Drammatiche

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da sabisse per indimenticabile

Le tue ambizioni e i tuoi sogni per sempre rimarranno irrealizzati desideri.
Non li avrai mai i bambini dagli occhi azzurri che tanto volevi.A 40 anni, ma li volevi.
Non saprai mai quanto bianca è la spiaggia polinesiana, non potrai mai immergerti in quelle acque cristalline in cui io avrei potuto riconoscere il colore dei tuoi occhi.
Non terminerai mai i tuoi studi, ma in fondo forse non l'avresti fatto comunque.
Perchè tu eri fatto di sogni, di vita, di poesia e non trovavi niente di tutto ciò nei tuoi libri.
Non tornerai più nella Venezia che tanto amavi, con le sue strade, i suoi vicoli per me tutti uguali.
Non imparerai mai lo spagnolo, non mi porterai mai a Madrid per "farmi appurare di quanto lo sai bene".
Non perdonerai mai tuo padre per la stupida freddezza con cui cercava di farti diventare un "uomo",con cui tentava di pianificare ogni istante della tua vita.
Non prenderai mai la patente nautica, non conoscerai mai Elisabetta Canalis per dirle che "gli uomini preferiscono le bionde ma sposano le more e tu hai scelto lei".
Non riuscirai mai a vivere in una casa completamente progettata da te, in tutto e per tutto.
Non insegnerai mai al tuo cane a rispondere e ad ubbidire ai tuoi comandi ma in fondo, lui ti amava anche per questo.
Non riuscirai mai a contare tutte le stelle.
Nel cielo, lo so bene, adesso ce n'è una in più.

11 febbraio 2006

Categoria: Drammatiche

da Cascade

Ciao Sabisse, io da smepre leggo le tue dediche, per il tuo amore che non c'è più, ma mi sono sempre astenuta dal risponderti, perchè, secondo me, solo tu puoi aiutarti, veramente, devi volerlo te.
Sei non sei te a fare il primo passo, per costruire una nuova vita sulle macerie, non vivrei mei.
Lo intendo "psicologicamente" Sabisse, "rivivere" non è sinonimo dimenticare, e nessuno ha la facoltà di obbligarti a dimenticare. Ma tu puoi aiutarti a ricominciare a dare respiro alla tua anima, che stai soffocando, per il tuo dolore.
So che mi capirai, sei una ragazza intelligente e credo tu abbia compreso le mie parole.
Queste persone che ti scrivono, ti rispondono, posso solo "confortarti" ma relativamente.
Per qunato riguarda Devil, è solo uno stolto, che vuole aggiungere dolore al tuo dolore, ma potrebbe sempre dire la verità sulla tua falsità, ma non sono io a stabilirlo, solo te.
Però, ho voluto risponderti, perchè, io trovo che tu ti stia crogiolando un pò troppo nel tuo dolore, non trovi?
Immagino quanto sia doloroso ( ci sono passata ), e ci vuole tanto.
Ma non è che ti senti responsabile della sua morte, Sabisse??
Se vuoi potresti dirmi, quando è successo e come, anche non nei minimi dettagli, comprendo il tuo dolore.
Attendo una tua risposta.
Arrivederci, Cascade

