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da sabisse per indimenticabile
In queste tenebre dove vedere, respirare,vivere è una conquista, sento salire piano la speranza.
Non ha il colore rosso del sangue, non è tinta di nera pece, non ricorda sofferenze antiche, non ha il suono di risate profanate.
Lei sale leggera, avvolta d'oro, emanando bagliore lunare.
Ha il suono di campanelli d' argento appesi a rami che il vento fa frusciare.
Odora di fiori primaverili, di brezze estive.
Mi promette sorrisi e giorni nuovi tendendomi la mano.
E allora, quasi senza volerlo, penso a te.
A te che manchi, a te che per sempre sogni magie, fate e principesse per continuare la tua favola troppo breve.
Con il tuo nome a fior di labbra non riesco, non riesco a tendere la mano per trarmi in salvo.
Il mio corpo paralizzato e gelido non è in grado di muovere un solo passo.
Così,anche quella speranza avvolta d'oro si allontana piano, mentre io mi accascio al suolo e piango.
27 gennaio 2006
Categoria: Pensieri
da sabisse
Caro MARCO,
ti rispondo qui dato che nell'altra dedica non è più possibile aggiungere risposte.
Spero tu possa trovare queste mie righe..
Ti avevo risposto precedentemente ma, per qualche motivo che ignoro, non sono stata pubblicata.
Va beh, sono qui nuovamente per porre rimedio.
Sai, tempo fa ho scritto che darei tutto pur di riavere un secondo Stefano accanto a me, pur di poterlo riabbracciare.
Ora le cose sono cambiate ed ho mutato idea.
So che poterlo riavere seppur per il tempo di un sorriso annullerebbe tutti i progressi che sto a poco a poco facendo.
Inoltre non riuscirei fisicamente a perderlo una seconda volta, non ce la farei.
Credo che il mio cuore morirebbe..
Il mio unico desiderio sarebbe il seguente:vorrei che tutti i momenti più belli della storia con Stè fossero montati in una sorta di videoclip.
Di tutti i fotogrammi, troverei quello in cui il sorriso di Stè è più chiaro e disteso e bloccherei l'immagine.
Putroppo nemmeno questo è possibile..nulla è più possibile.
Anche oggi sono stata a trovarlo in cimitero, anche oggi gli ho portato le mie rose rosse, anche oggi ho pianto.
Ti avevo precedentemente detto che a volte mi sembra quasi che Stè sia partito per un lungo viaggio da cui prima o poi tornerà portandomi souvenir e cartoline.
Beh, ogni volta in cui guardo quella lapide purtroppo la realtà mi colpisce:e la realà è che Stè è morto, per sempre.
Ogni tanto mi arrivano dei discorsi della gente, dei passanti.Sento di chi si lamenta perchè non è riuscito a trovare un determinato paio di scarpe, sento chi piagnuccola perchè la parrucchiera ha sbagliato il colore dei riflessi.
Queste lamentele mi disgustano, mi fanno provare la nausea perchè penso a cosa dovrei dire o fare io..
Io, che ho perso il mio ragazzo.
Io, che ho perso i miei sogni.
Le tue parole Marco, ancora una volta mi sono d'aiuto.
Quando ti leggo, posso sentire e vedere la tua mano tesa verso di me.
Io l'afferro e mi distacco dalle tenebre..
Io l'afferro e tu mi trai in salvo..
Mi proteggi..mi curi da questi lividi che non vanno più via.
Sapientemente mi insegni nuovamente a guardarmi dentro, a cercare il coraggio e la forza che avevo, mi aiuti a camminare, un passo dopo l'altro.
Il mio equilibrio è ancora instabile ma sono sicura perchè so che se cedessi ci saresti tu accanto a me ad aiutarmi a rialzarmi..
