Drammatiche

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da sabisse per indimenticabile

Un' altra volta qui, inchiodata alla croce della tua assenza.
Ancora qui, a parlarti, a dar voce al mio cuore, a scrivere per te, Stefano,amore.
Ancora qui mentre, come intona Vasco, non mi consolo guardando una fotografia.
Ne ho una nostra vicino in questo momento, l'ho presa poco prima di iniziare a scriverti.
è stata scattata il 15 aprile di due anni fa, tu indossavi una camicia blu scuro ed io indossavo il mio sorriso più bello.
Siamo lì, vicini l'uno all'altro, io ti siedo sulle ginocchia e tu stringi la mia mano destra.
Eravamo a casa mia, in taverna.
Prima ci ho messo piede, quasi non mi sembrava possibile che quelle mura avessero potuto contenere tutta quella gioia.E in seguito, tutto questo dolore.
Non mi basta ritrovarti nelle tue lettere, nelle foto, nelle canzoni:io ti vorrei nei miei giorni.
E ti voglio adesso.
Potrei strapparmi il cuore per vedere che cos' ha, per capire il motivo per cui non riesce a guarire, a dimenticare.
E invece, continua a battere nel mio petto, intonando forse una delle nostre canzoni.
Mi sento povera di luce Stè,perchè la mia luce continui ad essere tu.
Mi sento priva di forza, odio questo Natale, questi sorrisi di chi ha già dimenticato e di chi è riuscito ad andare avanti senza te.
Di tutte le persone che il giorno del tuo funerale piangevano, in poche sono ancora così terribilmente segnate.
O forse non lasciano trapelare la loro sofferenza, del resto anch'io in pubblico cerco di tenerla dentro.
Non sempre ci riesco amore, a volte esce fuori senza controllo, come un fiume in piena che straripa.
Giacomo, il tuo migliore amico, soffre ancora come un cane.
Al cimitero trovo sempre le sue lettere, non le ho mai lette, fanno compagnia alle rose silenziose che lascio accanto alla tua foto.
Proprio lì,per incorniciarti il viso e quegli occhi.Belli, troppo belli.
Mi manchi Stè,mi manchi.
Null 'altro al di fuori di questo.

19 dicembre 2006

Categoria: Drammatiche

da Ale

Forse ti ricordi di me. Forse e probabilmente no. Ma non importa. Ti stringo. Mi rivedo in ogni tua parola.

19 dicembre 2006 - Torino

da Alias

Non so neanche io se e' giusto scriverti proprio ora, che quasi sento la tua voce mentre dici questa lettera..

..oh si'che l'ho sentita..quanta dolcezza nel tuo amore, sabisse..

..coraggio..preghero' per te, prego sempre per te..e sai com'e'..e' la preghiera di una bambina seduta su un tetto a guardare le stelle..

..verra', verra' nei tuoi sogni vedrai..

Dio a volte mi fa paura, il destino..non lo comprendo..ma gli angeli..sorridono..

..qui ci siamo tutti innamorati di te e di Ste, e ti sembra poco?

..non sai che e' lui che guida la tua mano e ci dice di starti vicino?
Che ci chiede di darti la forza di credere?

..verra', verra' nei tuoi sogni, vedrai..

..c'e' nebbia fra voi perche' il dolore ti toglie il respiro, ma si dipanera'..

..tu sei destinata a piu' alte vette di quelle che immagini, tu sei un guerriero..

..non mi stanchero' mai di dirtelo..vieni, alzati, combatti..su la testa principessa..

..ti riconoscerei fra mille volti, anima bella..

..verra', verra' nei tuoi sogni, vedrai..

