Pensieri

« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »

da Elena

Volare. Volare in una giornata di sole. E mentre ti trovi li, sospeso a milioni di km dalla terra, sensazione mai provate prima, e che non riproverai se non nel momento in cui ripeterai la medesima esperienza, prendono dimora presso di te, albergano nella tua anima trasmettendoti pace, una strana pace, infinita e inspiegabile. Il tempo sembra essersi fermato, anzi sembra non esistere tempo, gli attimi non si susseguono precipitosi, tutto è stabile. Qui il silenzio regna sovrano, assoluto, ma è un silenzio diverso da quello a me familiare, è un silenzio grave, compatto, assordante come solo il silenzio sa essere e che tuttavia non disturba. Un silenzio che nonostante la scia di parole che la penna si lascia dietro nella sua folle corsa verso la fine della pagina non riesco a descrivere, ciò che provo non può essere narrato a parole. E? un silenzio fatto di tutto, che ti avvolge invadendoti anima e corpo e mente, è un silenzio che fa a botte con i tuoi pensieri, li sovrasta, li annulla rendendoli privi di importanza, vuoti di qualunque possibile significato.
E avvolto da questa stasi strana e piacevole, ti sorprendi a guardare con stupore immagini immutate in questo non-tempo: la terra, lontana e quasi straniera, si stende a perdita d?occhio, quasi una distesa desertica che corre precipitosa verso l?orizzonte e oltre, in quel punto indistinto che per quanto tu possa sforzarti non riesci a cogliere, diventa evanescente sotto i tuoi occhi, ti sfugge, ti inganna, ti emoziona e proprio per questo ti attira, ti affascina, continui a cercarlo con lo sguardo pur sapendo che la ricerca sarà vana, non darà alcun esito, ma non importa perché ciò che ti lascia dentro niente e nessuno potrà mai portartelo via..
E poi le nuvole, li, sospese, quasi frutto di una illusione ottica, finte eppure palpabili, dense, sembra quasi si possa correre sopra e rotolarsi come su un campo fiorito in primavera, sembrano essere state dipinte dall?abile mano di un Pittore che non conosce tempo né spazio. A tratti più fitte, a tratti meno, attirano lo sguardo catturandolo per istanti quasi eterni con il loro candido splendore che ferisce gli occhi, proiettano ombre tenui sul pianeta, quasi disegni, immagini che non riesco a decifrare. Ho il cuore in tumulto, colmo di emozioni, sentendomi a un passo dalla terra, ma con la possibilità di gettare uno sguardo su quello che forse è una parvenza di paradiso..

28 aprile 2006

Categoria: Pensieri

da Anonimo

Questa si che è poesia!
Bellissimo quello che sei riuscita a esprimere con le parole..
Baci.

