Solitudine

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da Federic per tutti

Ciao a tutti, questa dedica è per tutte le persone che si sentono sole.
Non siete mai soli, perchè Dio è sempre con voi. Ma nei momenti in cui noi ci allontaniamo da Lui, non lo sentiamo. Non lo sentiamo perchè, allontandoci da Lui, abbiamo scelto di non sentirlo, di chiudergli le porte del nostro cuore.
Sono sicuro che tra voi ci sono persone che hanno sofferto molto e che si sono allontanate da Dio a causa del dolore e della sensazione che questo dolore fosse una punizione di Dio o un'assenza del suo aiuto, della sua presenza. Ogni situazione personale meriterebbe una sua risposta, ma c'è una cosa che vale per tutti noi : il fatto che Gesù abbia sofferto e sia morto per noi. Questo è fondamentale, significa che non abbiamo un Dio che si limita a dirci che dobbiamo affrontare con fede il dolore e le difficoltà. Abbiamo un Dio che Lui stesso ha vissuto dolori come i nostri e difficoltà come le nostre. Quindi, quando pensiamo a Dio, non immaginiamolo come un capo che ci dà degli ordini e che vuole che li eseguiamo, pensiamo invece a un Dio che capisce benissimo le nostre debolezze, le nostre sofferenze, le nostre difficoltà nel mettere in pratica le Sue parole, e affidiamoci a Lui. Chiediamogli aiuto quando ci sentiamo in difficoltà e chiediamogli di farci sentire la sua vicinanza e il suo amore per noi nei momenti in cui ci sentiamo soli e pensiamo di non valere niente per nessuno. Per Lui saremo sempre unici e speciali! Pensiamo a Lui come a un amico, perchè è il nostro migliore Amico.
Per quanto la situazione di ognuno di voi sia differente, cari amici, vorrei darvi dei consigli che spero possano essere utili a tutti voi e che mi hanno aiutato nella mia vita. La cosa più importante è ricordarci che possiamo uscire dalla solitudine. Alcuni di voi, e quando ci penso soffro, dicono di non sperare di uscire dalla solitudine. Per favore, cambiate il vostro modo di pensare, fidatevi del fatto che potete uscire dalla solitudine. Siete tutti speciali, amici miei, per quale motivo non dovreste farcela?
So che potete incontrare alcune difficoltà, dalla timidezza del carattere ( ad esempio io ne ho molta ) a delusioni del passato in amore o in amicizia, il sentirvi diversi dalla maggior parte delle persone, che appaiono felici mentre voi magari sentite di dover nascondere la vostra solitudine e il vostro dolore come se fosse una vergogna, conosco queste difficoltà, le ho provate e a volte le provo anche adesso. Ma credetemi, si possono superare. Io le sto superando.
Vi prego, fidatevi di me.
Scrivo queste cose non per farmi bello ai vostri occhi, nè per stare a posto con la mia coscienza, ma perchè desidero sinceramente darvi la certezza che le cose possono cambiare!
Quindi per prima cosa abbiate la certezza che potete uscire dalla solitudine.
La seconda cosa fondamentale è cercare un modo pratico per uscire dalla solitudine. Non vi dirò semplicemente : "uscite e trovate amici", so che non è così facile e, quando io mi sentivo solo, ricevere questi consigli non mi aiutava per niente, perchè erano troppo astratti. Non tenevano conto, per esempio, di tutto il disagio che provavo a contatto con altre persone.
Quello che vi consiglio, invece, è di cercare dei gruppi, delle associazioni, che possono essere di volontariato ( se sentite nel vostro cuore di essere portati per il volontariato ), culturali, sportivi o cattolici, come il gruppo in cui sono entrato io. Personalmente credo che nei gruppi cattolici, o perlomeno nel mio gruppo, ci sia un'atmosfera speciale, più aperta rispetto agli altri gruppi, in cui è più facile conoscere nuove persone e fare amicizie. Questo senza nulla togliere agli altri gruppi e alla bellezza interiore che possono avere le persone che ne fanno parte.
Il vantaggio di entrare in gruppi come questi, secondo me, è il fatto di sapere che si ha un interesse in comune con le altre persone che ne fanno parte, e credo che questo renda più semplice aprirsi agli altri membri del gruppo.
Forse alcuni di voi penseranno che io sia troppo ottimista. La mia risposta è questa : per favore ascoltatemi, capisco davvero cosa sentite quando dite di sentirvi soli, di soffrire a guardare le altre persone che vi sembrano felici, ci sono passato anche io e ne sto uscendo da poco. Vi voglio davvero bene, pur non conoscendovi, perchè nelle vostre storie c'è anche la mia storia e vorrei davvero essere quella scintilla di speranza che non si spegnerà mai nei vostri cuori. Vorrei davvero che pensaste a me come a un amico e che vi fidaste delle mie parole perchè sono sincere e le dico solamente per il vostro bene.
Vi voglio davvero tanto bene e ora mi sono commosso perchè per me siete tanto importanti!
Attendo una vostra risposta, vi abbraccio forte a tutti!

