Vita

da marcello

Vengo da un paese minuscolo (le cartine lo rappresentano solo se ad una certa scala), in cui almeno una volta al mese qualche bar brucia perchè ha pagato poco o per nulla. Il più delle volte la sera la gente preferisce rimanere a casa o si iscrive a qualche associazione/congrega/gruppe perchè è sola e sente palpabile e sicero il senso della vulnerabilità. Non ci sono librerie, non ci sono biblioteche. Nel paesino da cui vengo e in cui vivevo, piangevo, soffrivo e amavo non c'era nulla perchè valesse la pena costruire qualcosa: c'era la paura di volare -difatti il primo volo l'ho fatto a Napoli per Bologna- e credere. L'unica fede consisteva nell'accettazione del dato attuale, solo (solo!) questa trasformava i problemi in cose che "accadono perchè devono accadere"; i sacerdoti erano e sono i vecchi e le comari che di questa religione sono anche i martiri e i diavoli: questa religione è totalizzante, non ti lascerà mai un'alternativa (valida) e, soprattutto, non ti lascerà mai qualcosa per cui combattere e direzionare i giorni, i minuti, i secondi... a volte sembra di affondare nelle clessidre e di morire imbottigliati nel tempo, nelle lunghe attese.
C'è, però, chi crede nell'Amore (nota bene: non nell'amore dei cinema il sabato o quello delle parole forti e senza senso. C'è chi crede nell'Amore della solitudine, nel sacrificio per Amore). Ed è per questo, solo per questo, che accetto la lontananza dal quel nido che in fin dei conti era comodo per chi non parlava e "accettava" di lasciarsi scucire le ali e l'anima. Era comodo perchè sei lì dentro: quando non ci sei più diventa una zavorra, diventa scomodo (non puoi fare finta che non esista). Io sono ancora le mie radici. Io sarò ancora le mie radici: ed è per questo che amo, che lotto, che credo. Quei sacerdoti (glielo si legge negli occhi, tra le rughe) vogliono una nuova religione (forse). Lo so, perchè sto diventando vecchio.

14 marzo 2007

Categoria: Vita

da SILVIA

Leggi il vangelo...Lì troverai tante risposte. Lì scoprirai che c'è un punto di partenza e ce n'è anche uno di arrivo...meraviglioso...