28 aprile 2006

da marco

Ciao Elena!
L'altra volta ho parlato un pò più di me e così ho tralasciato di commentare molti passaggi siginificativi delle tue risposte..
Cercherò di rimediare!e di commentare anche questa stupenda tua dedica..
Vorrei cominciare riportando la bella frase che tu hai citato:"dobbiamo sognare ma nn fare dei sogni i nostri padroni"..frase che condensa ricordi?quanto ti scrivevo le prime volte quando ti dicevo di smettere di sognare l'impossibile xc si deve sognare x vivere meglio Elena..ma nn si può vivere solo x sognare..e di nuovo tra le righe delle tua ultima ritrovo quella bella poesia che se nn sbaglio tu avevi già citato
"George Gray"poesia molto saggia e profonda che racconta d'un'uomo che nn ha mai avuto il coraggio prima ancora che di vivere di scegliere una direzione e dare un senso alla sua esistenza..xc vivere significa innanzitutto scegliere una direzione ed infatti io x tanto tempo nn volevo scegliere
la scelta mi appariva come una limitazione delle mie possibilità, un soffocamento della mia infinita libertà, la riduzione dei vasti orizzonti in cui grazie alla mia immaginazione spaziavo senza sosta in lungo ed in largo, entro un miserrimo cunicolo sotterraneo, umido malsano ed angusto..scrivevo anni fa:"Il romanticismo ha insegnato all'uomo la via maestra per elevarsi all'infinito, gli ha instillato la stessa aspirazione all'infinito, nel cui orizonte sublime esistono labirinti luminescenti nn certo un'esercito di vilissimi vicoli ciechi..esistono molteplici e sempre diversi modi d'essere e mai un'unica infima vita singola che giorno dopo giorno abortisce tutte le sue possibili forme d'esistenza.."quanto son cambiato da allora Elena..quanto è cambiata, sopratutto, la mia mentalità..xc questo è il punto:n parlare di natura Elena, la natura nn ti ha imposto nessun limite..ricordi il celebre elogio che dell'uomo svolge Pico dell Mirandola?L'uomo nn ha limiti se nn quelli che lui stesso si pone Elena..è la nostra mente, quella sì, responsabile dei nostri limiti..sono le rappresentazioni della nostra mente a condizionarci Elena..e se sono migliorato è xc da solo son riuscito, sotraendo mesi e mesi allo studio a modificare la mia mentalità..ad intervenire su quelle che gli psicologi chiamano "distorsioni cognitive",
rappresentazioni un pò troppo rigide o schematiche o assolute che mal si adattano alla natura tumultuosa ed accidentale della nostra vita..ti faccio un esempio concreto..
Tu mi scrivevi che comprendi Emma..xc in fondo nn sei sicura che riusciresti ad agire diversamente da lei..e scrivi tra l'altro:"siamo ostinati, rifiutiamo ciò che nn riteniamo all'ALTEZZA di certi sentimenti, ALLONTANIAMO TUTTO E CI PREPARIAMO ALL'ATTESA(attesa di cosa se allontani TUTTO?)..e quando finalmente apriamo gli occhi.."già è troppo tardi..
quella tua risposta Elena naviga in un mare di contraddizioni te ne sei resa conto?e te lo dico xc penso possa aiutarti prendere piena coscienza di te stessa, nn x altro..
la riga precedente è contraddetta dalla riga successiva:"spesso metto dei LIMITI che farei meglio a togliere di mezzo MA poi nel caso concreto ho un cuore debole, incline