28 gennaio 2006
da marco
Cara, carissima Sabisse
l'avevi letto il mio messaggio!io l'avevo riportata sotto la bellissima dedica in cui racconti la tua favola bella ammantata d'oro
xc credevo ti fosse sfuggito..in ogni caso sono felicissimo di aver trovato qui la tua risposta!Come stai oggi?Stai un pò meglio?come hai passato il weekend dolcissima?ma lo sai che sento crescere dentro di me ogni volta che ti leggo un tale affetto nei tuoi confronti...ma quanto sei dolce?mi riempi di tenerezza sai?come potrei nn proteggerti?mi viene così naturale...fin da subito fin dalla tua prima risposta, quando mi chiedevi in sussurro di nn abbandonarti, di continuare a scriverti mi sono sentito stringere forte il cuore d'infinita tenerezza e dolcezza ho sentito i miei occhi distendersi in un sorriso meraviglioso
una forza irresistibile un sentimento trascinante mi ha sospinto verso di te...nn ho esitato un solo istante ad accorrere in tuo aiuto, a precipitarmi in tua difesa quasi che naturalmente io fossi destinato ad affiancarti e sorreggerti, proteggerti e confortarti sempre e cmq e sopratutto in un momento x te così difficile...ti ricordi quando ti dissi che le tue parole mi avvolgono in un sorriso di infinita dolcezza?bè ti dissi che avevo capito come mai...ma chi nn si scioglierebbe dinnanzi ai tuoi versi colmi di goccie di puro sangue e stille di perfetta bellezza?sai Sabisse io conosco la tua anima ed il tuo cuore...ma nn voglio rivelare qui il loro segreto xc voglio custodirlo x me quel segreto...so solo che in cuor mio ho giurato che ti avrei aiutata a risollevarti
xc tu mi riempi di dolcezza e bellezza...da quando ti scrivo c'è x me un'unica stagione
la primavera...è sempre primavera nel mio cuore...xc so Sabisse che io e te abbiamo anime che respirano nello stesso modo...spesso mi parli della tua freddezza esteriore...io so che è solo un'arma di difesa...che qui nn usi...sai?secondo nn è del tutto sbagliato proteggersi, proteggere i propri tesori in attesa di qualcuno che li sappia apprezzare e valorizzare come meritano...ma proprio xc son tesori d'inestimabile valore che custodisci Sabisse dovresti sempre avere il sorriso sulle labbra..il sorriso enigmatico della Monna Lisa che custodisce un segreto oscuro ai più ma nn a lei...e così sorride, xc è sicura di sè e xc guarda negli occhi gli ignari passanti che sbalorditi cercano invano di decifrare il suo sorriso...tu guarda con lo stesso sorriso quei passanti che si lamentano della messa in piega o delle proprie scarpe...o quei ragazzi che in vano cercano di avvicinarsi a te...sii fiduciosa di te stessa...sai anch'io mi nascondo fuori...credi che riveli alla prima che passa la mia sensibilità?anch'io in passato ho sofferto sai xc nn potevo rivelarla, xc temevo che nessuna ragazza l'avrebbe mai apprezzata...ma col tempo ho capito che nn era vero...e che mi sarebbe bastato incontrarne una soltanto x fare a meno di tutte le altre...come x te...che hai incontrato Stefano e avresti potuto fare a meno di tutti gli altri vero?pensa Sabisse allora nn tanto a tutti i ragazzi che nn ti sanno apprezzare...pensa al momento in cui incontrerai un nuovo ragazzo che ti saprà apprezzare ed adorare come meriti...un ragazzo fortunato...pensa quanto sarai fortunata anche tu xc x meritare il tuo amore dovrà essere davvero speciale quel ragazzo...pensa che tu a differenza di molti altri sei destinata a vivere solo storie d'Amore meravigliose finchè vivrà xc hai un'anima nobile e gentile come un fiore delicato che nn si può che proteggere daquanto è splendido...
sai che c'è?che io sono onorato di proteggerti Sabisse e se davvero riuscirò a trarti in salvo...bè nn avrò davvero più niente altro da chiedere...la mia felicità sarà completa...avevo proprio bisogno di dirtelo sai...
30 gennaio 2006
da sabisse
PER MARIPOSA
Tesoro, mi dispiace tantissimo per il suo ricovero in ospedale.
Ogni volta in cui mi scrivi, seppur errando, spero che il tuo umore si risollevi, spero di percepire anche un flebile raggio di sole.
E invece..invece..ti stai preparando ad attraversare il periodo più difficile e purtroppo nessuna parola è sufficiente.
Sapere che tu accetti i miei consigli e che ciò che ti scrivo riesce ad aiutarti mi fa sentire felice.
Forse però poter parlare di felicità e di ritorno alla gioia è ancora troppo prematuro.
Ti penso spesso tesoro, credimi.
Quando soffro e sto male, non posso fare a meno di indirizzare un pensiero per te, non posso evitare di chiedermi se anche tu in quel momento ti senti come mi sento io.
Tesoro, in questo buio cerca una luce, prova a pensare che almeno tu hai potuto vivere l'ultimo periodo accanto alla persona che ami.Lei è consapevole che tu le sei sempre accanto, che non l'abbandoni e conseguentemente puoi rendere questo stadio meno devastante.
