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da Fabrizio per i consiglieri
Un altro dibattito che ho proposto e che ha suscitato molta polemica è stato questo : come aiutare chi è solo.
Partiamo da un presupposto : che così come tutte le idee vanno rispettate ( se queste idee non mancano di rispetto per gli altri ), così vanno rispettati tutti gli stati d'animo.
Ho notato spesso poca comprensione, secondo me, verso chi è solo. Ci sono alcuni ragionamenti ricorrenti su cui vorrei farvi riflettere, se avete pazienza.
Partiamo dal presupposto che qualsiasi dolore è serio se fa desiderare la morte ad una persona, e che chi desidera di morire non è un mostro da condannare ma una persona sofferente da aiutare. Una solitudine che fa desiderare la morte è un vero dolore, non sottovalutatelo.
Spesso si dice a chi è solo di reagire e di aprirsi agli altri : è un consiglio giusto, ma spesso viene espresso in modo eccessivamente brusco, usando talvolta anche parolacce per spingere la persona sola a reagire, questo non aiuta affatto, sappiatelo, e ferisce invece di più il cuore della persona sola.
Un'altra riflessione da ricordare : non dobbiamo limitarci a immaginare cosa faremmo noi se fossimo nella situazione della persona a cui scriviamo, perchè noi abbiamo esperienze di vita diverse, siamo una persona diversa da quella a cui stiamo scrivendo. Per capire davvero l'altra persona dobbiamo immaginare come si sente lei e cosa può fare lei per uscirne, non cosa faremmo noi al suo posto : una persona introversa non è in grado di uscire improvvisamente dal guscio se si trova sola, come può invece fare una persona fondamentalmente estroversa, comprendiamo che ha bisogno di più tempo e di più dolcezza. Dunque doniamo consigli alla portata delle persone a cui stiamo scrivendo, teniamo a mente non solo la loro situazione, ma anche il loro modo di essere e di conseguenza le loro possibilità di agire.
E infine smettiamo di dire che chi si sfoga dicendo di odiare il mondo è una pessima persona, e che chi si lamenta del dolore si piange addosso : sono persone che soffrono, e reagiscono al dolore con la rabbia o con la depressione, dobbiamo criticarli? No, dobbiamo aiutarli.
Non siamo nessuno per criticarli, siamo invece molto importanti per aiutarli.
Dolcezza verso chi odia il mondo, chi odia è chi ha amato più profondamente e non è stato ricambiato. Con la nostra dolcezza, possiamo fargli credere di nuovo nell'amore.
Dolcezza verso chi dice di non contare niente e di essere solo, con la nostra dolcezza gli doneremo più sicurezza in se stesso, e sarà questa sicurezza a permettergli, piano piano, di aprirsi di più con gli altri e trovare gli amici che desidera.
Vi chiedo questo : dolcezza e profonda empatia verso chi soffre, e prima di tutto rispetto per il dolore, di qualsiasi forma.
Grazie
7 marzo 2006
Categoria: Solitudine
da Mauro
Ciao Consigliere dei consiglieri... con tutto il rispetto per il tuo punto di vista vorrei farti notare che forse stai facendo lo stesso errore per cui accusi gli altri da te definiti consiglieri, pensi che il tuo modo di vedere le cose sia più giusto degli altri?...non sempre la dolcezza è la cosa più giusta, a volte anche una bella strapazzata fa reagire... comunque la cosa che più mi preme dire è che la vita è la cosa più preziosa in assoluto, posso capire l'idea di morire ma... il suicidio non posso certamente accettarlo... forse molti, come me, quando sentono qualcuno parlare di morte davanti alla sofferenza si preoccupano seriamente e forse sbagliando cercano di dire con forza : non farlo, smetti anche di pensarlo perchè sarebbe la cosa più sbagliata che uno possa fare... desiderare la morte è sbagliato e ti sarei grato se con i tuoi discorsi non rischiassi di far pensare a qualcuno che fa bene a desiderarla o qualcosa del genere...scusa ma credo ti sia presentato un po' presuntuoso, sembrava parlasse il maestro invece anche tu come noi tutti hai molto da imparare...
ogni consigliere cerca di dire qualcosa con la speranza che sia d'aiuto a chi lo chiede...a voi consiglieri chiedo di mantenere la vostra spontaneità, se le vostre intenzioni sono pure siete puri di cuore... non condanno chi desidera la morte ma vi scongiuro di allontanare questi pensieri dalla vostra mente...
7 marzo 2006
da Anonimo
per me non ci sono regole, come nella vita.
E Fabrizio basta, sai che noia se tutti risponderebbero come te basterebbe conprarsi familgia cristina o parlare con un testimone di Geova.
8 marzo 2006
da reves
Mi sorge spontanea l'esclamazione:MA CHI TI CREDI DI ESSERE?
Non sei tu che devi insegnare agli altri come parlare a chi stà male, le persone che leggono scriveranno ciò che il cuore detta.
Se poi tu preferisci essere corrisposto solo con determinate frasi di circostanza di tipo melenso, beh,a questo punto sei proprio tu che ti dimostri intollerante verso chi ti dedica una riflessione e magari ti pensa con affetto.
In questa dedica stai praticamente dettando le condizioni con le quali vuoi venire consolato, compatito.
Quanto al rispetto per il dolore, guarda sono quasi le 2 di notte ed è tutta la sera che piango.
Ho un tono duro e non riesco a scrivere obbiettivamente perchè sono offesa, irritata,spero proprio che tu ti sia spiegato male.
Quanto al togliersi la vita, la mia opinione PERSONALE è che continuo a subire i duri colpi nella vita proprio perchè voglio costruirla come voglio io.
8 marzo 2006
da nemo
la solitudine e' splendida
solo chi non sa bastare a se' stesso a problemi con la solitudine
8 marzo 2006
da Auanagana Bob
Per favore non fare dei tuoi limiti uno strumento di seduzione.
8 marzo 2006
da patatina
fabry nn dar retta a che ti giudica... purtroppo nn riescono a capire cosa si prova a sentirsi soli.. o depressi.. sanno solo cos'è la serenità e la felicità.. io li invidio ma siccome nn siamo come loro e loro nn sono come noi.. spesso nn ci capiamo bene... e ci giudichiamo.. o meglio.. loro giudicano noi in quanto nn riescono a capire come a detta loro una persona possa nn far altro che piangersi addosso.. ma nn è un piangersi addosso... è questo che nn capiscono... hai come sempre ragione.. la dolcezza è il metodo migliore per tirar un po su chi sta male... tvb.. patatina
8 marzo 2006
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