all'amore..MA nn so se riuscirei ad abandonarmi totalmente all'amore CONCRETO, forse la PAURA potrebbe mio malgrado frenarmi..il problema è il desiderio di vivere d'EMOZIONI(ma come può vivere d'emozioni chi ha paura dell'amore concreto?).."ilpoeta scrive:"Perchè l'amore mi fu offerto ma fuggii le sue lusinghe"
Vedi Elena anche nel tuo caso, come nel mio, son le rappresentazioni ad essere sbagliate..in questo caso la rappresentazione dell'amore..la tua, come del resto la mia, pecca di "aristocraticismo"
passami la definizione:)anch'io sai ho tanti rimpianti, anch'io sai molte volte ho ignorato ragazze che timidamente si avvicinavano a me xc sognavo l'amor perfetto
con una ragazza che io avevo idealizzato e vagheggiavo come la mia vera e propria anima gemella cui m'era destinata ed a cui ero destinato..e scrivevo nell'Estate 2003:"i miei occhi hanno bisogno di vette incontaminate e scintillanti adorate da una corte di candide nubi, di spazi immensi e misteriosi sospesi in un' indefinita notte tinta di blu profondo in riva ad un mare balucicante..la mia anima si nutre di sublimi immagini e visioni..e de e potersi mantenere a tali ALTEZZE STRATOSFERICHE in compagnia d'altre persone.."capisci Elena?così con quelle ragazze con cui credevo così nn potesse essere, neanche prendevo in considerazione l'ipotesi di approfondire la conoscenza capisci che stupido che son stato?e che mi rimane ora?un cumulo di rimpianti..ah senza contare che poi sai quella ragazza?l'ho conosciuta davvero e stava per nascere qualcosa..ma poi(ed è troppo lunga da spiegare)x tanti motivi e tante ragioni nn siamo finiti insieme..
Nn ripetere i miei errori Elena..tu scrivi che tutto è perfetto ma che nonostante ciò nn ti senti ancora pronta..ma sai xc nn ti senti ancora pronta?ormai dovresti averlo capito da quanto ho scritto..proprio xc tutto è perfetto Elena!hai notato quanto i passi che ho riportato dai miei diari siano simili alla visione che tu descrivi nella tua magnifica dedica qua sopra?mi chiedevi di commentarla..e lo farò Elena, te lo prometto..ma ho già scritto tanto x stavolta
E poi volevo prima chiederti un'altra cosa..tu scrivi:"e chissà che..io nn riesca a trovare la mia strada.."ma tu nn hai già forse imboccato una strada?quindi?a quale strada ti riferisci?e poi ancora un'ultima cosa:)quanto ti capisco quando scrivi:"forse nn è questo il nostro mondo o meglio tempo.."X quanto tempo Elena mi son sentito un'alieno, estraneo al mio tempo, sempre proiettato con l'anima e la mente indietro nel tempo, in epoche passate!ho vagabondato nel passato tutta la mia infanzia ed adoloscenza e quanto volte ho pensato che tutte le mie difficoltà dipendessero dalla mia appartenenza a tempi ed epoche dello spirito ormai trascorse!!quanti altri passi dei miei quaderni potrei riportarti in cui l'infinito rimpianto era la cifre vera del mio dolore!quante volte mi son detto se nn posso vivere dove io voglio meglio nn vivere affatto!ma erano alibi, scuse ancora una volta e nient'altro Elena..ora ti lascio ma spero di averti dato spunti di riflessione..la prossima volta Elena commenterò la dedica però promesso:)
Un bacio grande, a presto

