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da la tua stella per ns angelo biondo

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da Francesca

Cara Ale,
non ti conosco eppure nonostante la distanza riesco a percepire il tuo dolore.
Se chiudo gli occhi quasi mi sembra di respirarlo e riesco addirittura a sentire l'eco del tuo amore.
La tua sofferenza è grande, forse troppo per riuscire a sopportarla.
So come ci si sente a non vedere una fine alle proprie tristezze, so cosa si prova a non avere la forza di alzarsi dal letto perchè quel qualcuno che era la nostra ragione di vita non c'è più.
Io l'ho vissuto il dolore..quello assordante, che ti consuma e che non lascia vivere ma solo respirare.
Ora tutto sembra privo di senso ma col tempo capirai che la vita va avanti e nuovi nomi, nuove emozioni ti faranno brillare gli occhi e aumenteranno i battiti del tuo cuore.
Tu hai avuto la fortuna di amare e di essere amata e in te il tuo Diego vivrà per sempre.
Nelle cose che vivi, ad ogni passo che fai, nelle notti che vivrai e nelle matine opache e spente lui sarà al tuo fianco.
A lui è stato concesso il dono di essere immortale nei ricordi delle persone che come te lo hanno amato.E vissuto.


Se ti va, io sono qui...La mia mano può afferrare la tua e può cercare di farti uscire dal vortice di desolazione che ti sta inghiottendo.Ti stringo forte.

18 novembre 2005

da Ale

Shana, forse dirti che ti voglio bene è esagerato, però sono affezionata a te, ogni volta, ogni volta che io scrivo qui il mio dolore tu hai sempre una parola per me che in fondo non sono niente per te, grazie!
Steo, tu fai sempre battute su sta cosa, ma non capisco qual è il tuo problema, cosa non va, insomma, Ste, per una volta che qualcuno mi ascolta, non vedo perchè devi sempre rompere le palle e metterti in mezzo. A volte penso che tu non sia mai cambiato alla fine, ogni momento è buono per dire qualcosa contro di me..
Ale, Tommaso è un nostro amico e compagno di classe, che conosce Diego fin dall'asilo, erano molto amici.
Marco, io mi sento una nullità. Specie nei tuoi confronti. Io Diego non lo sento accanto a me, anche perchè un sacco di gente come si intrometteva nella nostra storia ora si intromette nel mio dolore. Domenica sera mi sono ancora tagliata, e svenuta mi hanno portata all'ospedale. Non sono forte, sono cattiva e egoista. Non so reagire. Sarò una vigliacca.
Un bacio a tutti.

18 novembre 2005

da Ale-seconparte

Francesca, vale la stessa risposta che ho dato a Marco.. mi sento ancora più stupida di quanto già mi senta al vostro confronto. So che devo trovare la forza dentro di me. So che Diego vive nei ricordi di molte persone, alle quali ha insegnato tanto. Ma io non riesco a sentirlo accanto a me, e a me non bastano i suoi ricordi..

18 novembre 2005

da Francesca

Non sei stupida e nemmeno cattiva o egoista.
Una persona così non avrebbe parole così splendide, non proverebbe tutti questi sentimenti.
è dura, durissima andare avanti ma devi farcela.Devi farlo per le persone che ti amano e anche per te stessa.
Non puoi permetterti di perderti, devi riuscire a ritrovare la forza di reagire e di sorridere.
Un giorno sarai di nuovo felice...è una promessa.
Un giorno ritroverai la voglia di vivere...
Quando?Dipende solo da te e dall' impegno che metterai nel tentate di rincorrere la gioia e la felicità.
Abbi coraggio, anche se in queste circostanze ce ne vuole tanto.
Finchè avrai cuore, voce e forza di respirare avrai anche gambe per correre e correre lontano da questo profondo dolore.
Che aspetti?Metti un piede dopo l'altro e ricreati il mondo e la vita che vuoi..

19 novembre 2005

da marco

te l'ho detto almeno 300mila volte ale..nn è così ke devi pensare xchè nn è assolutamente vero ok?la forza di continuare la devi trovare dentro di te ca**o..cercala e mettici un pò d'impegno vedrai che la trovi..nn mollare..un bacio..marco

19 novembre 2005

da Ale

Ieri ho chiuso il mio pc, dopo avervi risposto e mi sono messa a letto. Ho spento la luce e ho respirato la maglia del mio Diego, c'è tutta la sua vita in quella maglia a strisce bianconere. C'è la sua passione, la Juve. C'è una cosa per cui ha sputato sangue, il calcio. C'è lui, il suo cognome e il suo numero stampati sul retro. E c'è una scritta. Quella maglia da lui indossata in una partita importante l'aveva poi lavata, ci aveva scritto sù con un indelebile nelle parti bianche e me l'aveva regalata. Quella maglia sta sempre nel mio letto. Comunque, a letto ho pensato a te, Marco. Mi sono chiesta come stavi, se chissà, tu riesci a dormire. Mi sono chiesta chi ha scelto che noi dovevamo portare questo dolore, mi sono chiesta come vivi. Siamo coetanei, forse. Io sono della leva dell'87. Mi sono chiesta se vai a scuola, se hai l'ansia per le interrogazioni, se pensi all'università. Ti ho pensato. Ho pensato che ti trovo una persona molto sicura, con un equilibrio interiore, insomma. Boh, volevo solo dirti che ti ho pensato. Perchè io scrivo qui, piango, urlo, mi dispero, e tu tenti di infondermi la tua forza.. però lo so che stai male, stai male quanto me, quindi ti ho pensato.. Niente, volevo solo dirtelo.
Steo, non ho parole per oggi, quanto altro dovrò sopportare?

19 novembre 2005

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