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da sabisse per indimenticabile

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da Jey

Ciao Sabisse, mi chiamo Jey è ho 16anni, io non so molto di te, e non pretendo che tu mi venga a raccontare la tua vita con i tuoi dolori.
Ho letto tutte le tue dediche, ed ho capito che è morto il tuo ragazzo, Stefano, beh... quando leggevo, ho percepito il tuo dolore, forse perchè so cosa si prova, anche se il dolore è diverso da persona a persona, e non lo voglio misurare il mio dolore con il tuo, ma posso dirti, che, ho sofferto moltissimo.
Lo so, che potresti pensare; " Cosa mai sarà successo a una ragazzina di 16 anni ", vero, lo penserebbero tutti, ma io come te, mi sento molto più matura della mia età, e la mia vita non è stata facile, e tutt'ora lam ia anima non trova pace.
Nel maggio del 2004 ho perso il mio migliore amico, shock, trauma, sono caduta nella depressione ( ma già c'ero dentro ) più profonda, stavo scivolando nell' oblio. Poi all'inizio del 2005, conobbi una persona, un Angelo, era una dolce ragazza, mi capiva, la capivo, ci aiutavamo a vicenda.
Avevo cominciato a pensare; " Si, paino, piano, sto ritrovando la serenità, si è difficile, ma ci proveremo e ci riusciremo". eh... sono stata un illusa, una stupida ragazza a credere di trovare un pò di serenità!!
Nel novembre del 2005, mi ha lasciata anche lei... no! Non potevo crederci, anche lei, no!! Ma perchè lei? Perchè loro e non io?? Perchè?? Perchè devo soffrire così tanto?? Io odio quasta vita!!!... quando stavo lentamente risalendo da quel pozzo nero ove ero caduta, e stavo lentamente superando il dolore di una perdita, la morte è venuta ha trovarmi una seconda volta, per portarmi via, l'unica persona che mi faceva sentire viva.
Da quel giorno in poi, chiusi le porte del mio cuore e della mia mente definitavemte... ero morta, anche se in una bara nera non giaceva il mio cadavere, io ero morta, ci sono molti tipi di morte... la mia morte è psicologica.
Ho sempre lottato, per la mia determinazione, per il mio orgoglio, ma basta, quella è stata la coltellata finale, non mi importava più di nulla, smisi di andare a scuola, di studiare, e a dicembre, tentai il suicidio, atto che si rilevò, un penoso ( per il mio orgoglio ), buco nell'acqua.
Sono arrivata a gennaio 2006, lentamente, dolorosamente, contro la mia volontà, sono ancora cui, a scrivere, a una sconosciuta, che nemmeno mi conosce, e vuole conoscermi.
Ho ripreso ad andare a scuola, ma non per volere mio, ma sono rimasta della stessa opinione, io non voglio vivere. C'è qualcuno, che mi sta muovendo, sono un burattino in mano ad ina mente sadica e perversa, che gode del lacceramento altrui, tirando i fili del mio corpo a suo piacimento. Io spero solo, che quei fili, così sottili, ma così resistenti, si spezzino, lasciandomi cadere in un sonno senza ritorno.
Senza più essere tormentata dai senzi di colpa, senza più sentire la lama fredda del taglierino sui miei polsi, senza più vomitare, sino a sputare sangue... senza più sentirsi un assassino, senza più condananrsi, anche solo facendo un passo, ridendo, paingendo, dormire, respirare, perchè tu sei viva e loro no. Perchè tu fai cose, che loro non faranno più o che non proveranno più... senza più nulla... solo silenzio e una grande pace... .questo è quello che voglio.. Io non sono una stupida bambola di pezza che non prova nulla, io NON sono la bambola di DIO!!!!

Adesso come adesso, trovo difficile affezionarmi alla gente, per paura di essere ferita, sono diffidente e fredda, per non provare più dolori simili. Non sono riuscita a salvare le persone più importanti della mia vita, e non sono capace di aiutare nessuno, quindi preferisco essere sola, anche se non vorrei, ma è questa la condizione con cui ho scelto di convivere.

Sabisse, non era questo quello che volevo scrivere, volevo cercare, di scrivere parole di conforto, per aiutarti, ma come ho scritto precedentemente, non ne sono capace, e per non scrivere cose che non penso, ho preferito scrivere questa.
L'unica cosa che posso dirti, anche se non so quanto potrà contare per te, e solo che spero che tu riesca ha trovare la forza di andare avanti e ricominciare, quella forza che io non ho. Buona Fortuna by Jey

