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da Mafalda
da chiretta87
per mafalda: un grazie di cuore per aver capito il mio punto di vista. sei una ragazza intelligente e si vede da quello che scrivi. anche se nn eri d'accordo con quello che ho scritto a i capito la mia posizione e mi hai dato uno spunto per riflettere. quello che dici tu è vero, le violenze in america latina ecc. ma penso che nn bisogna generalizzare. se uno è un criminale lo è sia che faccia il militare sia che faccia il giardiniere. sai nn credo che un regime totalitario possa fare "il lavaggio del cervello" alle persone, e in questo caso portare all'uccisione di milioni di persone.no, nn ci ho mai creduto. ognuno è responsabile delle sue azione e se è un assassino lo è qualsiasi attività svolga.
per adamo: da quello che scrivi si vede che sei un credente, ma benchè anch'io credente come te, la tua risposata mi lascia un pò dubbiosa.
comletamente utopistica a mio avviso la possibilità che si possa vivere senza qualcuno che ci imponga delle regole da rispettare. nn solo quelle morali, ma anche di comportamento. per questo è necessaria la presenza di uno stato che agosta per far tutelare le regole hai suoi cittadini. per questo bisogna che qualcuno vigili e controlli che queste regole siano rispettate, per questo compito abbiamo le forze dell'ordine.
altretanto utopistica mi sembra la possibilità che i popoli possano vivere in pace in quando figli dello stesso Dio.
ok, tutti siamo figli dello stesso Creatore, ma la civile convivenza a mio avviso è molto difficile. ti spiego perchè: tutti vorrebbero che il Dio in cui credono sia da considerarsi il Vero e unico Dio, volendo così uniformare gli altri alla loro idea. di esempi ce ne sono quanti ne vuoi. se il mio Dio dice che è lecito lapidare la moglie per adulterio e il tuo Dio no, come ci mettiamo d'accordo? bisogna fare delle regole uguali per tutti che nn facciano discriminazione tra chi crede in Allah e chi in Gesù o Buddah e per questo ci serve uno stato laico.
nobile ideale il tuo che tutti i popoli vivano in pace poichè figli dello stesso Dio, ma di difficile realizzazione, se ci basiamo solo su questo.
se volete mandarmi i vostri pareri...
30 agosto 2006
da Mafalda
Sono d'accordo con te Chiaretta:ognuno è responsabile delle proprie azioni. Ma vedi, il guaio è che non tutti se ne accorgono. Io non parlo dei militari italiani e il mio errore probabilmente è stato non dirlo subito. Io mi riferisco ad altri paesi. Non so se è così solo in America Latina, ma parlo di quello perchè è il paese di cui ho avuto più occasioni di informarmi. Lì i militari, intesi anche come polizia e carabinieri, uccidono, sequestrano, torturano persone accusate di essere contriarie alla maggioranza o di essere leader sindacali. E' vero che ognuno è responsabile delle proprie azioni, ma non è vero che un regime totalitario non possa fare, come dici tu, "il lavaggio del cervello" alle persone. A noi forse no, perchè viviamo in un paese dove c'è libertà di pensiero e di parola, ma non ovunque è così. Martin Luther King ha detto che la pace non è solo assenza di tensione, ma anche presenza di giustizia. In Sud America i militari godono di impunità, perchè protetti da coloro che hanno dato loro l'ordine di uccidere, torturare o sequestrare. Quindi molta di quella gente non vede le proprie azioni come una propria responsabilità, ma si nasconde dietro un ordine dato da un superiore e convincono se stessi di star facendo quello che va fatto. La mia conclusione è che si, ognuno di noi deve rispondere di quello che fa, ma ci sono delle circostanze particolari, create dal governo o dalle forze armate che in alcuni casi sono la stessa cosa, che annullano quest'idea, sostituendo il senso del dovere alla propria etica, moralità e coscienza. Mi rendo conto che non sono certo quelle di Bakunin le parole adatte per parlare di pace ma le ho scritte comunque perchè, anche se aggressive, le ho trovate molto vicine alla mia opinione. Per quanto riguarda le parole di adamo sono bellissime. Però Chiaretta, forse non bisogna immaginare un mondo dove gli uomini vivano in pace perchè figli dello stesso Dio, ma perchè tutti fratelli. Ma l'hai detto anche tu, siamo figli dello stesso Creatore, qualunque sia il suo nome, non dovrebbe essere una ragione sufficiente? Io non pretendo che il Dio in cui credo sia considerato da tutti il Vero Dio, ma pretengo che la mia relgione venga rispettata. Allo stesso modo se un'altro Credo dice che la politica e religione non devono essere divise io non posso prendere armi e soldati e portare la democrazia. Perchè la democrazia dev'essere una conquista del popolo non un'usanza portata praticamente a forza da un altro paese. Bisognerebbe poter parlare civilmente con persone che non la pensano allo stesso modo, e per farlo ci vuole più rispetto. Parliamoci chiaro, qual'è il vero problema? Che uno crede in Dio e l'altro no? O che molte persone, invece di cercare di fare qualcosa, invece di dare un piccolo contributo per cambiare le cose e aiutare a permettere un po' di più comprensione a livello mondiale preferiscono dire che Dio non esiste, che la pace è solo un'utopia o che tanto non cambierà mai nulla?
