musica, il tempo non solo cronologico nè solo psicologico, c'è qualcosa che va oltre, qualcosa che nasce e che si crea nell'incontro, che sfugge a ogni tentativo di afferrarlo con la mia parte razionale. Lascio in pace i misteri della vita, della morte e dell'amore, ma credo che sia impossibile capirli quasi quanto tradurre in parole un'emozione o un sentimento e l'intensità che li accompagna quando ci troviamo a provarli...la musica, dice il nostro amico Claude (Claire!) incomincia là dove la parola è impotente ad esprimere. Quando suono o ascolto musica, la matematica e le sensazioni irrazionali che le note evocano in me, diventano una cosa sola e io in quel momento riesco a non esistere piu', a non esistere piu' come essere pensante (ciao Cartesio, scusa) e quando leggo una tua lettera è la stessa cosa... cerco di capire razionalmente quello che mi dici, a volte leggo e rileggo certi passaggi per capire meglio e poi all'improvviso mi perdo nel piacere che mi danno le tue parole, così calde e piene di comprensione e cio' che provo mi fa intuire qualcosa e di piu'...ecco, lì inizia per me la magia, nell'incontro fra ciò che tu mi scrivi e quello che io leggo e, perchè no?, quello che mi va di leggerci e in quel momento non esisto io, non esistono gli altri, esistiamo solo io e te e non c'è Anonimo che tenga!! ah ah (scusa Anonimo non ce l'ho con te) :)
Bè, pero' devo ammettere che Anonimo mi ha un po' riportato alla realtà di questo computer... superato l'imbarazzo, che sia condivisibile da tutti quello che ci scrivamo mi fa anche pensare a questo pc come a un mezzo, non un fine... la tecnologia al servizio dei sentimenti grazie a questo sito. Evvai con lo stacchetto pubblicitario...
E per noi che non amiamo troppo le parole scontate è molto piu' importante cio' che intuiamo al di la' dello scritto, tutto quello che vorrei dirti se fossimo davvero io e te, pero' che ti voglio bene te lo riscrivo, ti voglio bene e di piu' e questo DI PIU' è il sogno al di la' delle parole, è la poesia, l'immaginazione che riempie di significato e di calore il vuoto delle nostre attese. E tutto quello che ci è concesso di condividere per ora in questo spazio condividiamolo, dimmi che musica ascolti l'ascoltero' anch'io, che libri leggi li leggero', a cosa pensi prima di addormentarti, di che colore è la coperta del letto dove sogni, il giorno del tuo compleanno, dove passerai il Natale, quello che vuoi, tutto m'interessa di te, il dentro e il fuori... PUFF, finisce Mahler e finiscono le parole... stanotte appoggiata al mio cuscino rosso a forma di cuore con le braccine (TATAN! è quello dell'Ikea) l'ultimo pensiero chiudendo gli occhi sara':...notte Enrico, fai dei bei sogni.un bacio
Sabry
27 ottobre 2005 - Milano
Categoria: Lettere