16 maggio 2006

da Elena

Ciao Marco,
finalmente riesco a risponderti anche se non ho molto tempo a mia disposizione.. sono letteralmente con l?acqua alla gola e gli esami sono dietro la porta.. ma veniamo alla mia risposta. Non ho avuto tempo di rileggere la mia risposta e scorgere così quel mare di contraddizione che sembra dominare l?intero scritto o almeno così mi sembra di capire, ma qualcosa ho afferrato dai passi che tu hai riportato.. credo di poterti spiegare tutto dicendoti che una logica di fondo c?è o così credo.. la contraddizione nasce dalla guerra che ho dentro, dall?avere l?anima perennemente divisa in due e penso che di conseguenza sia normale dire un cosa e l?attimo dopo farne un?altra.. è un po? come due persone che cercano di mettersi d?accordo su qualcosa che vedono da prospettive completamente differenti.. non so se sono riuscita a spiegarmi.. mi scrivi ancora: attesa di cosa se allontani tutto.. bè attesa di ciò che anche solo minimamente corrisponde a un mio sogno o desiderio, qualcosa che susciti il mio interesse.. di conseguenza allontano quello che mi sembra lontano mille miglia dal mio mondo.
Sai mi ha fatto ridere il tuo "aristocraticismo".. non avresti potuto rendere meglio l?idea, è proprio così, a volte me ne rendo conto eppure non mi decido a cambiare modo di vedere determinate cose.
Forse hai ragione, i limiti ce li creiamo noi, ma tu sapessi come è difficile capirlo e soprattutto convincersi che è effettivamente così.. a volte stiamo male per un nonnulla e magari l?attimo dopo gioiamo con lo stesso trasporto per qualcosa di banale a cui però diamo una importanza quasi vitale.. credo sia normale avere degli schemi mentali un po? ?distorti?, superarli quelli si che è un grosso guaio..
Qualche giorno fa ho letto un commento a ?Madame Bovary? e vi ho scorto molte verità, qualcosa che ha anche a che fare con quello su cui ci siamo trovati d?accordo: la sensazione di sentirci estranei al nostro tempo.. te lo riporto di seguito.. ?Ostina fino alla fine ad inseguire, e a cercare di realizzare, i suoi sogni, Emma attribuisce all?ambiente in cui vive la sua insoddisfazione, dovuta, invece, solo alla mancanza di contatto fra illusione e realtà. Il romanzo di Flaubert fu un grandissimo successo letterario proprio perché riuscì ad esprimere compiutamente la crisi degli ideali romantici del tempo, che non erano più validi ma, ai quali, ancora non si riusciva a sostituire valori alternativi?.. mi viene spontaneo pensare che comunque quel tempo è passato quindi gli uomini hanno trovato qualcosa di meglio dei loro sogni a cui aggrapparsi.. chissà come hanno fatto, vorrei conoscere il loro segreto.
Adesso Marco ti saluto, mi spiace di non poter scrivere ancora.. a presto

