CATEGORIE
« Indietro - Pagina 2 di 2 - Avanti »
da sabry per Mamma
da Sabry
Enrico, sai così bene della mia situazione emotiva che sento che mi capisci al volo, sei unico. E un'altra cosa importantissima: questa è la mia nuova vita, la seconda parte, quella vera, fondamentale e tu ne fai e ne farai parte PER SEMPRE, è una promessa; è vero te l'ho già fatta questa promessa e poi sono successe cose che mi hanno turbata, ma tu mi hai ripreso e io ci sono ancora, ci siamo ancora e non siamo semplicemente a galla..come ti ho detto al telefono l'altra volta. Tu mi dicesti che ti avevo salvato, beh..ora l'hai fatto Tu. Mi hai salvata Enrico, tu e tutte le persone che mi vogliono bene e, se vorrai, te lo ripeto, per quanto mi riguarda, qualunque cosa succeda, sei nella mia vita e nel mio cuore per sempre.
2 febbraio 2006
da Enrico
Ti risponndo qui perchè Kafka merita uno spazio tutto suo e non voglio invaderlo.
E non ho intenzione di chiederti perchè mi consideri un gentiluomo per il semplice fatto che non lo sono. Sono solo Enrico, con pregi e difetti. Cerco solo di comportarmi in modo da resistere alla prova della barba. Sai qual è? Quella che si passa quotidianamente allo specchio ogni mattina, per vedere se si riesce a sopportare il proprio sguardo. Vale anche per le donne ovviamente, chiamala magari prova di coscienza quoidiana.
E adesso a noi. Ieri sera mi hai chiamato in un momento particolare. Ti ho mentito quando parlavo di un pandoro. La realtà era ben peggiore..già, perchè il mio amico ha cucinato una delle paste più immangiabili dei tempi moderni; non chiedermi del condimento, perchè non sono riuscito a decifrarlo. Te lo spieghrò a voce, quando avrò il coraggio di sfidare il buongusto.
Quindi, facendomi scappare dalla cucina, mi hai permesso di svincolarmi dal finirla. Grazie, grazie e ancora grazie. Per questo sono stato forse più inaccessibile del solito. Ero imbarazzato. Di stomaco intendo.
Ma la serata era appena iniziata. Ieri sera, credimi, ho compiuto uno dei gesti più belli della mia vita. Non scherzo stavolta. E stamattina la prova della barba mi è stata particolarmente facile. Uscendo verso mezzanotte dalla casa del mio amico, un cagnetto scuro, vecchio e dagli occhi dolcissimi mi ha catturato lo sguardo mentre camminava su e giù per il marciapiede impaurito e spaventato. E' stato un lampo. Ho capito che era stato smarrito o abbandonato (e poi gli uomini danno degli animali agli animali) e mi sono messo a seguirlo per vedere se aveva un padrone. Ha rischiato di finire più volte sotto una macchia, e io, prendendolo in braccio dopo due carezze, ho tentato di portarlo a casa per rifocillarlo e, l'indomani, avvertire il canile. Ma era spaventato poverino e mi mordicchiava. Per farla breve ( ma breve non è stata, chè la storia è andata avanti fino alle due di notte) ho chiamato nell'ordine: polizia, carabinieri, intervento cinofilo e vigili urbani. A un dato momento il cellulare, e sai che ero senza credito, per fortuna i numeri di servizio sono gratuiti ha squillato e finalmente mi hanno avvertito che sarebbe arrivato un veterinario del canile. Ho atteso più di un'ora in starda al freddo mentre il cagnetto era raggomitolato su se stess ai bordi del marciapiede a tentare di dormire. Ho provato a coprirlo, ma era spaventato e sono solo riuscito a dargli qualche carezzina. Se non avessi avuto Neve l'avrei adottato. Intanto ho litigato con il mio amico che, per non sprecare 1 euro non mi ha permesso di chiamare direttamente le unità cinofile. Meno male; è una brava persona, ma è succubo della ragazza, stupida e prepotente. E così io e il mio nuovo dolcissimo amico, cui poi si sono aggiunte due ragazze della zona che rientravano a casa e che vedendi questo batuffolino spaventato si sono mosse a pietà, abbiamo atteso fino all'arrivo del veterinario che lo ha portato in canile. Mi sento triste, perchè mi è dispiaciuto lasciarlo. Ma, anche se in un canile, almeno ora riceverà la pappa ogni giorno e assistenza medica. E ho raccomandato nche qualche carezza ogni tanto. Ecco, fino alle due di notte sono stato sul marciapiede con un cane. E oggi mi sento felice, perchè so che quel cane ora è al caldo e non rischia più di andare sotto una macchina. Ma non sono un gentleman. Tu, avresti avuto il coraggio di guardarlo negli occhi e lasciarlo a se stesso? Non credo.
