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da DolceVale
da Anonimo
mamma mia che situazione,
non so cosa dirti e non voglio dirti le solite frasi fatte...
però ti sono vicino...
un bacio
1 gennaio 2006
da Sere
Tu sei una ragazza molto matura perché non ti fai conquistare da stupide mode e sai che l'amicizia vera non arriva usando insieme droghe e schifezze, ma scoprendo chi siamo veramente ed essendolo con gli altri. Vedrai che di persone mature ne esistono, e fra un po' sarai abbastanza grande da poter partire e trovarle, anche se lontano.=) Mi raccomando, continua ad esser una donna libera, combatti sempre!! Sono con te.=)
1 gennaio 2006
da Matteo
Comprendo la tua situazione di solitudine.E' il secondo capodanno che passo da solo, non soffro tanto per il fatto in sè, quanto perchè mi viene da pensare all'anno passato e al disastro che è stato, e sono terrorizzato da quest'anno che verrà.In 3 anni ho 3 lutti familiari, fra qui mia madre, cerco di tener duro, di continuare gli studi all'università, di essere aperto con le persone, allegro e farmi vedere tranquillo...in realtà so bene di esser molto diverso dagli altri, troppa sensibilità, mi viene da commuovermi per tante cose, ho sempre pensieri cupi e paure in testa, ma cerco di non darlo a vedere... risultato di tutto ciò:la gente inetta e porca si disinteressa di me, pensa che ormai sto bene, sto tranquillo, mi allontana e mi lascia solo, questo perchè ho cercato di mantenere un aria"normale"senza avere manifestazioni plateali..certo...questo ha dato spunto agli amici, alle persone, di ignorarmi, di non tentare più di informarsi riguardo al mio stato d'animo, niente... ho passato un anno chiuso in casa da solo, spesso al buio, sempre a pensare di uccidermi, ma poi ho delle responsabilità verso mio padre e non ce la potrei fare... non mi aspetto più nulla di particolare dalla vita, avevo iniziato il 2005 abbastanza serenamente, mi ero rimesso in"carreggiata",poi il disastro, un altro lutto, il mio animo distrutto dall'ansia...ho capito che è inutile chieder poi chissà che alla vita, c'è molta predestinazione, bisogna prendere la vita come viene, accontentarsi del caffè la mattina e delle coperte per coprirsi, cercare di accettare che, anche se spesso la sofferenza è grande e lancinante, non durerà per sempre, la vita prima o poi finisce, amen,è andata così...se poi arriveranno sorprese, tanto meglio, anche se son piccole...non sto qui a parlar di forza o che, solo cerca di prender tante cose con filosofia, alla fine spesso avere e vivere tante manifestazioni di dolore e inadeguatezza serve a poco, perchè,purtroppo, mondo maiale, non c'è alcun teatro di spettatori ad assistere...la musica fa bene, fregatene se ti sembra un'ulteriore manifestazione della tua diversità dagli altri...io ascolto prevalentemente colonne sonore di film, quando lo racconto mi prendono per scemo... se hai bisogno di parlare rispondimi...ciao ti abbraccio
1 gennaio 2006
da marco
la tua dedica è un cocktail di sentimenti davvero esplosivo...ma nn ti preoccupare è tipico dell'adolescenza essere dibattuti tra mille diverse spinte e tendenze e bisogni e desideri...certo nel tuo caso tutto è complicato dalla depressione...la depressione che ti isola dal mondo e nn ti permette di procedere oltre, ti intrappola nella tua attuale prigione...e sì che in te nn vi sono solo impulsi masochistici e pensieri di morte ma anche sani desideri e propositi, un grande anelito di vita ed una consapevolezza che nn tutti hanno...sei orgogliosa ed altempo stesso sofferente x la tua diversità...xc da un lato la rivendichi ergendoti sopra tutto e tutti e dall'altro la rinneghi e rinnegandola rinneghi te stessa e così pensi alla morte come all'unica via di fuga.