19 gennaio 2006

da sabisse

PER JEY

Cara Jey,
leggere il tuo dolore mi ha straziato, dico davvero.
Da sempre tutti scherzano sulla mia emotività troppo profonda.
Ormai per tutti, io sono quella chesi commuove ad ogni film, ad ogni canzone, ad ogni momento tenero.
Perdonami ma non sono riuscita a trattenere le lacrime di fronte alla tue parole, alla tua storia.
Ti chiedi perchè il destino ti abbia portato via le persone che amavi di più ma, credimi,non serve a nulla arrovellarsi la mente.
Più volte anch'io ho urlato la mia rabbia, ho urlato e singhiozzato fino a non avere voce ma, ahimè non è servito a nulla.
Tagliarti, vomitare e commettere tutti gli atti che tu hai citato non ti aiutano.
Sono solo un futile modo di ribellarsi alla vita..sono solo un metodo per far capire al tuo corpo quanto tu lo odi perchè lui ancora VIVE.
è sbagliato..tu devi amarti, devi provare un minimo di felicità per te stessa.
Anche per me è molto difficile affezionarmi alle persone, sono schiva e fuggitiva.
Parli di essere morta dentro ma ti sbagli.
Se la tua anima, il tuo cuore fossero veramente morti non avresti scritto il tuo triste lamento.
Se mi hai scritto è perchè, a mio parere, sei alla disperata ricerca di una scialuppa di salvataggio che ti salvi dal mare burrascoso.
La tua vita ora è proprio come il mare in tempesta:non vedi nulla intorno, non senti nulla se non il gelo dell'acqua ma, credimi,prima o poi tornerà il sereno.
Le onde che vogliono portarti via si placheranno e tu potrai ancora specchiarti nell'acqua limpida..
E allora sarai felice di vedere la tua immagine riflessa e di constatare che la burrasca che hai vissuto non ti ha ucciso..
Scrivimi quando vuoi tesoro..

20 gennaio 2006

da sabisse

Per Giorgia ed Elena

Ragazze, scusate se vi rispondo solo ora e se non dedico a ciscuna una singola risposta ma, credetemi,non ho un secondo libero e oggi ho preferito rispondere alla ragazza che mi ha scritto prima perchè mi sembrava più bisognosa delle mie parole.
Vi ho pensato..dico davvero..
Giorgia, sono molto felice per la tua tranquillità ritrovata in assenza del ragazzo di cui mi parlavi.
Elena, siamo telepatiche:anch'io ho letto quella frase di recente e mi ha colpito molto.
Spero di sentirvi presto...e spero che possiate scusarmi per il poco tempo che oggi purtroppo vi dedico..
Mando un forte abbraccio ad enrambe..

20 gennaio 2006

da sabisse

Stè...ieri sera c'è stata la prima puntata del grande fratello.
Mi sembrava di sentirti criticare ogni personaggio..
Di sicuro avresti definito qualcuno lì dentro come il "classico esempio di contadino moderno",ne sono certa.
Non ti saresti risparmiato nemmeno sulla concorrente bionda..l'avresti chiamata "prototipo di commessa agghindata a festa del Paese".
Eri odioso Stè quando ti ci mettevi..
Ti credevi il più figo, il più in, il più bello, il più ricercato..
Sicuramente eri il più amato Stè..

20 gennaio 2006

da Anonimo

Ciao Sabi, non ti devi assolutamente preoccupare di avermi dedicato poco tempo.
Come stai? Io abbastanza bene, un pò stanca per il rientro dopo un bellissimo week end, ma non posso lamentarmi...sai che si è fatto sentire? Vedi lui e il suo orgoglio hano ceduto...mi ha chiamato venerdi sera ma non ho risposto, mi ha mandato un sms ma non ho risposto nemmeno a quello...ieri però non ce l'ho fatta e l'ho chiamato per sapere cosa voleva...io con un tono di voce molto tranquillo, disinvolta e lui un pò come si può dire stupito da questo mio comportamento...ma sinceramente preferisco stare da sola non può pensare di entrare e uscire dalla mia vita quando fa comodo a lui giusto Sabi?
E tu piuttosto? Come stai? Hai trascorso bene il week end?
Oggi qui il tempo è bruttissimo e fa pure tanto freddo e li?
Buona giornata tesoro, un bacione!

23 gennaio 2006

da sabisse

Ciao cara!
Il mio week end è andato bene, grazie.
Sono contenta che ti sia un po' passata l'infatuazione per il tipo e indubbiamente hai fatto benissimo a non rispondergli:ora è il suo turno di stare male!
So che è brutto dirlo, ma deve capire che non sei a sua disposizione e che non pendi dalle sue labbra.
Soprattutto deve comprendere che non ci sei quando fa comodo a lui e quando improvvisamente si ricorda di te:tiratela, fagli capire che anche ricevere un messaggio da parte tua è un privilegio e non qualcosa che gli è dovuto.
Non rispondergli ai messaggi:se vuole ti chima.Un messaggio che senso ha?
Auguri...!un bacio grande grande

23 gennaio 2006

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