19 maggio 2006

da marco

Ciao Elena,
Nn vorrei te la fossi un poco presa per quell'espressione che ho usato "mare di contraddizioni" riferita ad una tua lettera
Se così fosse mi dispiacerebbe perchè nn era assolutamente mia intenzione criticare o giudicare..avevo notato quelle contradizioni e ho voluto sottolinearle perchè credo che possa esserti utile per acquisire sempre maggiore coscienza di te stessa..so bene che quelle contraddizioni si spiegano alla luce di un conflitto interiore che si perpetua dentro di te da tanto tempo..quel che volevo dire è che i due termini del conflitto nn sono riconducibili alla coppia di contrari
perfezione/imperfezione ma al conflitto tra desideri e paure che coesistono in te.
Mi spiego meglio:tu dici di attendere qualcuno o qualcosa che siano all'altezza delle tue aspettative, che corrispondano ai tuoi sogni e desideri..ma sarà difficile che ciò avvenga finchè nn ti sentirai pronta ad abbandonarti completamente all'amore concreto..questo è il punto..finchè le tue paure ti bloccheranno e nn ti consentiranno di spiccare il volo di issare le vele e salpare come mai potranno realizzarsi i tuoi sogni e desideri?Ecco perchè ho rilevato le contraddizioni..per indurti a riflettere e lavorare sulle tue paure..e vedrai che quando cominciare a lavorare sulle tue paure anche le tue rappresentazioni mentali e i tuoi schemi di apprendimento inizieranno
a mutare quasi insensibilmente..si possono modificare credimi Elena..e se te lo dico è perchè in parte ci son riuscito..
Vedi Elena anche nella scorsa lettera tu mi dicevi che in primavera senti di poter superare tutti i tuoi limiti ed iniziare a vivere, a respirare la vita a pieni polmoni
il proseguo è molto bello perchè ispirato è così travolgente ed incantevole la successione d'immagini che scorre sotto gli occhi di chi scrive..tu che raggiungi il sole e gli rubi un pò della sua luce e poi stremata e felice ritorni a terra sotto il chiaro di luna..ma vedi Elena sembrano sempre e cmq arditi voli di fantasia che nel momento in cui tentano di realizzarsi scompaiono come dolci sogni ad occhi aperti in un caldo pomeriggio estivo..o meglio come miraggi..miraggi illusori..
Anche la tua ultima dedica è sospesa e avvolto in una cornice da sogno..anch'essa appare come in un miraggio..anche qui è descritto un fantastico volo in una tersa limpida giornata scolpita dal sole pieno dell'Estate..già questa dedica mi ricorda l'Estate..ma a differenza dell'altro volo di fantasia qui è come se vedessimo il volo al rallentatore..questo miraggio perde quasi subito dinamicità e velocità e si tramuta, come tu scrivi, in immagini fisse, immote,quasi condensate e rattenute in una dimensione insonorizzata ove il chiasso festoso scomposto variopinto dell'Estate è visto attraverso una vetrata che nn gli consente di filtrare..e lo rende muto..entro questa dimensione come tu scrivi tutto è stabile, immoto e silenzioso..sembra quasi tu sia stata proiettata nello spazio ove deve regnare un silenzio pressochè assoluto..in verità anche un'altra immagine mi suggerisce il tuo scritto..un'immagine attinta dal mio passato..da piccolo a volte quand'ero al mare, immergevo la testa sott'acqua e vi rimanevo così quasi sospeso in una dimensione altra per istanti indefiniti..
Ricordo, perchè mi fece un'impressione profonda, quello che mi dicesti sul silenzio che sempre ti circonda e sembra annullare tutti gli altri rumori..in definitiva in questa tua fascinosa e quasi allucinata dedica tu descrivi nient'altro che quella "dimensione parallela"di cui mi parlavi in un'altra lettera..e quanto mi è familiare questa dimensione parallela..usai l'ultimo anno di liceo, la stessa tua identica espressione per definire la mia condizione straniata e straniante, avulsa
ed impermeabile al contatto vivo vivido rigenerante con l'esuberante vitalità..posso chiederti se queste sensazioni le provi sopratutto d'Estate?
Tutto ci riconduce a quel diaframma cui una volta accennai proprio per commentare il silenzio spesso ed impenetrabile di cui mi parlavi..così si chiarisce anche perchè tutti i tuoi slanci ed aneliti vitali siano nient'altro che voli di fantasia..tu sei invischiata e come ipnotizzata dalla dimensione astratta ed ingannevole che tu descrivi..perchè essa esercita su di te una vera e propria fascinazione ipnotica che ha il potere di parallizzarti ed impedirti di agire..tu ti senti ad un paso dalla terra ma poi sei distratta dai giochi di luce e dalle illusioni ottiche di questa straniata dimensione e così continui a rimanere fissa ed immota lontana dalla terra attratta dall'illusione suprema quel punto indefinito al'orizzonte che tu da una vita rincorri e che sempre ti sfugge..sottraiti agli inganni ed alle lusinghe di questa dimensione parallela Elena..sottraiti a questi orizzonti all'apparenza luminosi ma sotto sotto molto più inquietanti e pericolosi di quel che si potrebbe immaginare a prima vista..null'altro che una PARVENZA di paradiso potrebbero regalarti..ma nn il vero paradiso che solo vivendo potrai trovare..il vero paradiso è per noi esseri umani mortali qui ed ora su questa terra..nn lasciare che le tue paure profonde e le tue illusioni ottiche rendano arida e desertica la tua esistenza..
Ora ti saluto..e ti faccio un in bocca la lupo per i tuoi esami!
a presto
marco

