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da Auanagana Bob per Italiani
Gli italiani sono oppressi dal peso del passato, confessano di subire l'assalto dei brutti ricordi e di soffrire molto guardando una foto o ascoltando una canzone che lo riporta all'evento doloroso.
La perdita di una persona cara, un tradimento subito, la fine di un amore sono i ricordi che fanno più male, e che ripiombano addosso ogni volta che guardiamo una foto o un oggetto, ascoltiamo una canzone o leggiamo un diario o un libro. La maggior parte delle persone ritengono che pensare al passato non aiuti a vivere meglio. Ciononostante, non esitano a rievocarli, guardando vecchi album di foto, conservando in maniera maniacale oggetti legati a momenti e persone che non ci sono più, riascoltando canzoni di tanti anni fa.
E ancora, riprendendo in mano vecchi diari o rileggendo vecchi libri. Nella classifica dei ricordi più brutti degli italiani il più comune è la morte di un genitore, ma anche il tradimento subito o un incubo fatto da piccoli. Fa male il ricordo della fine del proprio matrimonio, un fallimento clamoroso nel lavoro, o un amore perduto in gioventù. E per dimenticare gli italiani cercano di fare qualcosa che stanchi fisicamente (dalle faccende domestiche alla palestra), mentre altri si limitano ad accendere la tv e alcuni si buttano anima e corpo nel lavoro.
Ancora, alcuni cercano conforto nell'alcool e altri negli psicofarmaci e nei sonniferi. Per fortuna esistono anche i ricordi belli, la nascita di un figlio viene al primo posto, il giorno del proprio matrimonio al secondo, un viaggio fatto in gioventù al terzo, al quarto posto una notte di sesso ricordata più spesso, ed evidentemente più volentieri, dell'incontro col primo amore.
E' umano, normale ma meglio concentrarsi sul presente.
4 dicembre 2006
Categoria: Pensieri
da carla85
E' proprio vero tutti dicono di voler vivere nel presene poi il pensiero va sempre a finire sui ricordi belli o brutti che siano. Io ho solo il ricordo della morte di mia nonna ma sono daccordo con te che sia il più doloroso e quello dei figli il più bello, però se ricordi di più volentieri una notte di sesso rispetto al tuo amore forse c'è qualcoso che non va... Mi piace come scrivi
4 dicembre 2006 - Napoli
da Gianfranco
Ciao Bob, volevo dirti ciò che penso, visto che come sai purtroppo ho forti elementi x potermi esprimere in merito alla tua dedica. Vedi passato presente e futuro paradossalmente sono la stessa cosa se affrontati con lo spirito giusto. Il ricordo di un caro è una forma d?incontro e quindi di vita e di presente. Certo è un amore spirituale, ma non ne possiamo farne a meno, così come amare un tuo caro vivo, quindi nel presente reale. Con la morte, la realtà dell?amare si è tramutata in sogno, dopo, il sogno di amare una persona viva diventa realtà. Hai la necessità di amare, manifestando ovviamente nel modo che ti permette madre natura, ovvero con l?istinto che genera sofferenza, ma poi lo stesso ti appaga con gioia. Avrai sempre un ?presente? di ricordi felici e non.
Sarà l?insegnamento che trai dalle esperienze, oltre a ciò che metterai in pratica di quel che capisci della vita a renderti ottimista oppure pessimista x il futuro. C?è gente che non ha mai subito esperienze tragiche o traumi importanti eppure è pessimista ed insoddisfatta della propria vita, lamentandosi continuamente, altri che hanno attraversato mille ostacoli nella propria esistenza e subito tragedie su tragedie, si risollevano, vanno avanti spesso con successo o comunque consapevoli di se stessi, e forti dell?equilibrio raggiunto sono capaci di affrontare al meglio ?tutto? , e per me questo è l?ottimismo. Accettare la sofferenza significa essere partecipi del suo stesso ?mistero ? e capirla in questo senso serve a vivere spiritualmente bene con te stesso e con gli altri. Sgombrare la mente dal passato ?concentrandoti sul presente ? è solo ipocrisia perché la persona vive ed usa anche il suo passato, ed è da qui che scaturiscono gli atteggiamenti dell? individuo sia nell? immediato presente che nel prossimo futuro. Ognuno di noi, nella sua unicità è importantissimo proprio perché possiede nella sua sfera delle emozioni gli affetti, i propri ricordi, la percezione della realtà, ed i pensieri che fanno da tramite, proiettandoci indietro nei ricordi, o nel futuro facendoci sognare. Alterare questo sistema, significa cercare di essere diversi, accettarlo significa viver in pienezza e capire il ?senso della vita?, per cui il presente è sempre da vivere intensamente, e conterrà sempre un po? di passato ed un po?di futuro.
Spero di non esser frainteso, l?argomento è complesso. Preciso meglio e concludo dicendo che, quanto dico, non significa vivere con rassegnazione, al contrario accettare e ?capire? la sofferenza è un grande privilegio che serve proprio per affrontare al meglio la vita aiutando se stessi ed il prossimo.
Un carissimo abbraccio a te Bob???.. Gianfranco
5 dicembre 2006 - Cagliari
da Auanagana Bob
Vedi caro Gianfranco per molti il pensare al presente é una mentalità come per molti napoletani che conosco, certo non per tutti, per altri é una ipocrisia, lo dicono ma non lo fanno.
Per me é una disciplina, una etica, uno sforzo che poi diventa con il tempo spontaneo come tutto quando ci si allena molto su un qualcosa credendoci fermamente.Così é stato nello yoga con le sue teconiche di respirazione che diventano con il tempo spontanee.
La mente é potente possiamo dirigerla dove noi vogliamo ma non dall'oggi al domani ma con il tempo si conseguono risultati sbalorditivi che nessuno si aspetta, per prima cosa occorre crederci, po avere la volontà di portare avanti seriamente ciò che si desidera fare.
La penso come te, che il passato contribuisce sempre a quello che noi siamo oggi, sarebbe ipocrita dire di no, ma costruendo mattone dopo mattone una filosofia in cui credi puoi ripeto raggiungere traguardi inpensabili a te stesso per primo.
Un abbraccio
5 dicembre 2006
da mattia 14
se questa dedicha l'hai fatta te sono stupito BELLISSIMA
5 dicembre 2006 - Vicenza
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