Ciao Fabrizio, ora sono io a chiederti come stai. Ieri mi hai scritto due volte, prima stavi molto meglio, poi la sera hai avuto un brutto momento...Qui a Milano oggi c'è il cielo azzurro...Vorrei chiederti delle cose, ma mi risponderai quando te la senti.
Sto soffrendo per Te, non riesco ad accettare che un essere umano cosi' sensibile stia così male, non è giusto.
Sai, hai parlato di Dio, beh io ci credo ma non sono una che frequenta molto, anzi...oggi provero' per Te a dire una preghiera, è l'unica cosa che sento di poter fare. Con tutto il mio cuore.
Ti mando un passo di un libretto che sto leggendo: "Nomina una cosa che hai amato davvero. Le cose che piacciono solo non contano. Quel che conta è una passione unica motrice incontrollabile ossessiva. I cavalli, disse lei subito, amavo i cavalli;quand'ero coi cavalli, il mondo aveva colori diversi dal solito <...> Senza il potere di questo amore, noi siamo barche nella bonaccia della noia, in mari che son mari di morte"
Ecco quello che volevo chiederti, dolce Fabrizio, pensa a qualcosa che ami davvero, qualcosa che ami così tanto da sentire che niente e nessuno puo' farti alcun male. Pensaci, quando la tua mente sarà piu' serena.
Aspetto una tua rispota, se vuoi.Ti abbraccio
Bacini, amico mio, tvb
11 febbraio 2006 - Milano
Categoria: Lettere