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da sabisse per indimenticabile
Ciao Stè,
stasera come vedi (e so che puoi farlo) mi sono spruzzata il tuo profumo ed ho riaperto lo scatolone dove avevo racchiuso gran parte dei nostri ricordi.
I tuoi regali, gli scontrini, alcune foto che nemmeno ricordavo più e tutto il resto.
Tutto il resto di una storia finita cronologicamente con una data ma che in realtà probabilmente non finirà mai.
L'amore non muore Stè.
L'amore è ancora tutto qui, l'amore mi guida ogni giorno, l'amore mi dà la forza di alzarmi e di andare avanti senza impazzire.
L'amore è più forte del dolore, della tristezza, della nostalgia di te.
Ti avevo promesso che sarei sempre stata felice e che mai avrei lasciato che gli eventi mi destabilizzassero ma ancora non potevo sapere..non potevo immaginare.
Essere felici ora, senza te,è una conquista ancora troppo grande e distante.
Mi limito a fare piccoli passi verso la luce, mi limito a coprire la distanza con tutto quello che provo.
Spero tu capisca però che farò di tutto per mantenere quella promessa, spero tu comprenda che cercherò di ritrovare i miei sorrisi.
Sembra passata un' eternità da quando tu eri qui.Qui con i tuoi baci, con le tue carezze, con coraggio nello starmi accanto sempre senza abbandonarmi mai.
Sembra passata un'eternità..eppure si sente che ci sei stato, si sente eccome.
L'altro giorno sono andata sulla nostra panchina e si leggeva ancora il tuo "Ti amo sempre e sempre".Un po' sbiadito ma si poteva ancora leggere.
Occhibelli, amarti sempre e sempre è quello che faccio tutti i giorni, indistintamente.
Non ho mai smesso di credere nella forza che ci ha unito e non smetterò di farlo proprio ora..ora che qui c'è il tuo profumo.. ora che non ho che te in quest'anima.
Buonanotte mio piccolo principe..
Che le stelle siano con te anche stasera.
Ascoltami..non perderti nemmeno una parola.
Ascoltami..il mio cuore parla ancora di te.
24 marzo 2006
Categoria: Lettere
da Sharona
Ho letto le tue parole... sono rimasta in silenzio fissando lo schermo del Pc, per minuti, mentre la mia mente correva indietro nel tempo, a cuei giorni felici, che non potrò mai rivivere, e nemmeno ricordarli con serenità senza che le lacrime facciano capolinieo nei miei occhi stanchi, e sulla mia pelle sbiadita, stufa di esser bagnata da lacrime di rimpianti.
Tutte le volte che leggo le tue dediche, mi viene da pensare come tu faccia ad andare avanti, a esser così forte e altrettanto ottimista verso il futuro... non lo so.
Tuttavia, so che anch'io sto andando avanti, anche se mi sembra di esser morta, anche io vivo, anzi, più che altro arranco, consapevole che mi basta un solo ricordo a farmi crollare nuovamente in pianti, tagli, urla che bruciano nel petto, mentre machero il mio dolore dietro un finto sorriso.
Sono consapevole del fatto che abbiamo un vissuto nettamente diverso, come il nostro dolore, però una cosa ci accumuna entrambe, la morte.
Sappiamo bene cosa vuol dire perdere una persona cara, conosciamo bene il dolore che ci attanaglia e la sofferenza che bagna le nostre guance.
In ogni modo, quando al mattino mi sveglio, con il sole sul viso, la luce, lo splendore dei raggi solari, mi viene da sorridere, e credere per un momento di poter anadre avanti con la testa alta, e non come un' anima in pena... un attimo... già... ho detto bene... perchè basta solo un' occhiata di sfuggita alla sua foto per rientrare nel buio, sole nero, cielo nero, umore nero, anima nera... non c'è nessuno che riesce a riaccendere quella luce ormai spenta da molto tempo... e la colpa di questo è mia.
25 marzo 2006
da mattia81
ciao sabisse
sono le 5.40 di domenica mattina (o sabato notte) sono appena tornato dal lavoro e questo e' uno dei pochi momenti del giorno in cui c'e' una quiete irreale ed in cui posso concentrarmi per scriverti qualcosa che possa cercare di tirarti su il morale e di curare le tue ferite.
Sai, leggendo la lettera di oggi mi sono molto immedesimato nei tuoi ricordi ed in quello che hai fatto, il profumo, la scritta sulla panchina tutti momenti indimenticabili e toccanti che hai trascorso con lui, immagino le lacrime che avrai versato nel ripensare a cio' pero' questi trascorsi indimenticabili ti aiutano sicuramente a farti provare delle emozioni anche se legate ai ricordi che ti fanno capire che sei viva e che hai ancora secondo me tanto amore da regalare, sicuramente non lo potrai donare a lui che anche se non c'e' sono sicuro che sta vegliando e ti protegge ogni giorno, sono molto felice che almeno cerchi di reagire, non sei passiva, ancora il tunnel e' lungo prima di vedere la luce pero' la tua costanza e la tua forza ti aiuteranno ad uscire ed a cercare magari di rifarti una vita e di essere felice, anche se un pezzo di cuore sara' sempre legato a lui perche' lui anche se non ci sara' si fara' sempre sentire dentro di te e nei tuoi dolcissimi ricordi, dai sabi, e' dura ma ricordati sempre che io sono con te, buonanotte
mattia81
26 marzo 2006
da Sabisse
Ciao Sharona,
credo che il fatto che tu non abbia trovato nessun altra persona in grado di riaccendere la tua luce spenta non dipenda da te, non devi fartene una colpa.
