Lettere

da sabry per enrico

Che bella la frase che hai citato, parlando di occhi, occhiali e malinconia, non vorrai mica dirmi che ti compri gli occhiali per non far vedere le lacrimucce che ogni tanto ti scendono, tu cinico dallo sguardo glaciale...Occhiali da cinico, ora capisco, per coprire la tua naturale tendenza alla malinconia...beh io invece pensa un po' oggi mi sono comprata i Roller!!!, sapessi che bello, pero' devo stare attenta alle moschine, quelle come te che potrei incontrare per strada pattinando e andando a sbatterci contro...ah ah ah
Sono piu' serena, è vero, diciamo che cerco di rimanere a galla, basta un attimo per farmi felice e un attimo per farmi triste. Ma come dici tu, non è una tristezza disperata, basta un tramonto per essere tristi e non c'è niente di piu' poetico e nostalgico. Certo tu studi storia e oggi pensavo che non è un caso che tu spesso citi parlando le parole lotta, combattere, vincere, il tuo è un linguaggio eroico e pieno di vita, è bello sentirti dire così.
Se abbiamo lottato così tanto contro nemici ben piu' forti perché non dovremmo farcela ora con un nemico debole come la tristezza? Altro che occhiali... Ho pensato alle persone che lottano, ho pensato che la loro voglia di vivere è più grande della morte stessa e che non è bastata.Magari non hanno smesso di soffrire e il loro sollievo è durato solo un attimo ma almeno la loro vita è servita a qualcosa, ha avuto un senso, una direzione ben precisa, anche se la loro quotidianità rimarrà velata di malinconia... una gioia che fa piu' male della malinconia, la gioia di morire dentro quando si soffre come se si morisse veramente..ma ora muore quella parte vecchia della vita, ora il bozzolo è pronto per diventare farfalla e librarsi nell'aria al di sopra di tutti i mali e di tutte le paure.
E venendo dalla Grecia non posso non citare Pandora (strano non ho strafalciato, non ho scritto Pandoro o altra roba natalizia)..eccomi qua sono proprio io, l'uccellino chiamato Speranza, l'unico bene che mi è rimasto, dopo aver disobbedito al monito paterno di non aprire il maledetto vaso che avrebbe fatto uscire tutte le lacrime del mondo...ma no, quel vaso è benedetto perchè ormai che è stato aperto abbiamo conosciuto il dolore e anche il suo contrario, non si puo' rimediare ai disastri ne' correggere gli errori, non si puo' trattenere il male chiuso dentro di noi, ma esiste anche il conforto, la fiducia, la speranza, il recupero, le continue domande che ci spingono ad andare sempre oltre noi stessi e la nostra umanità alla ricerca di qualcosa di piu' profondo, alla ricerca di quel bene che esiste sempre in fondo a tutti gli strati piu' bui...niente si puo' perdonare, niente si puo' salvare, ma tutto si puo' lasciare andare, lasciare che sia...
... nessuno ci punirà per aver aperto il vaso di Pandora
"E questo segreto me lo disse la vita stessa: "Guarda" disse "io sono ciò che deve sempre superare se stesso. Certo, voi la chiamate volontà di procreare o istinto che tende verso uno scopo, verso ciò che è più in alto, più lontano, più vario..."
Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra

CIAO ZARRICO, ti voglio bene anch'io..e occhio ai Roller

4 gennaio 2006 - Milano

Categoria: Lettere

da Enrico

Dopo aver fatto parlare Zarathustra ora parla Enrico.
Molto più modestamente ovvio, e senza quell'aura di eroismo che graziosamente mi presti e che disgraziatamente non mi appartiene.
Stamattina hai scoperchiato un'altra parte divertene/inquietante del mio essere: la ponderazione esasperata; quella che, per comprare un paio di occhiali, deve prendersi qualche giorno di tempo e poi, una volta compratili, ce ne mette altrettanti per abituarsici.
Ma lasciamo andare gli occhiali e Zarathustra con il vaso di Pandora al loro destino e torniamo a noi, cioè a te.
Penso che per ora l'obiettivo sia raggiungere un sereno modus vivendi (una citazione latina al giorno toglie la mosca di torno), che ci permetta una visione quanto più lucida possibile di eventi e conseguenze. In parole povere e dirette: aspettiamo di raggiungere un equilibrio e tutto sarà migliore.
Anzi, penso che il punto non sia tanto raggiungere quello che non abbiamo, ma godersi quello che abbiamo e che la tensine non ci permette di vedere e apprezzare al meglio. Una volta raggiunto questo si può e si deve puntare in alto e per altro.
E' banale, lo so. Ma è quello che ora penso.
Io sto vivendo un momento strano e decisivo della mia vita; il 2005 mi ha portato tante esperienze e un nuovo modo di vedere le cose,
nel 2006 sperimenterò se questo modo è corretto o meno.
E poi pensavo anche un'altra cosa che finora ancora non avevo sviscerato: la mia incapacità a svelare il lato più vulnerabile di me. L'ho fatto solo con te e solo da quando ti conosco, e per questo alle volte non riesco a esprimermi, sbaglio concetti o fraintendo io stesso quelli degli altri.
La vita è così complicata e allora, di riflesso, lo diventiamo anche noi.
Quello che cerco di dirti è che ora comincio a liberarmi dei tabù autoimposti dal mio carattere e a capire che i sentimenti ci sono e sono ancora più fragili e sfumati di quanto non credessi. Ecco perchè l'impiastrino ètale: perchè ora sta imparando il linguaggio dei sentimenti e cerca di raccapezzarcisi. E, se qualche volta cade in errore, ti assicura che non s'è fatto apposta.
E'questo risultato lo devo a te. Ora che sto mettendo ordine sto anche valutando che bisogna prima avere il completo caos per apprezzare la serenità.
Io ti ho detto tutto quello che pensavo e continuerò a farlo, usando sempre il cervello come tramite dei sentimenti. All'inizio, per paura, per bisogno, per novità, per egoismo, per il caos, avevo usato fare il contrario. E questo non andava bene.
Quindi ora mi sento più forte e più capace di apprezzare la magia di una persona straordinaria come te, con cui ho passato momenti belli e anche buffi (Mc Donald), e con la quale voglio imparare a essere sempre migliore, per poter essere sempre un amico migliore e sincero. Perchè, come ho già scritto (e bada che ricordo benissimo le mie parole, senza bisogno che me le ricordi) non è un caso il fatto che ci siamo incontrati.
Bene stellina, ora tu starai pattinando. Prima o poi mi devi insegnare.
Nel frattempo devo trovare il coraggio di fare una cosa.
Decidere di decidermi se accetto di accettare l'acquisto di un paio di occhiali da sole.
Altro che eroico..eroico impiastrino