31 agosto 2006
da flayfiaepippy
secondo noi tutti hanno torto e nessuno ha ragione...la verità è che la guerra, qualsiasi sia la causa, è sbagliata dal principio; e questo speriamo sia un'opinione pubblica...i militari sono persone k dovrebbero esser rispettosi con kiunque, qualsiasi sia la razza, la religione o la cultura, cerkando d far del male il meno possibile ai civili innocenti...qst sarebbe una kontraddizione però, perkè va contro i loro valori...ma nn dobbiamo inkolparli perkè il vero nemiko della libertà, della nn violenza e delle persone è la guerra e purtroppo loro sn delle vittime, come d'altronde tutti noi.Purtroppo, nn per pensare in modo pessimista, sekondo noi la pace è un'utopia k anke cn tt la buona volontà del mondo nn si avvererà mai... per kolpa della kultura, ke,si, va accettata ma sikuramente nn la riusciremo mai del tt ad apprezzare e a condividere...
flay-fia-pippy
1 settembre 2006 - Roma
da Mafalda
Flay Fia e Pippy, vorrei che leggeste più attentamente le parole con cui inizia la dedica: "L'educazione dei militari...". Non è scritto "I militari sono militari fin dalla nascita". Non scriverei mai una cavolata simile. Non so cosa stesse pensando Bakunin mentre scriveva, ma vi posso dire cosa stessi pensando io; io pensavo che sono proprio stufa di tutta questa violenza, di questa ottusità, sono stufa di guardare il telegiornale e scoprire che la grande commedia tragica della guerra continua a replicarsi. Si, i militari sono vittime, ma di cosa? Della guerra? Siamo sicuri? O di tutto il sistema che ci sta dietro? Per quanto riguarda la vostra visione "pessimistica", mi dispiace, ma io non credo che esistano persone pessimiste, ma persone pigre. La pace, a mio parere, non è l'assolutismo del bene, ma un equilibrio tra il bene e il male, e questo equilibrio non è una cosa che si forma da sola, ma la sua esistenza dipende da noi. Dicendo che la pace è un'utopia si sottovaluta l'intera umanità, è giusto questo?
2 settembre 2006
da flayfiapippy
ciao mafalda... capiamo la tua opinione, ma credi che se la guerra nn esistesse c sarebbero i militari?! noi stiamo scrivendo delle dediche su pace, ma se la guerra nn esistesse tu sapresti trovare un significato alla parola pace?! se nn c fosse la guerra, i militari nn s sacrificherebbero per la propria patria, miliardi d innocenti nn perderebbero la vita inutilmente, e la gente convivrebbe tranquillamente...si, è vero, la guerra la crea l'uomo... ma nn il militare... prova a pensare ad un militare con la sua famiglia dall'altra parte del mondo e tantissima voglia d vivere, invece è costretto a lottare e ad ammezzare le persone per la sua sopravvivenza... credimi... è terribile...
4 settembre 2006 - Roma
da green punk
Grande Mafalda hai proprio ragione
6 settembre 2006
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