Se dico questo è perchè io mi sono trovata senza la persona che amavo da un giorno all'altro.Lo schock è stato fortissimo, in me c'era incredulità, orrore e soprattutto rimpiangevo di non avergli potuto dire un'ultima volta quanto lo amassi.
A dir la verità, questo rimpianto lo porto dentro ancora oggi e pesa più di un macigno.
Oggi non so che "bigliettini"lasciarti, non so come cercare di consolarti perchè il momento che stai attraversando è troppo...troppo..non trovo aggettivi abbastanza significativi.
Probabilmente se ti avessi vicino, non ti parlerei nemmeno:ti guarderei in silenzio.
Quando Stè è mancato, tutti mi sommergevano e bombardavano di frasi.Inutilmente.
Inutilmente perchè in quei momenti non si ha bisogno di incoraggiamenti, di abbracci:tutto suona come smielato e falso.
In quei momenti è molto meglio un silenzio che dice molto più di mille parole, uno sguardo che infonde coraggio ma che ancora ha il rispetto e il buongusto di rispettare il dolore e di non uscirsene subito con i soliti "andrai avanti, ce la farai".
Più avanti sì, ti spronerò, ti dirò di reagire.
Ora sarebbe fuori luogo.Ora sarebbe inutile perchè ogni singola cellula del tuo corpo piange.
Sappi però che io non ti abbandono, che ti sono sempre accanto.Sappi che tante cose me le stai insegando tu.
Sappi che non so davvero se sia tu a dover ringraziare me o se sia io a doverti un sincero Grazie.
Ti voglio bene Francesca.
30 gennaio 2006
da marco
Carissima Sabisse,
in questi giorni sono a casa e così approfitto x scrivere ancora alla ragazza più dolce e sensibile del mondo!sai ieri come mio solito ho un pò divagato ed ho risposto solo in parte alla tua precedente risposta...quando l'ho letta x la prima volta c'è una frase che mi ha particolarmente colpito:quando mi hai scritto che di fronte alla sua lapide tutta la terribile verità della morte si è imposta con cruda forza ai tuoi occhi e ti ha lasciato annichilita...sai Sabisse quando da piccolo, ma anche più tardi, da adolescente, mi recavo al camposanto a trovare i miei cari scomparsi anch'io rimanevo colpito dalla spietata realtà della morte...quella grande piana di lapidi e croci s'imponeva ai miei occhi e mi lasciava sgomento, atterrito e mi domandavo come fosse possibile ad es credere in un paradiso ultraterreno, come fosse possibile credere che la morte nn sancisse un termine ultimo ed invalicabile oltre il quale nulla più poteva essere...
Anch'io guardavo quelle lapidi e vi scorgevo assenza...più le guardavo più parevano aprirsi ai miei occhi sul bianco vuoto dell'assenza...eppure x contrasto, assaporavo anche tra le frondi dei cipressi e dei pini silenti, specie in una chiara giornata d'inizio novembre, una perfetta sensazione di pace e letizia profonde e totali...il cielo dai colori tenui e soffusi ed il calmo silenzio circostante sembravano indicare al mio cuore una dolce riposante speranza quasi una certezza...la certezza che quello fosse veramente un luogo di quieto e sereno riposo dopo i trambusti e le traversie della esistenza e nn una cieca voragine cava
in cui tutto si sarebbe perso e disfatto
In me queste due sensazioni hanno sempre coesistito sai?poi un giorno, un giorno che nn dimenticherò mi, ho portato come al solito un fiore al mio nonno che io nn ho mai neanche conosciuto purtroppo.Dopo aver deposto il mio piccolo dono e aver accarezzato la sua foto mi sono fermato un'attimo a guardarlo...e sai Sabisse...ed improvviso ho visto me stesso...è stato come se mi fossi guardato allo specchio...dinnanzi a me nn c'era più il piccolo ossario a ricordarmi della sua assenza c'era il suo volto in cui ho ritrovato il mio volto e c'erano i suoi occhi in cui ho ritrovato i miei occhi...e ho provato una gioia talmente smisurata Sabisse che a stento son riuscito a trattenere lacrime...e l'ho chiamato x nome...ho chiuso gli occhi e mi sono sentito accarezzare l'anima...da allora so io so che mio nonno nn è affatto morto, che vive in me, e che questa nn è una sensazione evanescente o una misera consolazione è una certezza.Così come so che in me vive mia nonna e vivono tutti i mei cari di cui io custodisco gelosamente la memoria.Nn mi mancano più xc sono sempre con me, nello scrigno dei miei ricordi e dei miei sentimenti che nessuno potrà mai rubarmi.
