Drammatiche

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da sabisse per indimenticabile

Il cielo piange lacrime amare, lacrime di pioggia che silenziose cadono, cadono,cadono.
In questo io e lui siamo uguali perchè,da quando non ci sei più,il mio viso è rigato da lacrime trasparenti che tu non sei qui ad asciugare.
è la seconda dedica che ti scrivo qui, a distanza di pochi giorni.

Stefano era la melodia più dolce che abbia mai udito ed ora è il silenzio più pesante che abbia mai dovuto sopportare.
Lui era l'amore, era una felicità troppo grande per descriverla a parole ed ora è questo dolore che si nutre del mio essere.
Era tramonti e albe di madreperla, era serate insonni sussurandoci <Ti amo> ed ora io vivo solo notti interminabili in cui il suo nome e il ricordo del suo viso sono uno strazio troppo forte da poter sopportare.
Lui era la mia forza, il mio raggio di sole e adesso, senza lui, nulla riesce più a riscaldare questo cuore stanco.
Lui è stato il mio angolo di Paradiso ed ora, senza lui, sto scoprendo l' Inferno di giorni uguali che scivolano senza poter riabbracciarlo.
Lui è stato i colori ed ora del nostro arcobaleno non rimane che buio.
L'unico colore che mi resta e di cui mi dipingerei viso, corpo,anima è il nero affinchè tutto il mondo possa capire quanto devastante è questo lutto.
Stefano è stato il mio tutto,è stato ogni cosa ed ora del nostro amore non rimangono che flasch di momenti vissuti insieme e che ora cerco di nascondere nelle pieghe del cuore mutilato.

L'intensità del nostro amore, che ci faceva brillare gli occhi, che ci faceva affontare serenamente la vita, ora mi sta distruggendo.
Non riesco più a sopportare il peso della sua assenza, non riesco a non pensare che ogni giorno, ogni attimo sarebbe certamente migliore se lui fosse al mio fianco.

Vorrei un segno, un segno solo per sentire che lui mi è ancora vicino e che non se n'è del tutto andato.
In ogni angolo di questa casa vedo i suoi occhi, la sua espressione dolce e c'è troppo amore per riuscire a nasconderlo, a dimenticarlo.
Vago per le stanze di questa casa come un fantasma alla ricerca di un tesoro peruto..
Vago quasi sperando di vederlo comparire, di vederlo arrivare.

Dicono che dovrei girare pagina ma non capiscono che è impossibile.
Stefano era ed è tuttora il mio libro e anche se girassi pagina, ad ogni riga ci sarebbe impresso il suo nome.

...il suo nome...
Il suo nome nel cuore, nella mente, nei pensieri.
Il suo nome e nulla più..

2 gennaio 2006 - Venezia

Categoria: Drammatiche

da Anonimo

Che limpidi versi Sabisse...stavo x scrivere parole ma i tuoi son versi tanto son perfetti...continua a scrivere Sabisse...è una dolce terapia...è vero sai le parole nn servono xc le parole sono trite e banali ma i versi d'una poesia no...nn sono mai banali e triti...e soli possono veramente catturare ed immortalare uno stato d'animo...come i tuoi versi che fissano in modo così trasparente anche se vitreo, immoto,una perdita che ora t'appare irreparabile ed irrevocabile...m'è sembrato di sostare mentre leggevo in riva al mare d'inverno xc in riva al mare d'inverno si respira tutta la profonda amarezza della solitudine e dell'abbandono, tutto il lancinante dolore x la vita spazzata via da gelidi sferzanti venti...e vedevo le ombre lunghe della tua casa ombre di cui nn riesci a vedere il fondo e mi sembra di vedere anche te muta e spenta pallida esanime...conosci il mito di Orfeo ed Euridice Sabisse?è bellissimo e struggente...e penso, fra l'altro ci dica che la musica come anche la poesia hanno il potere di resuscitare ciò che nn è più...e come dirà poi keats di eternarlo...capisci?
tu cerchi un segno che ti rassicuri della sua presenza...ma tu continui a cercare questo segno della sua presenza FUORI DA TE e così nn lo troverai mai...xc nn provi a cercarlo DENTRO DI TE ma di più ancora IN TE?xc continui ad oggettivare la sua figura distanziandola da te ribadendo che LUI era...ma LUI nn è forse nei tuoi versi?nn è nei tramonti e nelle albe che i tuoi occhi potranno contemplare?nn è nelle melodie che potrai udire?nei raggi di sole che potranno riscaldarti?nelle energie che potranno ridestarti?ma di più nella profondità dei tuoi puri ed intensi sentimenti, nella tua nn comune capacità di sentire ed amare?LUI NN è forse IN TE?NN è ormai e x sempre, cioè finchè avrai vita, PARTE DI TE?nn spalancare gli occhi nel buio x trovarlo ma chiudili ed osservati, guardati,guarda ciò che sei ora ciò che sei diventata grazie a lui e ti accorgerai che lui nn è assenza...o meglio sarà un'assenza finchè tu nn ti accorgerai che il SEGNO della sua presenza SEI TU...xc se lui ha lasciato un segno bè quel segno SEI TU...tu forse credi che ricominciare a vivere equivalga a dire addio x sempre a Stefano.Nn è così.semmai è il contrario.Nn vivendo perderai te stessa e lui con te.
Vivendo testimonierai la tua ma assieme a te anche la sua presenza xc lui è parte di te e vivrà in te finchè tu avrai vita.
ora più che mai siete un'unica persona...
lo so che nn è facile, ci vuole tempo, nn so neanche se sono riuscito a esprimere bene ciò che volevo dire, ma spero che ciò che ho scritto ti faccia anche solo un poco riflettere e ti aiuti, anche solo un poco, ad alleviare il dolore.
se vorrai un poco parlare, sappi che io sono qua.
un abbraccio sincero, ed un sorriso