5 gennaio 2006

da Sabry

Sono sicura che se volessi travisare il senso delle tue parole ti darei facilmente del cinico e ti direi stupidamente che il tuo messaggio suonava come un discorso da bancario, che per vivere bene deve essere un lucido stratega della propria vita. No, non ho frainteso, io e te ci completiamo, io troppo emotiva sto apprezzando in te il tuo bisogno di mettere ordine al caos, tu finora troppo controllato stai scoprendo il mondo piu' sfumato delle emozioni.
La persona presente a se stessa ha il pieno controllo delle proprie emozioni e delle propire scelte e capisce subito se c?è qualcosa da correggere nella propria psicologia, e lo fa. Ti stimo proprio per questo..pero' vorrei farti capire come sono fatta io, e sono fatta male in questo senso, ecco io sono fatta cosi, capisco a parole cosa c'è da correggere nel groviglio delle mie emozioni, le sapro' anche esprimere bene come dici tu, ma in pratica non riesco a metterle in ordine, non riesco a prendere la decisione, non riesco a fare, mi lascio trasportare da quel caos.
E ne sono consapevole, almeno questo è un primo passo... ma non sono ancora passata dall'equilibrio tanto desiderato a quello in pratica, perche' esserne consapevoli non basta se poi non riesci a passare ad una scelta decisa, rimani nei labirinti di pensieri e paranoie dove l'ansia ti attanaglia e ti impedisce di goderti quello che gia' hai.
Ecco perchè ti ripeto che non è il caso di vederci, io reggo finchè siamo distanti, ho bisogno di questa distanza proprio per poter dare il giusto peso alla nostra situazione. Lo so che 2 "amici" si vedono ma io sinceramente non sono in grado di farlo..forse non sono in grado di farlo perchè non ho mai imparato il linguaggio del buon senso, dell'autocontrollo...che da qualche parte anch'io credo di avere!!..lo sto cercando ma come sai ho subìto emozioni e sentimenti distruttivi in passato bla bla. Devo mettere tutto al posto giusto, sono una madre, avro' anche diritto di innamorarmi ma non posso permettere che questo amore diventi piu' importante di quello per le mie figlie. Si, mi stava succedendo, è per questo che ti sto dicendo che c'è qualcosa che non va, me ne rendo conto. Ci sono delle regole che io stessa devo impormi per il mio bene e per quello delle mie figlie. Perchè mi conosco e so che questa cosa sarebbe piu' grande di me, non sono in grado di gestirla nel modo giusto.
La mammma è quella che col suo amore trasmette per prima il sentimento di sentirsi importanti solo per il fatto di essere al mondo, tutto questo ci aiuterà in futuro a raccapezzarci quando ci innamoreremo..potremo incontrare privazioni, scarsità, amori non corrisposti, potrà sembrare che l'amore non basti mai ma se abbiamo ricevuto dentro di noi quell'amore tutto ha un senso.
Ma chi ha ricevuto poco amore è più affamato d?amore, ha un eccessivo bisogno d'amore, una mancanza di sano amor proprio, e io mi sento patetica perchè mi capita ciclicamente di aver bisogno di innamorarmi per sentirmi viva, mentre la vita è gia' qui, davanti, dietro, intorno, dentro di me! e la voglio apprezzare e valorizzare sempre..
Quando leggo nelle dediche al cuore non si comanda, tante volte penso a me; forse dentro il mio cuore c?è un problema affettivo, penso di innamorarmi troppo facilmente..premetto anch'io la mia buona fede in ogni cosa che ho detto e fatto con te, ma se c'è una cosa fondamentale che ho imparato a fare è a guardarmi dentro, a mettermi in causa, a rifiutare di attaccarmi troppo all'idea che le intenzioni erano le piu' nobili perchè cosi' secondo me non si cambia mai in meglio, è come attaccarsi a un alibi, sono fatta cosi', non ci posso fare niente.. Comunque non sto bene, tutto qui, ma ripeto, ne sono almeno consapevole; tu lo chiami cervello, io consapevolezza, essere presenti a se stessi e alla propria vita, avere bene in mente la scala di valori e di priorità , tutto questo è fondamentale per essere felici, o sereni insomma. Io mi rendo benissimo conto della differenza fra i sogni e la realtà, ma se devo scegliere, quando devo scegliere vado nel caos! e invece no, non dovrei avere alcun dubbio, C.C.I.?
Ok, le priorità ora ce le ho bene in testa e sono io e le mie figlie, sicuramente non trovo un posto x l'amore perchè è un campo in cui ho appigli molto confusi e anche la nostra amicizia mi suona di strano e di poco chiaro.

Ho inventato un motto tutto mio: I miei Roller..una volta raggiunto l'equilibrio si puo' volare

6 gennaio 2006