11 febbraio 2006

da mariposa

Sabisse, tesoro mio...quanto è grande il dolore. Vorrei poterlo definire in qualche modo, ma definire equivale a limitare e il nostro dolore non ha limiti...Giorni strani questi...Il pensiero è sempre, costantemente a lei.Il mio stomaco non può più mangiare, i miei occhi non possono più dormire. A volte mi sembra di essere per quanto possibile serena e sento la mia Dory accanto a me. Altre volte invece non riesco ad alzarmi dal letto e me ne resto lì intere giornate rannicchiata e con gli occhi sgranati verso il soffitto, oppure passo ore ed ore girando attorno al tavolo della mia cucina...E' pazzesco Sabisse...Osceno!
L'ho vista perdere conoscenza nel giro di pochi giorni, con le braccia tutte contratte sul petto e gli occhi riversi, incapace di pronunciare più una sola parola di senso compiuto, solo lamenti, versi inarticolati che mi spaccavano in due ogni volta che rompevano il silenzio...Fino a quando il silenzio ho deciso di romperlo io...I medici erano convinti che lei non potesse sentire nulla, ma io decisi comunque di parlarle...le ho parlato per un giorno intero, senza mai fermarmi. Le ho cantato le nostre canzoni, l'ho baciata e l'ho abbracciata. E ho avuto l'assoluta certezza che, sebbene lei non potesse capire le mie parole, riconoscesse la mia voce, il mio profumo, i miei passi, la mia pelle...L'indomani mattina la notizia...Doriana è morta...Tre giorni seduta su una panchina fuori dalla sua camera mortuaria...avrei voluto entrare in quella bara con lei, starle sdraiata accanto solo per un po' e poi lasciarla andare...
Ora bacio le sue foto, le sue lettere, vado a letto stringendo a me i suoi vestiti. A volte passo intere giornate girovagando in macchina e quando passo sotto le finestre di casa sua non posso trattenere un gemito sapendo che ora quelle stanze sono vuote, nessuno dorme più fra quelle lenzuola, nessuno accende più quella radio scassata che aveva sul comodino, nessuno riempie più il congelatore di cibi surgelati perchè una frana ai fornelli...
Sabisse, noi per noi ci saremo sempre...Stè e Dory sono in noi, con noi e tutt'intorno a noi...Noi siamo loro...
Ti voglio un bene dell'anima Sabisse, te ne vuole anche Dory...
L'amore è più forte della morte tesoro...ricorda che i nostri due amori ci hanno insegnato ad essere due guerriere...Non cediamo ora...Ti abbraccio forte.

11 febbraio 2006

da Carlo

Ciao Sabisse,

per prima cosa voglio esprimerti la mia solidarietà avendo letto come sei stata assurdamente attaccata e non creduta.
Io però devo anche dirti una cosa:secondo me scrivendo qui tu non aiuti te stessa.Perchè scrivendo si ha l'illusione di sfogarsi, ma è davvero così?Devi tornare alla vita vera fuori da queste pagine, senza dimenticare nulla nè rinnegare i tuoi sentimenti, ma pur sempre tornando a sperare che un'altra persona può farti vivere il grande amore che meriti.Non sentirti "segnata" per sempre, colpita dal destino.Hai una vita da vivere, non vivere nei ricordi.
Congedati da lui, piano piano.E continua.Sei una bella persona, si vede dai tuoi scritti.Un giorno il sole tornerà a splendere anche per te.
Un grande abbraccio

12 febbraio 2006

da sabisse

Cscade, ciao.
Psicologicamente parlando io sono seguita da uno psicologo, più di questo non posso fare.Riguardo alla morte di Stefano, no non me ne sento responsabile.Come potrei?L'unica cosa che penso è che avrei potuto dirgli spesso di non correre in macchina, di andare piano.
Mi chiedi com'è morto.In un incidente.
Forse non mi crederai, ma i dettagli non li so, non li ho voluti sapere.Non li avrei retti.Non voglio sapere com'è morto dettagliatamente, quanto è stato male e agonizzante.So solo che non ci sono stati altri coinvolti e che purtroppo non è morto immediatamente con l'impatto.Non ho nemmeno voluto vedere le foto della sua auto nè sono riuscita ad andare all'obitorio.Non ce l'ho fatta e di questo me ne pento.
Un giorno probabilmente, anzi sicuramente, mi farò raccontare tutto bene perchè è giusto che io sappia.Posso farti sapere.Ancora però non sono pronta e, parlare dell'incidente, è la cosa che più mi blocca.
Posso parlare della sua assenza, del dolore ma parlare dell'incidente per me significa pensare a immagini troppo crudeli e mi fa star male da cani.