Ma DolceVera che cosa vuol dire crescere se nn individuare chi noi siamo x distinguerci così dagli altri?lo so che è difficile crescere ma è un percorso che dobbiamo affrontare se vogliamo trovare la felicità che poi cos'altro è se nn la piema affermazione della propria identità e personalità?Tu In verità Dolce Vera nn hai affatto bisogno di consigli, sei intelligente
hai bisogno solo di sostegno ed incoraggiamento...quelli che nn ricevi dai tuo genitori...e allora forza su!nn lasciare che a prevalere siano le tue debolezze...xc tu nn vuoi morire davvero vuoi solo uscire da questa situazione...
e tu sai come...quando dici che vorresti andartene lontano ed incontrare persone sincere che sappiano apprezzarti e magari condividano le tue stesse passioni.
ma come è possibile che ciò accada se tu smetti di studiare?credimi nn sei la prima nè l'ultima a soffrire così durante l'adolescenza...ma ti prego nn cedere alla bambina che è in te e che nn vuole crescere!xc vedi è lei che nn ricevendo affetto dai genitori si sente abbandonata e cade in depressione...ma tu nn lo puoi permettere hai il dovere verso te stessa di andare avanti xc sei piena di qualità e sensibilità, di continuare a studiare xc così potrai poi frequentare l'università magari in una grande città dove ti assicuro che quasi sicuramente troverai persone simili a te!ascolta le tue migliori aspirazioni e aneliti Vera nn le tue tendenze peggiori!Ma fallo x te stessa innanzitutto!e se ti manca com'è giusto l'affetto di tua madre diglielo.Nn avere paura di chiedere una carezza o un abbraccio.
e se tuo padre ti ferisce tu diglielo, con pacatezza ma in modo fermo, nn tenerti tutto dentro...xc vedi è così che si cresce affrontando le situazioni e gli altri a viso aperto senza timori reverenziali...e affrontare i tuoi ti farà compiere grandi passi avanti credimi!
mi sono dilungato...ma xc in te vedo me stesso qualche anno fa... e nn posso accettare che una persona che potrebbe avere un futuro splendido si butta via x colpa di pesone sciocche ed insensibili
Ti auguro di cuore un futuro splendido, un sincero abbraccio.
1 gennaio 2006
da Rainey
In molte delle cose che hai detto mi identifico perfettamente anch'io. E' dura andare avanti quando là fuori trovi un mondo pronto a giudicarti o, peggio ancora, indifferente ai tuoi problemi. La tua situazione famigliare, simile alla mia, sicuramente peggiora tantissimo la situazione. Io ci sono passato e non ne sono ancora uscito per niente. Ti ho risposto principalmente per dirti questo: non lasciare la scuola; anche a me sembrava la soluzione giusta, ho provato e poi mi sono accorto che in realtà è la cosa peggiore. La scuola può aiutarti piano piano a uscirne... Ricorda che la solitudine e la malinconia a volte ti aiutano a crescere. In fondo le persone strane non siamo noi ma quelli che non sanno fermarsi un attimo a riflettere e pensano di raggiungere la felicità con l'alcol, il fumo, la droga...
1 gennaio 2006
da lisa
hai espresso in un modo bellissimo e creativo la rabbia che hai dentro, magari dentro di te c'è una scrittrice. Prova ogni volta a scrivere i tuoi stati d'animo, non si sa mai potresti avere del talento. Fai capire a tua madre che vuoi sentirtelo dire il suo amore a costo di urlarglielo in faccia. Se vuoi uscire da questa situazione stagnante e un giorno andare via da li prova con il finire la scuola così te ne vai per cercare lavoro o per l'università, non è per farti la paternale anzi per darti oppurtunità di scappare da un posto che non offre molto. Sei molto sveglia e profonda per la tua età, non buttarti via con i pensieri di morte, una persona come te deve mostrarlo a chi non lo vede l'immenso, con il suo brillare, dai la grinta non ti manca, datti da fare, un abbraccio e un bacio!!
1 gennaio 2006
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