Al giorno d'oggi è difficile trovare qualcuno capace di colmare i nostri vuoti e di dar vita ai nostri giorni morti, lo so.
L'unica cosa da fare è pensare a se stesse, cercando di riacquistare la felicità perduta e tentando di superare i nostri muri.Essere felici appoggiandosi a qualcun altro in tutto e per tutto o peggio ancora, aspettare l'arrivo di qualcuno per ricominciare a sorridere è sbagliatissimo.
Io non sono ottimista Sharona, sbagli nel dirlo.Il mio futuro è un punto interrogativo a cui non penso poichè mi limio a vivere giorno per giorno, passo dopo passo, ora dopo ora.
Chiedersi cosa ne sarà di me, domandarsi quando tutto passerà è inutile, l'ho capito.
Giorno per giorno, attraverso le mie azioni posso fare in modo di capire cosa ne sarà di me, posso costruire la mia strada.
è questo forse a darmi forza:pensare che la mia vita non è stata scritta da nessuno, che posso scriverla ancora come voglio io, che posso scrivere ancora di colori, di emozioni, di stelle.
26 marzo 2006
da Sabisse
Ciao Mattia,
anch'io sono tornata a casa più o meno a quell'ora e mi emoziona constatare che a notte fonda tu abbia avuto voglia di dedicarmi qualche parola e un po' del tuo tempo.Come mai finisci così tardi di lavorare?Poverino..
Il tunnel è lungo, lo so.Quanto invece lo ignoro.A volte vedo la luce, posso percepire i raggi e mi sembra di aver superato totalmente e di essere ad un passo dell'uscita da questo tunnel.
In altri casi invece mi sento al buio, al freddo, non capisco che fare, dove andare, come comportarmi.
è in quei momenti che Stè mi manca tanto.
Ti abbraccio forte forte.Grazie per esserci.
26 marzo 2006
da Sharona
Io non mi appoggio agli altri, non l'ho mai fatto. Sin da piccola ho sempre dovuto cavarmela da sola, così sono cresciuta, e così continuerò.
Perseveravo, credendo di non aver bisogno di nessuno, di non aver bisogno di affetto, come mi sbagiiavo, allontanavo loro da me per non farle soffrire, con il mio assurdo modo di comportarmi. Ma per quanti sforzi io facessi, mi affezionai a quelle che ora sono le mie croci più dolorose.
Non voglio nè morire nè vivere... allora che fare? andare avanti... è così difficile e io sono così stanca dentro, da trovar persino faticoso doversi alzare al mattino e compiere quei monotoni gesti quotidiani, come lavarsi, pettinarsi, vestirsi.. uscire, andare a scuola.
Ho sempre ostentato una forza che non era vera, fingevo di non voler nessuno... mentre solo ora mi accorgo di quanto abbia bisogno di un amore, una carezza, una parola gentile... gesti che non ho mai ricevuto, se non da chi mi ha lasciato.
Vorrei solo sentirmi amata.
Adesso vorrei farti una domanda, Sabisse, secondo te chiedo troppo?
A parer mio, ho iniziato a creder di si, allontanandomi dagli altri, ho sbagliato?
Risp. se vuoi. Sharona
27 marzo 2006
da Sabisse
Cara Sharona,
allontanare gli altri da sè stessi o farlo inconsciamente è un meccanismo di difesa che viene adottato quando le persone che avevamo fatto entrare nella nostra vita ci hanno fatto soffrire.
Per non penare più crediamo che non affezionandoci ad altre persone non sarà nemmeno possibile versare nuove lacrime.
Ma sbagliamo perchè l'uomo non basta a sè stesso.Se fosse così, se un individuo stesse bene da solo non proveresti la nostalgia di carezze, di gesti e non avresti bisogno d'amore.
Non pretendi troppo Sharona:quello a cui ambisci è ciò a cui ambiscono tutti.
Molta gente però si accontenta di un'amicizia banale o di una storia futile e insignificante.Tu no e nemmeno io ed è giusto così.Ho sempre scelto attentamente le mie amicizie e i miei compagni e questo è ciò che continuerò a fare sempre perchè credo che si possa stare bene solo se abbiamo accanto persone che amiamo e che ci amano.Non pretendi troppo, non devi nemmeno pensarlo:arriverà quello che cerchi, arriverà qualcosa o qualcuno che ti riporterà il sorriso.
Dici di non voler vivere nè morire e in questa frase ritrovo lo stato d'animo che ho a lungo provato io e che tuttora a volte raffiora, anche se in maniera meno devastante.
Hai bisongo di certezze, di un motivo per cui alzarti dal letto.
Il motivo c'è:la tua vita e la vita in generale.E tieni conto che a parlarti così sono proprio io..io che ho subito una perdita a cui non trovo aggettivi perchè tutto sarebbe riduttivo.
Ma in fin dei conti, sono aggrappata alla vita, lo sono davvero.
Pensa alle mie parole e chissà, magari un giorno lontano da questo, quando avrai trovato una risposta alle tue domande e quando i tuoi vuoti saranno stati colmati, ripenserai a Sabisse che, tra un attacco d'ira e l'altro, ti ha detto di amare l'amore, gli occhi azzurri in cui si vede il mare, i girasoli, la cioccolata al peperoncino, la vita sempre e comunque.
28 marzo 2006
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