12 febbraio 2006

da sabisse

Francy, non so come tu abbia fatto ad attendere, a saperla in ospedale e nonostante tutto ad avere la forza di parlarle, di cantarle le vostre canzoni.
Io non ce l'avrei fatta..sarei unicamente riuscita a piangere e a farfugliare frasi sconnesse.Quando mi hanno detto che Stefano era morto, non sono riuscita a far altro che singhiozzare e balbettare.
Se ci penso bene però, forse la tua forza è dovuta alla volontà di parlare un ultima volta alla tua Dory, di raccontarle tutto quello che provi.
Ti ha sentito, ne sono sicura.
E sono sicura che anche Sè mi senta.Sono sicura che mi sia accanto, che veda tutto quello che faccio.
Loro non ci hanno mai lasciati Francy..questo è ciò in cui credo.
Loro sono qui, nel cuore, nella pelle.
Hai scritto che la persona che vivrà la vita con te dovrà acettare Dory e dovrà amarla.Su questo io la penso diversamente.
Stefano è solo una cosa mia, non voglio condividerlo con nessuno.
La persona che vivrà accanto a me non dovrà nemmeno nominarlo, dovrà ignorare tutto.
Anzi, se la persona in questione non dovesse sapere nulla di Stefano non gliene parlerei di certo.Non so perchè..
Quando deciderò e sentirò di amare qualcun altro significherà che le ferite si sono in parte rimarginate.
Sarà passato tanto tempo, tanto,e a quel punto vorrò avere il ricordo di Stefano solo per me.
Non sarebbe giusto intrprendere una nuova relazione con la consapevolezza da parte di entrambi che se Stefano non se ne fosse andato, mai avrei cercato qualcun altro.
Dimmi se sbaglio a pensarla così...
Sei così forte Francy..sei riuscita ad andare sotto casa sua.Io non ce l'ho più fatta.Ora come ora non riesco più a vedere nemmeno gli amici che avevamo in comune.è una tortura troppo grande.
Vedi, io ora non parlo praticamente con nessuno di Stefano, psicologo a parte.
Le mie amiche non lo nominano mai, ciò anche perchè lo conoscevano molto poco e alucne avevano semplicemente sentito parlare di lui
Cerco di vivere come se lui non fosse mai stato qui, cerco di fare le mille cose di sempre.Mi sento in colpa per questo mio "snobbarlo".Forse anche per questo poi scrivo, scrivo,scrivo.
Per farmi perdonare dai tentativi di dimenticarlo, per farmi perdonare per non parlare di lui e di evitare il suo discorso.
Come ti ho detto cerco di vivere come se non ci fosse mai stato ma..quando scrivo io lo sento vcinissimo e percepisco che c'è stato, che c'è e che ci sarà.
Ti voglio tanto bene, davvero.
Mangia un pochino..Più che altro perchè a me è successo di inziare a digiunare ed ora ormai mi sono abiutata a spiluzzicare ed è diffcile riprendere a mangiare regolarmente perchè ormai lo stomaco si è abituato.Non fare così anche tu..
Mi raccomando!aspetto tue notizie e ti mando un bacio con tutto l'affettoe la commozione di chi può capirti.

12 febbraio 2006

da sabisse

Ciao Carlo..
Mi aiuta scrivere invece, te lo assicuro.
In quanto al tuo consiglio di riprendere in mano la vita, vedi come ho già detto io sto facendo tutto il possibile:faccio mille cose, cerco di essere sempre attiva, ho praticamente smesso di parlare a tutti i miei cari di Stefano.Non vivo nell'ombra, o almeno non credo di farlo.
Scrivere è l'unico modo per ricordarlo, per sentirlo, per ritrovarlo da una vita in cui in tutti i modi cerco di nascondere il suo nome.è una specie di doppia personalità.
Se vivessi senza scacciare il suo ricordo non appena mi viene in mente sarei in un pianto continuo..Solo mentre scrivo posso concedermi di tornare indietro con le mente, lasciandomi trasportare dai ricordi, dai pensieri che in mezzo alla folla invece cerco di scacciare e di spingere a fondo.
Probabilmente non mi sono espressa bene, credo tu non possa capirmi ma spero tu lo faccia.Un bacio.

12 febbraio 2006

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