Ciao Sere,
io scrivo dediche per esprimere quella parte di me che nella realtà non posso esprimere, la parte piu' vera, piu' profonda, i desideri incontenibili che fanno parte del mio Io immaturo, bisognoso, in cerca di continue attenzioni. Mag ma poi nella vita di tutti i giorni cerco di reagire, a fatica, riempiendo da me quel vuoto..xchè il primo amore che abbiamo siamo noi e lo dobbiamo a noi stessi. E' un impegno, una responsabilità che tutti abbiamo verso la nostra vita, perchè nonostante tutte le differenze e le solitudini c'è un'unica cosa che ci accomuna tutti quanti:la vita, che oguno di noi ha, con la convinzione che oguno appartiene a se stesso e puo' e deve decidere come viverla...ci si puo' perdere qunto si vuole, ma prima o poi bisognerà pure ritrovarsi e allora si cresce e si diventa persone migliori, persone in grado di fare delle scelte, per quanto sofferte possano essere, ci fanno sentire liberi padroni della nostra vita. E una volta imboccata la strada che sentiamo essere giusta dentro di noi, non voltarsi mai indietro, percorrerla, un passo alla volta, senza guardare neanche troppo avanti, cercando di godersi le piccole gioie e anche le piccole sofferenze, cercando di risollevarsi ad ogni caduta perchè la vita è anche questo, esperienza, agire, fare anche a costo di sbagliare, perchè è vivendo e anche sbagliando che si impara a vivere, restando in qualche modo immuni al male e godendosi il piu' possibile il bene che esiste e smettere di rimandare a domani la felicità. Gli sfoghi servono a mostrare il nostro lato piu' umano, quindi lasciateci sfogare..non siamo persone sterili che si piangono addosso, non vogliamo fare le vittime nè essere consolati cullandoci nel nostro dolore. E' perchè soffriamo che speriamo di liberarci da questo vuoto che a volte non sembra lasciare via d'uscita, ma è perchè soffriamo che giorno dopo giorno impariamo a reagire alle altre difficoltà che il nostro malessere ci fanno sentire piu' grandi di quelle che sono..
A volte credo che non mi basterà una vita per capire che cos'è questo vuoto che sento in me, a volte cerco di distrarmi perchè se guardo troppo a fondo non trovo risposte e mi sembra di affacciarmi sull'orlo di un abisso che mi risucchia anzichè salvarmi...è quando si cerca di reimpire trppo questo vuoto che si sbaglia xchè in questo troppo c'è tutto l'amore del mondo, quello che non possiamo cercare solo negli altri, solo in parte negli altri, ma l'altra parte siamo sempre noi. Dobbiamo imparare a bastare a noi stessi, noi siamo il bicchiere mezzo pieno, il mezzo vuoto è fuori di noi...possiamo cercare solo la metà di quell'affetto che possa colmare tutto quello che non abbiamo mai ricevuto nel modo giusto, o non abbiamo sentito di ricevere. Tutto è relativo...

24 gennaio 2006

Grazie per le risposte. Non c'è bisogno che mi diciate com'è essere soli: io lo so fin troppo bene. Ho combattuto per guadagnarmela questa felicità, mi sono sforzata con tutta me stessa per raggiungerla. Solo ora mi rendo conto di quanto fossi stata stupida quando credevo che la felicità, quella vera, la potessero dare gli altri. Scusate davvero se sono stata fredda, ma leggere le vostre dediche è stato come rivedere me stessa del passato, e mi sono irritata. Se voi aveste combattuto per fare entrare un po' di luce nel vostro cuore come l'ho fatto io, vi sareste irritati anche voi. Il mondo è meraviglioso, e il mio sorriso non sparirà mai più. Sono la ragazza più felice e fortunata del mondo, e finalmente me ne sono accorta. =) Accorgetevene anche voi.

25 gennaio 2006

Ciao Sere,
Sinceramente non ti capisco. Credi ke noi non ci sforziamo di riprovare ad essere felici? Io sono sola, non ho un ragazzo, ma lo avevo quest'estate. Ed è finita ad ottobre. Tre mesi e mezzo insieme, non sono esattamente pochi. E io non l'ho ancora dimenticato. Lo amo, davvero tantissimo. E io, ora come ora, posso essere felice solo con lui. Non ci riesco ad immaginarmi tra le braccia di un altro, non riesco a credere ke prima o poi qualcun'altro mi riaprirà il cuore come ha fatto lui. Io ora voglio solo i suoi occhi, il suo viso, i suoi baci, i suoi abbracci. I SUOI. Non quelli di qualcun'altro. Perchè è lui ke amo.
Tu hai dato x scontato ke noi single siamo single perchè non sappiamo essere felici, e ke la colpa è esclusivamente nostra ke non ci sforziamo. Non pensi alle situazioni in cui una persona si può trovare? A quanto può star male senza avere qualcuno vicino? Dicendo così, tu peggiori solo le cose. Probabilmente tu hai il ragazzo, altrimenti vedrai ke saresti anche tu qua a scrivere dediche per il tuo ex e a dirgli quanto lo ami. Scusami per la mia franchezza.
Lalla92

25 gennaio 2006

Ciao Lalla, mi spiace davvero dirtelo ma ti stai sbagliando: io non ho proprio il ragazzo. E neppure voglio averlo: secondo me non bisogna per forza essere amati per essere felici. Io non mi sento amata dalla gente, ma in compenso sono io che amo me stessa e la mia vita. Non voglio innamorarmi di nessun uomo, non voglio rischiare di finire a dipendere da lui. Perché leggendo la tua risposta sembra che amarsi significhi dipendere... e in questo caso preferisco rimanere single per sempre. E' così bello esser single, e sentirmi fortissima ogni giorno quando sento le prese in giro dei compagni che mi danno del mostro... ma io continuo ad andare avanti da sola, con un sorriso! Da fuori posso sembrare ancora sola, ma non sanno quanto in realtà mi senta felice.=)

26 gennaio 2006

forse sei stata un po' freddina cmq in parte hai ragione si' bisogna essere positivi e vivere serenamente anche se a volte sembra impossibile.

26 gennaio 2006

Tu dici che hai lottato, hai lottato... come tutti noi, del resto. Eppure... non te la prendere, ma al contrario di quello che dici, alla fine il risultato sembra proprio una rinuncia.
Non una vittoria, ma un autoinganno che - fidati - non durerà, e non ti renderà felice così come tu credi e/o affermi di essere. Ci sono passato.
Perciò, se hai lottato, continua a lottare concedendo a te stessa qualche chance in più.
Perché se ti arrendi - come a me pare che tu abbia fatto - molto presto crollerai.
Questione di tempo, garantito.

29 gennaio 2006