22 maggio 2006

da Elena

Ciao Marco,
speravo oggi di trovare le tue parole ad attendermi e adesso eccomi qui a risponderti subito..
non me la sono presa nemmeno un po? per quello mi hai scritto la scorsa volta, non devi nemmeno pensarlo, anzi come ormai devi aver capito apprezzo molto i tuoi consigli e spesso cerco di farmi guidare dalle tue parole.. non sempre ci riesco, ma comunque ci provo.. ultimamente non credo di aver messo molto in pratica: la vita di tutti i giorni, lo stress per gli esami che si avvicinano, i mille e più problemi che mi creo senza ragionevole motivo mi sviano dalla meta o meglio da quello che tu mi prospetti come possibile meta, come fonte di guarigione per quella che spesso mi appare come una malattia.. il male di vivere come diceva Montale o forse molto più semplicemente l?incapacità di farlo.. a proposito io adoro Montale, fino a qualche tempo fa ogni sera leggevo qualcuna delle poesie dedicate a sua moglie.. molte alla fine le ricordavo a memoria.. le conosci tu Marco?! Credo proprio di si.. spero non ti annoierai se ti riporto qualche frase che mi piace particolarmente..
?Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale/ e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino..? ?Tu sola sapevi che il moto non è diverso dalla stasi, che il vuoto è il pieno e il sereno è la più diffusa delle nubi..? ?Dicono che la mia sia una poesia d?inappartenenza. Ma s?era tua era di qualcuno: di te che non sei più forma, ma essenza.? ?Eppure non mi dà riposo sapere che in uno o in due noi siamo una cosa sola? ?Fu un errore conoscersi, un errore che tento di ripetere..? ?..non apparirai più per dare un senso al nulla..? ? Quante volte t?ho atteso alla stazione/ nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo/ tossicchiando, comprando giornali innominabili,/ fumando Giuba poi soppresse dal ministro/ dei tabacchi, il balordo!/ Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una/ sottrazione. Scrutavo le carriole/ dei facchini se mai ci fosse dentro/ il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo./ Poi apparivi, ultima. E? un ricordo/ tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.?
Mi spiace che tu abbia pensato me la fossi presa.. forse l?ultima volta ho risposto in fretta e tu magari dalle mie parole frettolose e stranamente concise hai visto emergere una qualche ostilità.. a volte mi capita anche con le persone che mi stanno accanto di non sapermi spiegare, di avere atteggiamenti che loro interpretano male.. ma ti assicuro che niente nella tua risposta mi ha turbato..
Tornando a noi, mi piace molto quello che hai scritto ed hai perfettamente ragione: devo superare le mie paure.. sai Marco, un sacco di volte ho cercato di mettermi alla prova. Di fare cose anche stupide, ma che il timore di sbagliare mi impedisce di fare normalmente.. ho timore anche di guardarmi allo specchio a volte per paura di scorgervi qualcuno che non conosco, qualcuno che mi è estraneo nonostante tutto..
Vorrei Marco che mi dicessi cosa potrei fare di concreto, nella vita di tutti i giorni per vincere le mie paure?
Sai Marco, questa mia ultima dedica non è esattamente opera della mia fantasia, non è frutto della mia galoppante immaginazione. Ho scritto queste righe mentre ero sull?aereo diretta a casa per le vacanze di Pasqua e poi non so perché l?ho messa qui, forse semplicemente per fartela leggere... quello che ho descritto è semplicemente quello che ho avuto modo di scorgere fuori dal finestrino dell?aereo e le sensazioni quelle che tali immagini mi hanno suscitato.. ogni volta che sono su un aereo ho sempre quella sensazione di nulla e tutto al tempo stesso, di voto e pieno, di pace profonda e perpetua, di silenzio che regna sovrano, mi sento piccola di fonte alla grandezza e al mistero della vita.. tutto è stranamente statico, se ci fai caso le immagini non scorrono veloci come fuori dal finestrino di un auto o di un treno, ma rimango invece immutate per un paio di minuti come se l?aereo se ne stesse fermo, li sospeso, quasi ?parcheggiato? in cielo ;-).. e senti il rumore del vuoto che sa di silenzio assoluto e la terra la vedi come ci appare sulle cartine geografiche.. non so se mi capisci Marco, forse è solo una mia sensazione, ma tenevo a farti saper cose c?era veramente dietro le mie parole.. a volte la realtà supera la fantasia e forse i sogni non sono così irrealizzabili..
Spero Marco di riuscire a superare davvero le mie mille paure e di aprirmi alla vita.. vivo sotto una campana di vetro e a meno che non venga qualcuno ad alzarla non sarà tanto facile uscirne..
I tuoi studi come proseguono? E la tua vita in genere?...tu almeno sei riuscito a trovare la felicità?
A presto, un abbraccio.