16 marzo 2007

da Auanagana Bob

Beati quelli che credono, disse Gesù, perché di essi è il regno dei Cieli. E a Tommaso che non credeva, se non vedeva, disse di mettere le dita nei buchi delle sue mani, dei suoi piedi, e nel costato. Beati quelli che credono. Ma credono in che cosa? Il grande errore che moltissime persone compiono è quello di pensare che se non credono nella Chiesa, nella religione cattolica, (o in qualsiasi altra religione), son tagliati fuori dalla spiritualità, dalla ricerca del Divino. Ricordo che, quando incominciavo a ragionare con la mia testa, c?erano due cose della religione che avevo appreso in chiesa, al catechismo e sui banchi di scuola, che non riuscivo ad accettare. La prima era che se un uomo non fosse nato Cattolico, battezzato e cresimato, o addirittura fosse vissuto prima che Gesù Cristo nascesse, non aveva diritto alla salvezza, al Paradiso. La seconda cosa, ancora più inaccettabile, era che ci fossero persone ricche e povere, sane e malate, chi moriva giovane e chi no, chi passava un?esistenza tranquilla e chi martoriata dai dolori, dalle pene, da incidenti, disgrazie di ogni genere. Chi nasceva cieco e chi ci vedeva. Come è possibile tutto ciò, mi dicevo? Come è possibile che Dio non dia a tutti le stesse possibilità, ma castighi gli uni e premi gli altri. E soprattutto non mi andava giù che uno potesse fare del male tutta la vita, poi un bel pentimento, una Confessione dal prete prima di morire, e tutto era perdonato. Anche per lui il Paradiso. Allora non erano ancora arrivate le religioni orientali, e le dottrine della New Age, per cui o si accettavano tutti i dogmi della Chiesa o si era fuori dalla Chiesa. Ed io, come hanno fatto in tanti, anche per molte altre ragioni, mi sentii fuori dalla Chiesa, e per anni non sono fisicamente più andato ad una messa. Ma non per questo non continuavo a ragionare, oppure sentendo la commozione affiorare guardando un cielo stellato o un tramonto sul mare, non continuavo a credere in un Dio che però non era riconosciuto da nessuno. E di cui c?era da vergognarsi a parlarne, perché non era quello della Chiesa con Gesù, la Madonna e i Santi. Che errore tremendo ho fatto! Per tanti anni ho chiuso nel mio cuore la sete di spiritualità, la ricerca di Dio, la voglia di comunicare con Lui, il bisogno del Suo Amore. Ricordavo alcuni pezzi del Vangelo, il più bel libro che sia mai stato scritto, li sentivo vicini. Come pure le parole del Cristo. Ma non ero degno di amare Gesù, perché non accettavo certe cose, e magari avevo dei dubbi sulla Madonna o altri dogmi. Eppure certe volte proprio non ce la facevo più, ed entravo di nascosto in una chiesetta di montagna, o in una bianca cappellina greca, dove c?era quel Cristo che mi attraeva, che sentivo d?amare, che ci aveva insegnato tante cose, ma che non avevamo diritto di nominare. Perché o si è dentro o fuori dalla Chiesa Cattolica.A Roma accadde che a un mio amico fu impedito di fare da testimone a un battesimo, quello di suo nipote, mi inca**ai e scappai di nuovo da quelle assurdità. Mi sentii così ancora più fuori dalla porta, e in fondo...Ma le vicissitudini della vita mi portarono a perdonare tutto e tutti. La mia ricerca spirituale oggi mi fa dire ?Beati i veri cattolici? perché è giusto che seguano la chiesa se si sentono di accettarne gli insegnamenti. Così come dico ?Beati quelli che comunque credono in Dio, che hanno il dono della fede, e beati anche quelli che non lo hanno, però hanno capito che dentro di loro c?è la voglia di Dio, fuori da ogni Chiesa, lontano da preti o parrocchie. Che non fanno mai affievolire quella voce che dentro di loro ogni tanto dice ?cerca Dio dentro di te e lo troverai?. ?Sei tu a fissare i canoni della tua religione, sei tu che devi far ardere la fiammella che senti nel cuore, darle forza, e ragionare su ogni cosa che ti accade, passarla al vaglio dell?Amore che senti per gli altri?. Perciò non fate l?errore grossolano o dentro o fuori. Non esiste dentro o fuori. C?è un solo Dio, per tutti, dentro e fuori tutte le chiese, Islam, Buddismo, Cristianesimo, e le altre. C?è un solo Dio che cresce con te, come cresce quella fiammella che ti dice ?impara a non giudicare se non vorrai essere giudicato?. ?Lascia che ognuno creda o preghi il suo Dio come vuole?. Se sei dentro la Chiesa pregalo come vuole il tuo Parroco, segui quello che dice. Ma non fare l?errore di sentirti emarginato se non segui la religione che ti hanno insegnato da piccolo. Anche se ti credi ateo, in realtà Dio è in te, e ti parla in tutti i modi, e tu lo sai benissimo. Solo che non vuoi ammetterlo. Ricorda ancora Gesù il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Resta pure fuori dalla Chiesa. Ma non restare fuori da Dio. Resta fuori dalla Messa, dalla predica, dalle confessioni. Ma ascolta ogni giorno Dio nel tuo cuore. Ascoltalo e lui ti parlerà, sempre. Perché Dio è sopra la Chiesa, e ciascuno di noi è uguale ai suoi occhi. C?è una sola cosa da fare per essere ?dentro? Dio. Avere l?umiltà di dire ?Signore, sia fatta sempre la tua volontà, e non la mia?.
"Fa tu per me perché delle volte non sono all'altezza delle situazioni che mi si propongono e Tu che sei più saggio aiutami a camminare e prendere la giusta direzione."
Tutti chi prima, chi poi lo sentiremo urlare dentro il nostro cuore e non potremo più far finta di niente.
Il ladro di cuori avrà vinto di nuovo, come sempre.

16 marzo 2007