29 aprile 2007

Categoria: Solitudine

da serenata

Ciao.
Ti prego, non prendere a male la mia risposta..
Io leggo spesso ciò che scrivi e davvero mi piacerebbe avere una discussione con te su certi temi.

Io proprio non riesco a credere in certe cose.
Per me la divinità superiore non esiste.
Trovare rifugio in un essere superiore sarebbe comodissimo, ma negherei a me stessa la piena responsabilità degli uomini riguardo al loro destino.

No, mi dispiace, io non riesco a credere in un Dio così malvagio che uccide gli innocenti bambini egiziani per le colpe dei loro padri.
In queste gesta posso vederci solo la cattiveria e la sete di sangue dell'uomo.

(Io non ho mai frequentato il catechismo proprio per non farmi imbottire la testa di baggianate dal prete, dopo che oltretutto lo vidi insultare pesantemente una donna che gli chiedeva la carità.)

Io credo che questa sottospecie di piccola divinità sia dentro ognuno di noi, poveri animali scimmieschi colmi di speranza e leggende.

Credo che solo con un cambiamento interiore si può davvero diventare felici, ma solo grazie a noi stessi.
La manna dal cielo io ancora non l'ho vista cadere.

Come vedi, Federic, sono un po'un San Tommaso.
Ma è anche vero che solo riflettendo sulla mia natura sono riuscita a cambiarla, senza mai aspettarmi una mano dall'alto.

Ciao, rispondi se vuoi.
Io infatti non miravo a contraddirti, ma ad avere un dialogo con te raccontandoti il mio punto di vista.

29 aprile 2007

da Valeria

Ascolta Federic, sono cose bellissime quelle che scrivi, è una cosa meravigliosa il fatto che tu credi così tanto in Dio.. e penso anche che le persone che hanno fede vivono decisamente meglio delle altre.. ma vedi la fede non ti viene così da un giorno all'altro (purtroppo), non è che io un giorno quando mi alzo, dico: ecco, da oggi in avanti voglio avere fede e sentire Dio sempre più vicino a me..
Non sono cose che puoi comandare a tuo piacimento, no! Sono cose che ti devono venire spontanee!
Ti ammiro, sono sicura che tu vivrai sicuramente meglio di me..