19 dicembre 2006

da sabisse

Ciao Ale, mi ricordo benissimo di te.
In tutto questo tempo, è capitato di pensarti perchè anche tu, da un giorno all'altro, senza preavviso, hai dovuto subire la perdita della persona che amavi.
Mi è anche capitato di rileggere le tue dediche e di chiedermi perchè tu avessi smesso di scrivere.
"Starà meglio", mi auguravo.
Ma poi, un sottile sesto senso, mi diceva che probabilmente avevi smesso di scrivere per cercare di liberarti da un dolore così grande, per tentare di non rimanerci incatenata.
Dimmi se sabaglio...
Ale, io spero che tu stia un pochino meglio, lo spero davvero.
Spero di ricevere tue notizie ma se non dovesse essere così, ti auguro un Buon Natale, per quanto sia possibile.
Ti stingo forte forte

20 dicembre 2006

da sabisse

Che bella lettera, Alias.Bellissima.
Mi ci ritrovo molto, soprattutto quando dici che sono una guerriera.
è così, sono sempre stata estremamente forte, sono sempre stata quella che consolava, che spronava gli altri, che li aiutava ad essere più forti.
E poi...poi il destino ha voluto che di punto in bianco fossi io ad avere estremamente bisogno di parole, di aiuti, di consolazioni.
Mi chiedo:ci si può mai realmente consolare?
O semplicemente ci si abitua ad andare avanti senza quel qualcuno che tanto ci manca?
Non mi dimenticherò mai di lui, Alias,e di questo ne sono certa.Sarebbe come dimenticarsi il mio nome, il mio essere.
Cambiando discorso, con la persona di cui ti ho parlato sono quasi 5 mesi.Il tempo corre ed io inizio ad affezionarmi, a volergli bene.
Non ne sono innamorata ma più passano i giorni e più ho bisogno della sua presenza, di sentirlo, di vederlo.
Una mia amica l' altro giorno mi ha detto che a suo parere finirò con l'innamorarmene.Molto lentamente, non in maniera istantanea come era successo con Stefano, ma sostiene che prima o poi lui riuscirà a prendersi il mio cuore.
Perchè è intelligente, di sani principi, diverso da molti altri.Perchè è dolce, non apre la bocca tanto per parlare, ha come me i suoi tempi, dimostra le cose piano piano ma le dimostra.
Non corre, non mi mette fretta, e mi fa ridere.Cosa molto importante.Cosa che non succedeva da un bel po'.
Tu come stai?Torni in Italia per le feste o rimani nel tuo "posto al sole"?
(che non ha nulla a che vedere con il "posto al sole" di Mussolini...)
Qualsiasi cosa tu faccia, ti stringo forte forte.E ti mando un bacio

20 dicembre 2006

da Alias

Sicuramente questo ragazzo ti vuole bene, e l'Amore, si', puo' nascere in molti modi..il mio attuale ragazzo, per esempio, mi e' parso subito una persona fuori dal comune, sono rimasta immediatamente affascinata da lui..ma gli ci e' voluto un pochino di tempo perche' il mio cuore gli si arrendesse definitivamente.. come ben sai, i guerrieri hanno questo difetto, stanno sempre sulla difensiva..

Comunque anche oggi, dopo 4 anni, il rapporto continua a cambiare, a evolversi..cerchiamo di non dare mai le cose per scontate.

Consolarci definitivamente per l'assenza di chi "non c'e' piu"? diciamo che col tempo quest'assenza la si comincia a percepire come presenza..la consapevolezza si allarga come un cerchio intorno a noi e abbraccia altre dimensioni..cosi', almeno, mi e' parso fin'ora..ho solo 26 anni..

Le vacanze di Natale le passo qui, ad Atene..un posto al sole, fai bene a dirlo, oggi giravo con la felpa!

Torno a gennaio, ma per poco, giusto per salutare la famiglia, gli amici e sistemare due cose a Milano..

..e poi c'e' una ragazza che volevo tanto incontrare, abita a Padova e va pazza per il vino dolce e la cioccolata..non e' che la conosci, per caso?

Baci!

20 dicembre 2006

da Ale

Non ho voglia di scrivere qui.
Io te lo chiedo, se non ti va non importa. Ci possiamo trovare un giorno in chat qui?

20 dicembre 2006 - Torino

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