2 gennaio 2006

da ale

ciao sabisse...
scrivi parole bellissime da cui traspare tutta la tua sofferenze..
cosa è successo al tuo Stefano?
un abbraccio

3 gennaio 2006

da sabisse

PER ANONIMO:
Mi chiedi se sei riuscito ad esprimere quello che volevi.
Se il tuo fine era quello di farmi stare un pochino meglio si, ci sei riuscito.
Le tue parole mi sono entrate dentro e non ho potuto fare a meno di sentire gli occhi velarsi, non ho potuto non pensare che forse hai ragione tu.
Vedi, io so che andrò avanti, so che vedrò altri visi, so che il mio cuore avrà nuovi battiti, so che il dolore piano piano sarà meno intenso ma, in questo momento, non voglio ancora riniziare a vivere.
Ora come ora voglio solo concentrarmi su Stefano, sull' amore che mi ha dato, sulla sofferenza che la sua pedita ha causato.
Voglio rimanere sospesa, voglio prendermi una pausa dalla vita e dal tran tran quotidiano...è il minimo che io gli debba.
Poi, quando di lacrime non ne avrò più, quando capirò che lui in realtà è ancora al mio fianco, quando riuscirò a pensare che in me può vivere ancora ogni volta in cui indirizzo un pensiero ai suoi occhi, quando accetterò la sua morte andrò avanti.
Ricomincerò con la mia vita, con lo studio, con le sfilate..ma per ora non c'è nulla che io voglia fare se non starmene immobile, con lo sguardo fisso sulla sua foto, lasciando che l'eco della sua voce mi accarezzi l'anima.

Mi hai suggerito di continuare a scrivere..e lo farò..continuerò a dar voce al mio dolore in questo sito.
Cercherò di descirvere a parole questo vuoto lancinante che mi divora..
Scriverò ancora...ma continua a scirvermi anche tu, te ne prego.
Te lo chiedo perchè, anche se ti potrà sembrare assurdo, le tue parole finora sono le uniche ad avermi dato un briciolo di coraggio per affrontare tutto questo.
Hanno superato la forza dei discorsi delle mie amiche, dei familiari, dei conoscenti.
Scrivimi...Non ho voce per gridartelo, il mio è solo un flebile sussurro che spero tu riesca a percepire...

3 gennaio 2006

da sabisse

PER ALE
Ti ringrazio Ale.
Cos' è successo al mio Stefano?
Mi viene in mente una frase tratta dall' Ultimo Samurai: "io non ti dirò com' è morto, io ti dirò com' è vissuto".
Non voglio concentrarmi sul perchè me l'abbiano strappato in maniera improvvisa, sul perchè me l'abbiano portato via.
Voglio invece pensare a quanto abbia reso fantastica la mia vita quando di vita ne aveva anche lui...
Ti abbraccio.

3 gennaio 2006

da Mariposa

La mia donna, l'amore della mia vita è tanto tanto malata...è quasi la fine...Mi sono tinta i capelli di nero..ma di una cosa sono certa:potranno portarmi via lei ma nessuno potrà mai strapparmi l'amore che ci siamo scambiate, nessuno potrà mai strapparmi ciò che io ho vissuto con lei. Sei brava a scrivere sai, anche a me piace tantissimo e da quando lei si è ammalata ho scritto parecchi quuaderni pieni di pensieri campati per aria che mi escono nei momenti in cui non ho la lucidità di fare null'altro..Sai perchè io continuerò a vivere dopo che lei non ci sarà più?Perchè in fondo io sono l'amore che lei mi ha dato..nient'altro..e io voglio che il suo amore resti qui ad allietare altre persone..Ci metterò tanto tanto tempo a razionalizzare il tutto, probabilmente non ci riuscirò neanche..ma ci provo. Giuro, vorrei tanto stringerti forte in un abbraccio, nella speranza di dare e ricevere un briciolo di consolazione.Un bacio.

3 gennaio 2006

da sabisse

Mariposa, non so che risponderti.
Tu puoi stare accanto alla tua donna, puoi stringerle le mani durante la sua malattia, puoi vivere quest ultimo tempo dicendole tutto quello che senti dentro.
Puoi regalarle le tue preghiere, puoi farle leggere i tuoi scritti, puoi ad ogni risveglio farle capire quanto importante lei sia per te.

A me questo non è stato concesso.
Nessuno mi ha detto che il felice tempo con Stefano era agli sgoccioli, nessuno mi ha avvertito che presto, troppo presto, tutto sarebbe finito.
Non ho potuto dirgli un ultima volta quanto avesse reso meravigliosa la mia vita, non ho potuto dargli il commiato adatto.
So solo che in piena notte una telefonata mi ha svegliata e da lì tutto è cambiato.
Da lì i miei giorni sono solo ore gelide e le mie notti sono solo mostri incerti con cui devo confrontarmi.

Una sola cosa posso dirti:cerca, ad ogni istante, di far capire alla tua donna quanto sia importante.Amala sempre, stalle vicino e rispetta la sua sofferenza:probabilmente cerca di resistere, di tenere duro nonostante il dolore solo per starti accanto..

3 gennaio 2006

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