E' una quastione di civismo. Punto.
E così ti ho raccontato una cosa che, forse, non avrei dovuto raccontare. Perchè il bene bisogna farlo in silenzio. Però sono triste, perchè il cagnetto avrei voluto portarlo con me.
Scusa ti ho annoiata forse. E grazie della risposta qui sopra. E' la cosa più bella che mi potessi scrivere. E guarda che ti prendo in parola. E ora avanti, sperando che anche domani farsi la barba sia un piacere. Bau bau.
3 febbraio 2006
da Sabry
Enrico che nottata hai passato, come ti ho già scritto nel messaggino, è meraviglioso quello che hai fatto. E non so se sia da tutti, molti camminano per strada senza neanche guardare...ma tu ti sei accorto di quel cagnolino e lo hai salvato. Non essere triste per lui, lo hai salvato e poi potresti accertarti se sta bene andando a trovarlo al canile e dandogli tu qualche carezza. E' un periodo bello per te, perchè stai dando affetto e comprensione, perchè ti guardi intorno e sei sensibile.
Il fatto che tu sia un gentleman l'ho dedotto stamattina, ripensando alla nostra situazione e parlando con un'amica...avevo bisogno di un parere esterno, tanto per cambiare e mi ha confermato quello che sentivo già da tempo e scusa se non sono mai sicura di quello che provo, ma non cerco piu' conferme da chi non deve piu' darmele. Mi posso fidare di te, perchè stai appoggiando con tutto te stesso la mia vita e sono sicura che non faresti mai qualcosa che potrebbe farmi stare male. Tutto qui. Questo per me è nobile, visto che ho un'idea molto confusa di quello che dovrei aspettarmi dagli altri. Non bisogna aspettarsi poi molto, ma si puo' chiedere e se arriva il bene, come mi hai sempre detto tu, accoglierlo è la cosa piu' facile che ora posso fare. E ti ringrazio, perchè non sei obbligato a starmi vicino, pero' ci sei, nonostante tutto, ci sei ancora. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ti posso solo dire che stiamo piu' o meno viaggiando insieme..Ieri sera io ero un po' imbarazzata perchè mi sono messa in una situazione difficile, per me, sottolineo per me, ma ormai sono scesa in battaglia e il campo di battaglia sono io, non volgio che sia Tu o Pat. E' un discorso un po' ingarbugliato che stamattina ho cercato di chiarire insieme alla psicologa, anche se uscendo da lei mi sentivo ancora piu' incasinata, ma tutto sommato, a mente fredda le cose poi mi si schiariscono, e torna il sorriso!
Tornando poi a casa sono passata da Ricordi e ho trovato lo spartito tanto cercato!; a parte il fatto che ho imbastito una discussione sul significato di "postumo", non lo sapeva nessuno, ma poi per una strana coincidenza ho incontrato proprio li' Anna, la mia maestra di piano: risolto l'enigma, postumo nel senso che è stato pubblicato dopo la sua morte, è suo e non è stato dettato a Lao-Tzu dall'aldila'..ah ah. Ci sono alcuni passaggi difficili e Martedi' vado da Anna per farmeli spiegare. Ormai è una sfida e voglio impararlo, tra l'altro è bellissimo e piu' lo ascolto piu' mi piace.
Ora vado ad annaspare in acqua con mia cognata, remember?..glu glu glu
tvb
3 febbraio 2006
« Indietro - Pagina 2 di 2 - Avanti »
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938