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da reves
Voglio raccontarmi qui stasera, basta!Perchè continuare a negarlo a me stessa..è la mia storia.Forse più tardi mi pentirò di averla fatta pubblicare..
Inizia tutto un anno fa, avevo diciotto anni.Mi ero innamorata di un ragazzo straniero, lui aveva 27 anni, un po'giramondo e innamorato del suo mestiere.
Avevamo deciso di crescere insieme il nostro bambino che doveva nascere..quando in un incidente ebbi un aborto, persi mio figlio di pochi mesi.
Fu come perdere la mia vita:dopo un periodo di apatia diventai cattiva, cinica e aspra, ribattevo e davo la colpa di tutto a lui che era il mio ragazzo..
Lo odiavo perchè dopo tutto quello che era successo al mio corpo lui era lì seduto che mi guardava tormentato, silenzioso,non un gesto ne una carezza ne una parola gentile.
Lui se ne andò,ritornò nel suo paese..aveva perso le forze e anche la sua dignità con me, il suo orgoglio non gli aveva permesso ulteriori umiliazioni.
Lo allontanai spontaneamente, era come se non volessi più vederlo, volevo che se ne andasse via lontano e quando finalmente partì..piansi.
Avevo la mia famiglia attorno a me e tre amici lontani, ma tornarono per darmi coraggio, io lasciai l'Italia per qualche giorno e tornai più tranquilla.
Oggi..
La mia salute non è delle migliori, ho subito due interventi e l'ultimo round è vicino, tra poco dovrò di nuovo operarmi..chissà se sarò ancora in grado di avere figli.La percentuale di rischio è bassa, ma ho paura..una paura che mi fa piangere.
Nel frattempo però mi sono costruita una nuova vita, ho scoperto l'amore come non l'avevo mai conosciuto, vivo la mia vita giorno per giorno come una qualsiasi studente universitaria, vorrei diventare infermiera.
A volte quell'antico ragazzo mi chiama.
Mi ha perdonata, forse ci rivedremo ancora.
Non tutto gira al meglio, anzi,ultimamente me la prendo per una qualsiasi sciocchezza, ma..
..sono qui che scrivo.
Vi abbraccio.
Revès.
29 marzo 2006
Categoria: Vita
da Auanagana Bob
Reves la tua semplice umanità è commovente e
toccante in egual misura.
La vita si è fatta sentire con te più o meno come con tutti noi, ma vada come vada puoi sempre gridare che l'hai vissuta intensamente.
E raccontarla a tutti noi ti fa persona grande.
Ti abbraccio e ti voglio bene.
Spero che tu possa avere tanta felicità.
Baci,...tanti.
29 marzo 2006
da erre
avevi voglia di raccontarti.. hai fatto bene.. mi fa piacere sapere che stai meglio, il fatto di prendersela per qualsiasi sciocchezza può capitare a chiunque (a me spesso) e soprattutto in periodi in cui si è più sensibili o tesi o preoccupati.. e forse ora tu lo sei per questo intervento che va avvicinandosi.. cerca di stare serena, vedrai che andrà tutto bene, non per forza la possibilità di avere un figlio sarà cancellata.. non abbatterti.. viviti l'amore che hai scoperto, in tutte le sue sfaccettature, sei così giovane..
ti mando un abbraccio grande
29 marzo 2006
da pepe
sn sicura ke tra un po' ci scriverai con tuo figlio tra le braccia...in bocca al lupo x tutto. un abbraccio pepe
29 marzo 2006
da ery
ciao...mamma mia sto ancora qui ad asciugarmi le lacrime...davvero commavente la tua storia... e m sento di augurarti tutta la felicità del mondo anke se a volte la vita c riserva brutte sorprese ke c feriscono e quelle ferite nn s riemarginano...ma tu continua a lottare xke la vita nn è fatta solo di cose brutte... baci
29 marzo 2006
da Cat
Cara Reves, hai fatto bene, credo, a buttare giù queste righe.
Forse non posso capire, ma certamente rispetto la tua situazione. Sei ancora molto giovane, e penso che, anche grazie alla tua esperienza, quando ti capiterà di essere mamma -e da quanto ho capito vorresti esserlo al più presto- lo sarai con tutta la tenerezza di oggi, più un pochino di utile esperienza. Voglio dire che per essere genitori bisogna avere una forza morale che solo l'esperienza, soprattutto la più spossante, può darci.
Sai, io non vorrei avere figli. E non perchè mi manca l'istinto paterno. Anzi, proprio perchè credo che i miei figli sarebbero la luce dei miei occhi, non li vorrei buttare - sì, buttare- in questo brutto mondo.
E poi se avessi figli, dovrei cercare di trasmettere loro alcuni dei miei, pochi, principi per farli crescere nel modo che io credo più consono per diventare uomini, e donne ovviamente, seri e perbene. E allora, delle due, l'una: o ne farei dei ribelli ai miei principi (serietà, cortesia, puntualità, mantenere la parola data, modestia e capacità di ragionare con la propria testa), perchè non sono più di moda. Oppure ne farei degli spostati perchè, seguendoli, mi farebbero onore, ma poi sarebbero reietti dalla società.
Scusa, lo so che non te ne importa niente, ma penso che tu sia una persona gentile e che, di conseguenza, sarai così gentile da tollerare la mia lunga e forse fuori luogo risposta alla tua bella lettera.
Ho anche capito che hai un nuovo amore.
Bene, il resto verrà. Auguri.
29 marzo 2006
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