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da sabisse per indimenticabile

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da sabisse

Caro Marco,
grazie per avermi rispsto così puntualmente.
Una precisazione:le prime due dediche le avevo scritte da Venezia, si,ma in realtà io sono di Padova.
Venezia per me è il luogo delle riflessioni, dei pensieri, dei ricordi.
Venezia l'ho vissuta in lungo e in largo con Stefano, eppure ancora non riesco a distinguere una via a un'altra, un vicolo da un altro.Mi prendeva sempre in giro per questo.
Venezia mi manca, mi manca da morire..mi manca la serenità che avevo quando ci andavo, mi manca fermarsi in qualsiasi negozio, mi manca la folla di turusti che mi innervosiva perchè impediva il mio passaggio.
Da quando Stè è mancato, ci sono tornata cinque o sei volte e l'ho trovata grigia, cupa,avvolta dalla nebbia.
Sembrava che volesse partecipare alla mia tristezza.Un altra cosa:con Stefano, Venezia era bellissima, era la NOSTRA Venezia.
Tornandoci senza lui ho capito che in realtà è un luogo come tanti altri e che la magia che le attribuivo era in realtà uno dei tanti effetti che la compagnia di Stefano mi faceva.
Dici che devo trovare la forza necessaria per andare avanti in me stessa ma Marco, parli così perchè non hai ben presente come sia adesso.
non ho un briciolo di energia, lo stomaco si è chiuso, la mia mente ormai cerca sempre di spegnersi per non pensare.
Se all'apparenza rionoscessi anche un solo tratto della ragazza solare e forte di un tempo, allora sì, cercherei la forza dentro me.
Ma l'immagine riflessa allo specchio è troppo lontana da quella che ero e per questo motivo io ho assolutamente bisogno di appigliarmi agli altri.
Molte volte, la notte non riesco a dormire, non ce la faccio.
Rimango al telefono con le mie amiche più care per ore ed ore(l'argomento Stè è proibito ma ciò non risolve il problema),temendo il momento in cui dovrò riattaccare.
Credo di aver perso anche la mia bellezza.
Mi vedo orribile, incapace di sorridere, di sfavillare come un tempo.
Quando passeggio e noto gli sguardi di ragazzi o di persone mi sento perseguitata, ho il timore che mi guardino perchè abbiano capito quanto stia male, quanto mi senta a disagio con il mondo.

Un tempo entravo in un locale con la mia camminata sicura (Stè diceva che non camminavo ma danzavo).Ora il mio è un continuo trascinarsi, un continuo arrancare.
Non so se puoi capirmi ma sono sicura che ti sforzerai o che perlomeno cercherai di farlo.
Può sembrare azzardato ma ti voglio bene Marco.Davvero.
Ti ricorderò sempre come la persona che ha sempre ed ostinatamente cercato di farmi vedere la luce in me.
Ti mando un bacio grande grande.

1 febbraio 2006

da Devil

Sai, mi sorprendono molto le tue due risposte, e sai il perchè?
Perchè se, come hai detto tu stessa, mia cara Sabisse, se la mia opinione ti scivola via come l'acqua, allora non mi avresti risposto, ma l'hai fatto.
Or dunque, la mia conclusione è che ti ho colpito nell'orgoglio, quindi, a parer mio, ho fatto BINGO!
Il fatto che tu mi supplichi, mi preghi e quant'altro, non mi tocca minimamente.
Ti credi una principessa con il cuore flagellato dal dolore, una povera martire, costretta a patire le pene dell'inferno, dotata di un cuore d'oro, e nobiltà d''animo.
L'unica cosa che mi viene da pensare, e che sei troppo falsa... falsa e ipocrita, come tutte le persone che si prendono gioco del dolore altrui.
Riguardo alla mia "povertà" di lessico e di dialettica, puoi anche risparmiartela, perchè, io al contrario di te, non tengo un vocabolario dei sinomi e contrari, e preferisco dire le cose come stanno, dirette, senza ( come fai te ), troppi, inutili giri di parole.
Questa, non è povertà di lessico, ma esser Schietti, mia cara Sabisse.

p.s_ Ti chiedi perchè il mio cuore e la mia anima, siano così aridi?
Non meriti una risposta, perchè non mi conosci, e solo io posso sapere cos'ho passato.
Ecco perchè mi trovo in dovere di risponderti. Per mascherare chi gioca con la sofferenza e lo straziamento delle altre persone.
SO benissimo che non riceverò alcuna risposta da te, e poco mi inmporta, ma ci tenevo solo a precisare.
Divertiti pure a sfo**erci tu ed il tuo AMATO STEFANO.
P.s: meglio esser sinceri e schietti che false e ipocrite come te.
Sei soltando una povera donna animata da stolida leggerezza, stomachevole buonismo, e finta comprensione di chi non sa e non può immaginare.
Con affetto Devil

1 febbraio 2006

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