29 aprile 2007

da Federic

Ciao Serenata, mi fa piacere che mi leggi spesso.
L'uomo si distingue dagli animali perchè possiede la ragione, la volontà, quindi è responsabile delle sue azioni, non ho detto che gli uomini non sono responsabili delle loro azioni.
Credo che ti sei fatta un'idea sbagliata di Dio. Possiamo parlarne insieme, anche a me piacerebbe averne un dialogo con te.
Riguardo l'episodio dei bambini egiziani, se ricordo bene fa parte dell'Antico Testamento. Nella Bibbia ci sono molti generi letterari, ci sono parti in cui si narrano vicende storiche, parti in cui sono raccolte delle massime, parti in cui si usa un linguaggio simbolico. L'episodio a cui ti riferisci non è realmente accaduto. Il genere letterario utilizzato in quel caso è quello del simbolo. Mi spiego meglio : il libro non vuol dire che i bambini egiziani sono stati uccisi, non è successo. I bambini egiziani sono un simbolo per indicare i peccati, e il significato è che Dio purificherà dai peccati che crederà in Lui.
Riguardo quel sacerdote, se le cose sono andate come dici non si è comportato in modo cristiano. Non devi rinunciare a credere in Dio a causa di quel sacerdote. Anche i sacerdoti sono uomini, ed è possibile che alcuni non si comportino come vuole Dio.
Ma questo non toglie l'esistenza di Gesù.
Certo, per essere felici abbiamo bisogno di un cambiamento interiore.
Io sono molto cambiato dentro rispetto al passato, quando soffrivo molto e mi sentivo solo. Ho scelto io di cambiare.
Ma come ho iniziato a cambiare? Iniziando a credere al Vangelo.
Non credo in Gesù perchè mi è comodo, ho vissuto un periodo durante l'adolescenza in cui, a causa della solitudine e del dolore che sentivo, mi sono allontanato da Dio. Non ho mai perso completamente la fede, ma ero arrivato a crederci molto poco e in alcuni momenti, anche se pochi, a mettere in dubbio la sua esistenza.
Ho ricominciato a credere con molta più fede a Gesù quando ho iniziato a leggere il Vangelo, perchè trovavo che le parole scritte lì fossero vere. Devi sapere che, nell'ultimo anno di superiori, con l'affievolimento della mia fede e a causa della solitudine, ero alla costante ricerca del senso della vita, e lo cercavo nelle teorie dei filosofi. Ogni teoria mi convinceva quando la sentivo inizialmente, ma poi mi venivano delle confutazioni, o direttamente da me, oppure studiavo confutazioni di altri filosofi, e dovevo riconoscere i limiti delle loro teorie e la loro non universalità.
Quando ho letto il Vangelo è stato diverso. Ho riconosciuto che è vero quello che è scritto lì. Prova a leggerlo.
Attendo una tua risposta, continuiamo questo dialogo.
Un abbraccio forte!

30 aprile 2007

da Federic

Ciao Valeria, grazie per le belle cose che mi hai detto.
C'è una cosa su cui non sono d'accordo con quello che hai detto : la fede non è fuori dal nostro controllo.
Se infatti fosse un sentimento indipendente dalla nostra volontà, non avrebbe valore. Vorrebbe dire che alcune persone credono spontaneamente in Dio e altre spontaneamente non ci credono. La fede sarebbe qualcosa affidato al caso.
La fede invece è un atto di volontà. Chi crede in Gesù non si è sentito di crederci, ha scelto di crederci. E' una cosa diversa.
So anche io che difficilmente da un giorno all'altro si passa dal non avere fede all'avere una grandissima fede, ma non è un salto così grande che Dio ci chiede. Dio ci chiede di aumentare la nostra fede secondo le nostre possibilità, e quindi gradualmente. La fede è un cammino.
Se noi vogliamo avvicinarci a Dio ( per diverse ragioni : perchè ne abbiamo sentito parlare, perchè ci ricordiamo che in passato avevamo più fede in Lui, ecc.) possiamo farlo. Voglio dire che, volendo, possiamo pregare, leggere la Bibbia, andare in Chiesa. Abbiamo la possibilità di cercare di avvicinarci a Dio. Ma dobbiamo volerci avvicinare a Dio.
Attendo una tua risposta, un abbraccio forte!

30 aprile 2007

da original

ho le lacrime agli occhi, sono tristissimo per la vita che faccio, per le continue delusioni e forse l'unica cosa che mi è rimasta è affidarmi a dio, proprio io che sono completamente ateo. mi piacerebbe avere la tua fede, mi piacerebbe pregare e trovare una consolazione, una speranza, un conforto, ma non ci riesco, è più forte di me...sono pienamente daccordo con le parole di serenata, solo con la pace interiore si può trovare la felicità e stare bene con gli altri. forse il buddismo (che più che una religione è una filosofia) sarebbe più vicina a me...

30 aprile 2007

da Federic

Ciao Original, ti assicuro che per avere fede non ho fatto nulla di speciale.
Anzi, di fronte alle prime difficoltà dell'adolescenza mi stavo allontanando da Dio. Poi è bastato che, in un momento di disperazione, in cui non riuscivo a trovare un senso alla mia vita nonostante lo cercassi in continuazione, decidessi di leggere il Vangelo. Ho trovato che quello che c'è scritto lì è vero e merita di essere creduto.
Consiglio anche a te di leggerlo, provaci.
Poi dimmi che impressioni ne hai avuto e come ti sei sentito dopo averlo letto.
Attendo una tua risposta, un abbraccio forte!
PS : mi dispiace sentirti così giù

30 aprile 2007

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