23 maggio 2006

da marco

Ciao Elena
ti avevo già risposto ierisera ma per la fretta come uno stupido ho cancellato tutto..vabbè la riscrivo oggi tanto ho buoma memoria:)
Sono contento di sapere che ho preso un'abbaglio e che nn ti ha dato fastidio
l'espressione che avevo usato..a volte mi capita ahimè di interpretare male, di scorgere dietro le parole o le frasi intenzioni malevole o derisorie o io stesso mi preoccupo di aver detto o fatto qualcosa che può aver ferito o possa essere dispiaciuto a qualcuno..ehh..come vedi ne devo percorrere di strada ancora prima di scrollarmi di dosso certe mie fisime ed ossessioni e paranoie!c'era stato un periodo in cui riuscivo a prender tutto con leggerezza..ora un pò meno..a volte, e specie con certe persone, incappo nei miei vecchi schemi mentali rigidi e polarizzati e finisco per logorare i rapporti..
In ogni caso meno male che ho la capacità e la buona abitudine di riflettere su me stesso ed i miei comportamenti, le mie reazioni e risposte, e così giorno dopo giorno cerco di migliorare..
mi chiedi a proposito consigli pratici sulle tue paure..bè anche in questo caso il primo passo Elena è individuarne la radice
Quali e quante sono le tue paure?e quale la loro causa?Secondo me nel tuo caso son tutte
connesse alla tua insicurezza..sbaglio?secondo me nascono e nascondono ll tua insicurezza..insicurezza che nn ti permette di mostrare agli altri la tua personalità e ti complica notevolmente la vita..mi parli ad es. di tanti problemi che ti crei senza apparente motivo..a cosa ti riferisci?
Una volta mi scrivevi di nn fidarti "di quella parte di me che ogni volta che tenta di entrare in contato con gli altri fa un buco nell'acqua"sempre in quella lettera mi dicevi che in te vive un'altra persona,"una persona diversa, differente da me e che pure mi appartiene"..a chi ti riferisci?che tipo di persona è quella che senti coesistere in te?cosa ti spingerebbe a fare?sai te lo chiedo perchè nella tua ultima lettera c'è una frase che mi è rimasto impressa.."ho timore anche di guardarmi allo specchio a volte per paura di scogervi qualcuno che nn conosco"..e riecco comparire quella figura-ombra cui ti riferivi nell'altra lettera..
A me sembrano molto significative queste tue rivelazioni..riflettici un pò sù se hai tempo..in ogni caso scrivi anche che molto spesso hai rinunciato a fare qualcosa perchè avevi timore di sbagliare..e quindi aggiungo di essere considerata ridicola?o inadeguata?inutile dire che hai sbagliato cmq ma a nn farle hai sbagliato!la prossima volta che ti capita prova a convincerti così
meglio sbagliare tentando che sbagliare cmq
nn rischiando!no?e poi Elena nn devi pensare che sbaglierai..in fondo è normale sbagliare!è così che gli uomini imparano!sbagliando e tenatando, sbagliando e tentando un'altra volta..nn esistono azioni stupide in fondo..perchè anche se la ritieni stupida, stupida nn è visto se tu desideri farla..ricordi che diceva Ann Deverià no?"Sono i desideri che salvano"
Anche perchè Elena difficile è proprio superare l'imbarazzo che nasce quando si è rimasti per troppo tempo chiusi su sè stessi, sospesi nel proprio universo parallelo pieno di mondi fantastici, e si tenta poi di uscirne riavvicinandosi agli altri..è normale provare imbarazzo perchè si è impacciati ed inesperti..ancor più se si è insicuri..ma superare l'imbarazzo è essenziale per vincere le proprie paure perchè superare l'imbarazzo significa porsi nella condizione di mostrare sè stessi..
Ad es. Elena tu come ti poni con gli altri?mostri te stessa così come fai ad es. con me?parli dei tuoi interessi, delle tue passioni, dei tuoi sogni, dei tuoi desideri, delle tue paure perchè no?
mostri a qualcuno i tuoi bellissimi scritti?
Ed in ogni caso io nn so cosa hai rinunciato a fare perchè lo consideravi stupido..bè la prossima volta nn pensare che sia stupido, pensa che tu lo vuoi fare!
Se tu lo vuoi fare, null'altro conterà:)
So bene però che tra il dire ed il fare..mi chiedi a tal proposito se io ho trovato la felicità..nn lo so Elena..certi giorni ultimamente, sono stati molto felici, avvolti in un'atmosfera quasi magica ma poi basta un soffio di vento d'improvviso per offuscare di nuovo la mia fronte..mi basta ripensare ad una parola, una frase per ripercorrere sotto tutt'altro punto di vista il corso degli eventi ed anche il comportamento altrui come ti dicevo cosicchè i miei momenti di felicità mi appaiono come oasi beate in mezzo al deserto
parentesi serene tra le burrasche della mia anima, chissà forse, proprio come capita spesso nel deserto, miraggi illusori..
illusioni di cui io mi convinco tralasciando
di vedere molti particolari che potrebbero cambiare il quadro della situazione, gettare un'ombra minacciosa sui miei idilliaci sogni ad occhi aperti.. in fondo credo che la radice dei miei problemi sia che nn mi decido ad intraprendere la strada che ho scelto perchè associo questa strada a proiezioni sconfortanti..se vorrai la prossima volta te ne potrò parlare più diffusamente anche se misembra che di averne già parlato in precedenza..
Ci sono tante altre cose che vorrei riprendere e commentare..ma ho scritto già tanto..e poi voglio lasciarti, visto che hai citato le poesie che Montale dedica alla moglie(ah e a proposito:ma no che nn mi annoi!tu Elena nn mi annoi proprio semmai mi stimoli il che è molto diverso direi :)),con una poesia dello stesso Montale che io amo, una poesia tra le più celebri, "Falsetto"(che tu già mi avevi ricordato quando mi descrivevi la tua paura più grande, quella di tuffarti nel mare della vita..):"Esterina, i vent'anni ti minacciano,/..Ciò intendi e nn paventi./...
la dubbia dimane nn t'impaura./..l'acqua è la forza che ti tempra,/nell'acqua ti ritrovi e ti rinnovi/...
Hai ben ragione tu!Non turbare/
di ubbie il sorridente presente./
La tua gaiezza impegna già il futuro/
ed un crollar di spalle/dirocca i fortilizi/del tuo domani oscuro./
T'alzi e t'avanzi sul ponticello/...
Esiti a sommo del tremulo asse,/
poi ridi, e come spiccata da un vento/
t'abbatti fra le braccia/
del tuo divino amico che t'afferra./
Ti guardiamo noi, della razza/ di chi rimane a terra./
Che altro aggiungere..
Un abbraccio anche a te, a presto:)

28 maggio 2006

« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »