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da Cat

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da giulietta

cat ti capisco...! ...è terribile stare male per una persona, e purtroppo mi è capitato moltissime volte e sto vivendo tuttora una situazione del genere. la cosa migliore sarebbe cogliere i segnali che le persone a cui andiamo dietro ci mandano quando ci facciamo un minimo avanti... ...ma l'inconsapevole presentimento della mancata corrispondenza ai nostri sentimenti non riesce mai a coprire la nostra insistenza finchè non ci troviamo di fronte ad un muro, ad un "no" secco. quando ti piace veramente una persona non finisci mai di illuderti, e anche quando sai che non potrà mai esserci niente tra di voi continui a cercarla... ...anche se sembra sempre che il tuo costante porgerle attenzioni sia inversamente proporzionale alla sua voglia di stare con te... ! sarebbe meglio dimostrarsi più distanti, non rivelare completamente i propri sentimenti, non scoprirsi o mettersi in ridicolo per qualcuno che non riesce a capire quanto si possa stare male per lui. e la cosa peggiore è che più stai male e più cerchi di non pensarci, più ti rendi conto di quanto la persona che vorresti con te non si meriti tutti i sogni, tutte le illusioni e tutto il dolore che la sua presenza ti provoca... ...ma questa consapevolezza, questo senso di ingiustizia che si trasforma quasi in odio per l'altra persona, non ti impediscono di continuare a sognarla, e di ripetere tutti i tuoi errori
...insomma, non ho una soluzione al tuo poblema perchè è anche il mio...ma proprio x questo ti dico che è normale che tu ti trovi in una situazione del genere e che la cosa migliore secondo me è andare avanti facendo ciò che senti...è meglio stare male per qualcuno che si ama vivendo nella realtà piuttosto che rimanere nel dubbio e starci ancra peggio...!

29 giugno 2006

da Cat

Carissima Letizia, magari io avessi incontrato una ragazza che, anche solo per dirmi che non le piaccio, mi avesse scritto una lettera. Come gesto di rispetto, di considerazione. E' che le persone non sanno comunicare. Anzi, faccio lo snob (scherzo), ma posso dirti che non hanno stile.
Anche a me è capitato di rendermi conto di aver iniziato una storia sbagliata, e di aver illuso chi mi stava seguendo. Ma, a parte il fatto che quella persona mi è cara -e non è un paradosso- molto più della sciocca di cui mi sono perso, ho cercato di gestire la cosa con tatto. Almeno ci ho provato, e infatti lei si era poi resa conto che tra noi non poteva andare e siamo rimasti amici, anzi fratelli.
Ti dico questo perchè forse è una questione, oltre che di sentimento, anche di orgoglio ferito. Perchè mi ha trattato come un bambinetto di undici anni. Sembrava che le piacessi, ha accettato di uscire con me e poi si è fatta negare. E' questo che m'infastidisce oltre ogni dire.
Però hai ragione: sorpreso, mortificato, col cuore spezzato, sofferente, ridicolo, senza dignità e, quel che è peggio, ignorato. Ma sicuro di aver amato, consapevole di aver vissuto una passione che rivivrei. Per amare ci vuole coraggio, è vero. Ma io non m'innamoro con facilità.
E' difficile esaurirsi per il niente e lascia qualcosa in più che l'amaro in bocca.
Proprio perchè non lo faccio con leggerezza, quando mi capita mi butto come un cretino. E quando finisce (male) sono più cinico e arido. Amare è un rischio. E' pericoloso. Può essere anche tremendo.
Forse per te è diverso. Ma essendo molto introverso e un poco timido, per me è molto complesso anche solo scrivere un sms.
Sì, lo rifarei. Ma quanto si soffre.
Oggi mi veniva in mente un paragone stupido. E' come quando la mamma soffre per far uscire il bimbo da se stessa. Soffre, ma poi la felicità di avere il bimbo cancella la sofferenza.
Per me è stato il contrario. Prima ho tentato, ed è stata un'emozione carica di tensione, ma pure di speranza (ed è la parte più bella dell'innamoramento) che mi ha fatto buttare a capofitto. Poi, dopo, il dolore e la consapevolezza. La vergogna e la solitudine. E l'odio.
E' troppo.
Ripeto: troverai ben prima di me chi ti farà battere nuovamente il cuore, e te lo meriti, perchè sei sensibile e dolce. Sono io a dirti: magari avessi incontrato una come te. Ma il mio destino è lasciare la mia sensibilità scritta in una dedica su un monitor, o in una lettera che, forse, è già finita nel cestino.
A venticinque anni è un po' poco, non ti pare?
Non smettere di scrivermi, carissima Letizia. E se ti annoio, perdonami. Ma quando trovo una persona con cui mi sento a mio agio per me è come fare un terno al lotto.
Alberto.

29 giugno 2006

da Cat

Per giulietta:

Penso sia solo la comune esperienza, ma devo dirti che hai descritto ciò che vaga confusamente nel mio cervello.
E l'hai fatto al meglio, Grazie.
Sì, è un gioco degli inganni, degli auto-inganni. Eppure è infermabile, irreversibile, incontrollabile. Poi, quando la freccia di Cupido ci indirizza verso chi non è sufficientemente intelligente, è davvero un gran guaio. Dammi pure del cretino, ma devo dirti una cosa. Mi era già capitato di innamorarmi di una ragazza a cui non interessavo. Era antipatica e snob, ma intelligente. E non mi ha dato corda. Mi ha cassato subito. Distruggendomi, però in fretta.
Questa volta non sono distrutto, so che la dimenticherò più in fretta dell'altra. Ma la cosa che non le perdonerò mai è stata quella di darmi una speranza. Di piangere per me e poi non rendersi conto che, negandosi, mi avrebbe bruciato a fuoco lento. E poi il fatto che giri con chi la sfrutta e la considera un balocco, quale comunque ha dimostrato di essere, e di avermi rifiutato senza neanche darmi la possibilità d guardarla un'ultima volta negli occhi. Vuoi che sia ancora più sincero? Lei non c'entra. E' solo colpa mia. Perchè se avessi avuto un po' più di carattere, quale mi vanto tanto di avere, sarei stato io a deriderla e a mandarla a stendere. Questo non sopporto. Che il mio cervello abbia abdicato al cuore.
Si ragiona col cervello e si ama col cuore. Io ho mischiato le carte e ora la pago.
Mi domando: un giorno riuscirò a giocare una mano fortunata e a fare poker con una ragazza che se lo meriti?
Grazie mille Giulietta, tu mi hai capito al volo. Ti auguro ogni bene. E di fare presto poker. Spero di ritrovarti.

29 giugno 2006

da Letizia

Mi fa piacere, parlare con persone come te. E' raro incontrare persone che non abbiano paura di mettere a nudo i propri sentimenti. Capisco come ti senti: umiliato ferito, bastonato e per di più ti senti stupido per esserci cascato ancora. Ma tutto ciò non ti servirà ad altro che a crescere. Ogni delusione non sarà altro che un spinta in più verso la felicità.
E poi, non mi annoi affatto, anzi!
Spero di ritrovarti presto
Letizia

30 giugno 2006

da reves

Caro Cat, che dirti?

Ammiro il tuo modo di affrontare tutto questo.

Mi bastano due parole per dirti che hai il mio rispetto e la mia spalla.

Scrivimi al mio indirizzo email, tramite il mio profilo della chat, se non l'ho fatto prima io perdonami.

A presto.
Reves.

30 giugno 2006

da Cat

A Letizia:
Ancora una volta, splendida Letizia, ti sono bastate due parole per rendere meno amara la mia delusione ancora fresca.
E' buffo, ma è una nemesi storica quasi perfetta: esattamente un anno fa questa ragazza mi telefona e accetta di incontrarmi. Non lo farà mai, e io, da allora, non l'ho più rivista. Esattamente come un anno dopo mi ha cercato e poi non ha risposto. Nell'incoerenza, è coerente. Ma lei mi interessa ormai solo come paradigma della mia vita.
Persone come te sono rare, perchè apprezzano la sensibilità di chi fa fatica ad esternarla: per carattere, per indole, per educazione, io sono un solitario. E i solitari non sono bravi a far uscire il miele da sè. Io ci ho provato un paio di volte e non è andata bene. Per questo amo scrivere. Perchè qualcuno, anche se mai lo incontrerò e anche se non so chi è, saprà che ho avuto di queste emozioni. Non avere avuto nessuno a cui dirle è stato il dramma della mia vita. E' il paradosso dei paradossi. Si vuole dare amore e sembra che si distribuisca insulti. Non c'è armonia.
Ma niente lagna, so che è anche colpa mia, del mio modo di essere e di fare. E dal modo in cui gli altri mi vedono. Sempre un po' distaccato.
Questa storia passerà, ma so che avrò bisogno di molta forza e tempo per ritrovare la voglia di tentare di nuovo. E poi devo avere una Musa che, al momento, non c'è. Spero solo di sceglierla meglio.
Perchè il sogno più grande che ho è anche il più difficile da realizzare: una persona da poter guardare negli occhi e da far addormentare respiro nel respiro. Che mi dica che sono importante e mi faccia sentire apprezzato.
E' il sogno di tutti, dirai tu. E' vero, ma io ora ne ho bisogno per sopravvivere.
La tua gentilezza è pari alla sensibilità con cui ti esprimi. Il mondo è proprio pazzo se una come te non ha, al momento, nessuno che le sussurri dolci frasi.
Ti scrivo sempre più volentieri e poi, lo sai già, magari domani ci vediamo a Le Gru o in Centro senza saperlo.
Buonanotte Letizia

1 luglio 2006

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