Ho letto la dedica del cagnolino rabbioso del 10 marzo.
Sai riguardo a questa metafora, ne ho trovato uno sotto casa di mia madre, con una zampetta dolorante, malnutrito ed impaurito. Anche lui all'inizio ringhiava e non si faceva avvicinare, ma è bastato qualche giorno per fargli capire che gli volevo bene e che lo avrei curato io.
Tanto è vero sono riuscito a curargli la zampa con gli antibiodici, gli ho dato da mangiare e quando mi vede non ha più paura, anzi mi riempie di feste.
Tu che cosa aspetti? io non ti voglio ne maltrattare, ne farti soffrire, non voglio farti domande, voglio solo stare con te per prendirmi cura di te come ho fatto con quel cucciolo abbandonato.

16 marzo 2006

sei tu che stai aspettando!

17 marzo 2006

Sei contraddittoria, dici che non mi vuoi, ma i tuoi comportamenti dicono altro.
Te lo ripeto... MI VUOI SI O NO?

20 marzo 2006