Pensieri

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da sabisse per indimenticabile

Ascolto raramente la radio.
Quando Stè mi è stato strappato la accendevo ed immediatamente il suono delle canzoni ascoltate insieme mi colpiva.
Quelle melodie mi riportavano indietro nel tempo, mi ricordavano momenti in cui le nostre anime erano ancora legate e ignare di ciò che sarebbe accaduto.
Per l' intera durata di una canzone, le note riportavano Stefano da me.
Mi restituivano dei frammenti di lui, degli attimi che nemmeno gli anni potranno cancellare.

Oggi, dopo tanto tempo, ho riacceso la radio.
Nessuna canzone mi ha parlato di noi, nessuna canzone in onda mi ha fatto ripercorrere con la mente attimi vissuti insieme a lui.
è passato troppo tempo e le melodie ascoltate insieme sono solo successi fuori moda che nessuno ascolta più.
Non trovarlo nemmeno qui, mi è sembrato triste.
Così sono uscita e nel buio gelido di una via silenziosa, una ragazza aveva nel telefono la suoneria di una canzone ascoltata mille volte con lui.
Allora ho capito.
Ho capito perchè il dolore è ancora vivo e pungente nonostante mi sembra passata un' eternità da quando io e Stè eravamo una cosa sola, da quando mi stringeva forte tra le sue braccia ed io mi lasciavo cullare dal profumo della sua pelle.
Ho capito che di tempo non ne è ancora passato abbastanza.
Ho capito che nonostante la radio non trasmetta più le nostre canzoni, esse sono ancora in me.
E da lì,il loro eco mi fa male.

23 gennaio 2006

Categoria: Pensieri

da sabisse

Che ne è del mio piccolo principe adesso?

23 gennaio 2006

da Elena

Ciao Sabi,
ti avevo scritto qualche giorno fa ma non so perchè la mia risposta non è stata pubblicata..adesso non ricordo più cosa ti avevo scritto..forse ti avevo chiesto cosa studi..
Cmq come va?
Sai leggendo la tua frase sul tuo piccolo principe mi è venuto in mente il noto romanzo che di sicuro conoscerai..hai presente l'incontro tra il piccolo principe e la volpe? lei gli svela il significato di "addomesticare" e gli dice che una volta creato il legame niente potrà mai spezzarlo..un passo mi piace particolarmente.."I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."..credo che allo stesso modo il tuo piccolo principe ti abbia lasciato qualcosa e anche qualcosa in più (scusa il gioco di parole!)..ci sono posti, oggetti, parole, suoni e chissà cos'altro che da quando lui è entrato nella tua vita vedi in modo diverso, oserei dire quasi magico..cose che anche tra dieci anni te lo riporteranno alla mente facendoti sorridere..è credo che questo sia bellissimo..
Un bacio e un forte abbraccio

25 gennaio 2006

da sabisse

Cara Ele,
quel pezzo del piccolo principe me l'ero andato a cercare interamente già da tempo.
Il pezzo che più mi piace fa così:

"...ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri passi.I campi di grano non mi ricordano nulla.E questo è triste.
Ma tu hai i capelli color dell'oro.Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato:il grano che è dorato mi farà pensare a te e amerò il rumore del vento nel grano."

E QUANDO L'ORA DELLA PARTENZA FU VICINA:
<Ah, piangerò> disse la volpe
<La colpa è tua-disse il principe-io non ti volevo fare del male ma tu hai voluto che ti addomesticassi"
<è vero>disse la volpe
<ma piangerai!!<disse il piccolo principe.
<è certo!>
<ma allora che ci guadagni??>
<ci guadagno-disse la volpe-il colore del grano>

...tutto questo per dire che Stè mi ha lasciato tante cose..troppe..
Comunque siamo sempre telepatiche io e te!
Come stai tesoruccio?

26 gennaio 2006

da Elena

Cara Sabi,
credo che siamo telepatiche davvero..mi hai chiesto come sto e la tua domanda arriva proprio in questo che per me non è decisamente il periodo migliore..
Come spiegarti?..il fatto è che mi sento terribilmente sola..mi sento sola anche camminando tra milioni di persone, mi sento sola anche mentre rido e scherzo e cerco con il fragore delle risate di sovrastare il frastuono dei miei tristi pensieri e di riempire al tempo stesso quel terribile vuoto abbissale che mi risucchia l'anima..
Le amiche più care si preoccupano per me, dicono che non sono mai stata così..eppure in apparenza sono sempre io, la "solita pazza" che ha sempre voglia di divertirsi, ma chi mi conosce e mi vive accanto percepisce questo mio cambiamento, percepisce il mio disagio e la mia tristezza, nota i miei continui e insopportabili sbalzi di umore..mi sforzo di sorridere, ma ad ogni ora che passa è come se dentro sentissi qualcosa morire..è così strano da spiegare, ma credo che tu possa capirmi!
Il problema è che adesso più che mai avrei bisogno di certezze, di trovare quelle conferme che potrebbero ridarmi in un attimo la serenità perduta, ma che tardano ad arrivare..ho bisogno di quel qualcosa che dia finalmente un senso alla mia vita, che mi faccia capire che niente di quello che faccio e sono è vuoto, inutile e privo di senso come mi appare adesso in tutta la sua crudeltà..Ieri dopo mesi nonostante la porta della mia camera sia solamente a pochi passi dalla sua, ho rivisto il ragazzo che mi piace..che colpo credevo di averlo dimenticato e invece tutto è tornato più forte di prima..
Perdonami per le mie parole e scusa se ti ho rattristato, ma quello che ho dentro mi opprime in maniera assurda..
Tu come stai? spero che la tua seppur lenta risalita dalle tenebre proceda bene..
Ti abbraccio forte tesoro

27 gennaio 2006

da sabisse

Tesoro,
capisco benissimo come ti senti perchè ciò che provi ormmai è la mia routine quotidiana.
Anch'io vista da fuori ora sembro forte, se è possibile più forte di prima, sembro fredda, impassibile.
In realtà spesso mi sento morire dentro.
Avrei bisogno di un punto di riferimento (le amiche, per quanto fantastiche, non bastano),avrei bisogno si sicurezze, di certezze.
Non appena mi appiglio a qualcosa, cercando di costruirci qualcosa di stabile e duraturo tutto crolla ed io mi ritrovo nuovamente al punto di partenza.
Anch'io rido, scherzo ma i miei occhi spesso tradiscono il mio sorriso...spesso rivelano un'amara malinconia che stento ad accettare.
Tutto scivola ed io non riesco più a trovare qualcuno, qualcosa con cui valga la pena fermarsi e tentare di rendere tutto meno precario.
Si tratta proprio di precarità:ogni cosa è come una spiga gi grano a cui basta un flebile soffio di vento per piegarsi.
A volte ho paura, piango senza riuscire a smettere.
Altre volte invece sono felice, sorridente,solare.Tutto è così altalenante..tutto muta..
Ad esserci sempre è solo la paura..

Ti abbraccio forte Ele.Spero che tu possa tirarti su da questo periodaccio, non te lo meriti proprio.
Sei una buona persona e meriti un futuro al sole.

27 gennaio 2006

da Elena

Cara Sabi,
spero anche io che questo periodo passi presto per entrambe..nessuno mai dovrebbe sentirsi così, nessuno dovrebbe provare certe sensazioni..forse è solo un modo per mettere alla prova il nostro carattere, per "testare" il nostro grado di sopportazione..
Facciamoci forza..
Ti lascio una frase che ho appena letto: "Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera."
Un bacio e un forte abbraccio

28 gennaio 2006

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