Ieri alla loro messa di ricordo c'eravamo tutti, e tutti i nostri volti erano quieti ma sereni.in ognuno di noi riconoscevamo loro, in ognuno di noi loro perpetuano la loro esistenza spirituale.
Carissima Sabisse, ti auguro con tutto il mio cuore di provare presto tali sentimenti e tali esperienze...ti convinceranno che la morte strappa un corpo, disfa tutt'al più la materia...ma nn strapperà mai i ricordi ed i sentimenti che ci legano ai nostri cari scomparsi, nn potrà impedirci di custodire la loro memoria perenne dentro di noi, di sentirci accarezzare dalla loro presenza immateriale, immateriale come immateriali sono i ricordi ed i sentimenti;ma nn x questo men veri della morte.
Ti abbraccio forte forte.
Marco.
31 gennaio 2006
da sabisse
Caro Marco,
io vorrei tanto che arrivasse anche per me il momento in cui è possiblile capire che Stefano non se n'è realmente andato e che fino a quando lo ricorderò lui vivrà dentro me.
A volte mi sembra di esserci, a volte ricordarlo mi infonde gioia e mi rallegra perchè penso a tutta la felicità che c'è stata.
In altre occasioni invece mi manca, mi manca tanto perchè lui era l'unica persona in grado di riuscire completamente a consolarmi, l'unica da cui correvo appena qualcosa andava storto.
I problemi per cui mi abbattevo un tempo ora mi sembrano piccolezze e non riuscirebbero più a ferirmi e a scalfirmi.
Forse ciò dipende dal fatto che il mio dolore mi sta a poco a poco fortificando.
Allo stesso tempo però, la mia sofferenza sta laboriosamente formando una corazza per autodifendermi, una corazza capace di proteggermi e di difendermi dal mondo.
Ho letto una frase di un film: "Non mi lascerò più avvicinare da niente se non sono sicura di riuscire a sbarazzarmene in due secondi netti.Non entrerò in nessun luogo se non saprò come uscirne"
Vedi, a volte vorrei di nuovo una persona come Stefano.A volte invece la preoccupazione prende il sopravvento e temo che non potrei reggere di affezionarmi ad un altra persona per poi perderla.
IL fatto è che ho paura.
Una frase dice "chi ama non teme".
Me l'hanno ripetuta, l' ho letta e riletta ma continuo a non comprendere.
Perchè io amo eppure temo.
31 gennaio 2006
da marco
Dolce Sabisse,
Leggo le tue parole e ti vedo così confusa e disorientata...nn è facile ricomporre il proprio mosaico che un urto improvviso ed inaspettato, quindi ancora più tremendo, ha scompaginato...sei dibattuta tra mille moti e tendenze diversi e contrastanti, la tua anima è preda ancora di forti oscillazioni piena di turbolenze e vuoti d'aria...è come se dopo aver appena imparato a volare con e grazie al tuo primo grande amore tu ti fossi ritrovata senza preavviso senza una guida ed un sostegno e temessi di precipitare al suolo da un momento all'altro
Quell'amore che ti sosteneva ad altezze vertiginose e ti faceva assaporare l'ebbrezza estatica dell'infinito ora ti lascia sempre a grandi altezze ma senza più sostenerti...e xciò ti sembra d'essere come sospesa sul vuoto...una volta mi hai detto che hai come la sensazione di sentirti sulla cima d'una vetta ed un attimo dopo ti sembra di cadere nel vuoto...e più volte mi dici d'essere alla disperata ricerca d'un appiglio x rallentare la tua corsa d'un appoggio su cui posarti x nn essere risucchiata dalla voragine cieca che si apre sotto i tuoi piedi...sai credo Sabisse che tu debba cominciare oltrechè a cercare disperatamente appigli ed appoggi fuori da te bè a trovarne dentro di te...mi spiego..
Con Stefano hai iniziato a volare...poi purtroppo Stefano è venuto a mancare...ed ora spetta a te il difficile compito di continuare il tuo splendido volo...bè con la forza delle tue ali Sabisse...delle tue SOLE ali intendo...con questo nn voglio dire che rimarrai sola...niente affatto.
Intendo dire che d'ora in poi dovrai imparare ad appoggiarti sopratutto a te stessa...a poggiare su te stessa.xc nn ci potrà mai essere Sabisse appoggio migliore di te stessa.Come tu stessa dici il dolore a poco a poco ti sta fortificando...problemi
che un tempo ti parevano insormontabili e x i quali saresti corsa da Stefano, ora magari, anche se lui fosse ancora qui, li risolveresti da sola...capisci che voglio dire?però Sabisse fortificarsi nn significa
arroccarsi in difesa...attenta a nn chiuderti a riccio su te stessa...fortificarsi nn significa erigere fortezze dove nascondersi ma sviluppare fiducia e sicurezza in sè stessi, acquisire la forza necessaria x difendersi nn DAL mondo ma NEL mondo...nn significa avvolgersi nelle proprie paure e restarne prigionieri ma sconfiggere le proprie paure x poter poi volare sicuri e leggeri nei cieli aperti infiniti inondati di luminosa gioia solare...significa imparare a volare con le proprie ali x nn dipendere più da nessuno ed essere così liberi di amare qualcuno...è vero Sabisse amore e timore sono l'uno l'opposto dell'altro.Xc l'amore è sempre e cmq un'atto di coraggio e quindi un'atto di libertà...ma Sabisse cos'è mai una vita senza amore?nn è un cielo senza sole?un'universo senza stelle, una rosa di spine senza petali, una sorgente dissecata senz'acqua, un ramo secco senza fiori e frutti, una pianura brulla senza vegetazione?
Sabisse tu dici di avere paura ed è più che normale...ma nn lasciare che le paure prendano il sopravvento su di te e t'impediscano di sbocciare nuovamente all'amore e di riversare come caldo sole il tuo affetto sugli altri..è talmente appagante...aver paura di perdere una persona cara è normale Sabisse in fondo...ma innaturale è privarsi di legami sinceri e profondi solo xc poi un domani potrebbero perdersi x un motivo o x l'altro...vorrebbe dire rinnegare la nostra natura di uomini dotati di sentimenti ed emozioni...tu Sabisse nn puoi rinnegare te stessa...ma nn vedi che dal tuo cuore s'innalzano al cielo inni e canti alle meraviglie dell'amore?se dalla tua anima emerge come dal fondo del cielo stellato una magia sottile, un tintinnio lieve ed indistinto che solo il tuo orecchio sensibile avverte xc vuoi ricacciarlo indietro?se quella speranza ti tende la mano tu xc l'allontani da te, ti tieni a debita distanza?Xc sei frenata da Stefano?ma Stefano nn aveva nel sogno accennato alla felicità?E allora xc il suo nome che dovrebbe solo disegnare sorrisi sul tuo volto t'impedisce di tendere la mano?rifletteci è importante...Sai la frase che mi hai citato è triste.Che vita è una vita priva di affetti sinceri ed amori profondi, una vita di rapporti superficiali e relazioni occasionali?Xc solo queste ultime è possibile allontanare in due secondi netti.Nn aver mai paura d'amare...xc tu sei fatta d'amore e di bellezza...e se ti affezioni a qualcuno nn aver paura di perderlo...pensa piuttosto alla gioia che ti regala il travaso di luce dalla tua anima alla sua e viceversa...x me ad es è così...io provo affetto nei tuoi confronti ma nn ho paura...nn so se in futuro ci perderemo di vista oppure no...nn ci penso ora come ora...penso solo a quale balsamo soave sia x la mia anima scrivere a te e ricevere tue risposte...nn ho paura xc le sensazioni e le emozioni che provo ed ho provato mi accompagneranno x sempre e sopratutto hanno illuminato le regioni celesti del mio spirito da cui io nn mi voglio più allontanare, da cui mai mi allontanerò...e in ultimo xc so che tu sarai cmq sempre con me...xc x quanto mi riguarda, mai scorderò la dolce ragazza di Venezia che nel cuore dell'Inverno mi ha ricordato che l'amore è ovunque disseminato sulle rive dei ruscelli così come sulla punta delle stelle, che respirare e vivere d'amore anche un solo giorno vestito di mille piccoli fior di sole è il coronamento d'una esistenza davvero degna d'essere vissuta...ti voglio lasciare anch'io con qualche riga scritta sui Colli Euganei da un giovane innamorato due secoli or sono:-)
"Illusioni grida il filosofo-or nn è tutto illusione?beati gli antichi che si credeano degni dè baci delle immortali dive del cielo;che sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie...Illusioni!ma intanto senza di esse io nn sentirei la vita che nel dolore o(che mi spaventa ancor più)nella rigida e noiosa indolenza:e se questo cuore nn vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele"
Un abbraccio fortissimo
Marco
31 gennaio 2006
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