Poesie

da Federic

FELICITA'

La felicità è come un fiore :
non si coglie con un pugno chiuso,
ma con le mani aperte.

Mi rendo conto che come poesia è molto breve, è più un aforisma che una poesia, ma vi chiedo per favore di pubblicarla comunque.
Vorrei anche spiegarla. Il messaggio è che la felicità non viene dal ricevere, quanto dal donare. Infatti, quando noi pretendiamo di ricevere qualcosa per noi stessi, è come se divenissimo incontentabili, e qualunque cosa ricevessimo deludesse le nostre aspettative o non fosse abbastanza. Questo avviene, secondo me, per un motivo : che si prova felicità donando, e cioè amando gli altri, essendo disponibili e aperti con gli altri. Pensate per esempio a madre Teresa di Calcutta : lei ha amato tanto, senza preoccuparsi se avrebbe ricevuto qualcosa in cambio. Oltre a diventare famosissima e stimata da tantissime persone, quando è stata male le persone hanno fatto letteramente la fila per poterla accudire!
Questo secondo me significa che riceviamo di più proprio quando meno ci preoccupiamo di ricevere, e più doniamo.
Le mani aperte simboleggiano proprio questo, l'apertura verso gli altri. Ho paragonato la felicità a un fiore perchè è una cosa delicata, e non possiamo pretendere di averla quando il nostro cuore ha desideri egoisti o che comunque tengono in considerazione soprattutto i nostri interessi, mentre siamo in grado di coglierla solo quando il nostro cuore non la pretende, ma la desidera sinceramente.
Spero vi sia piaciuta, un abbraccio a tutti!

1 luglio 2007

Categoria: Poesie

da luca

A questo punto aiuta anche chi ti ha trattato male, no? Ma che discorsi sono? Ognuno fa le cose con il cuore ma con chi se lo merita, con le persone deboli, con le persone che davvero hanno bisogno di aiuto. Non credo che queste non riconoscono quello che hai fatto per loro. La felicità sta nelle piccole cose, anche dare una coperta ad un barbone che si trova per strada in mezzo al freddo.La gente che vive con troppi schemi mentali non potrà mai essere felice, perchè è il primo che è vittima dei modelli della società occidentale, come scrivevi te in una dedica. Sono le vittime prescelte, perchè anche nei sentimenti sono così schematiche, sanno già con chi fare amicizia e con chi non poterla mai fare, saranno superficiali anche se si reputano così sensibili ? Non lo so, solo che penso che la felicità non la faccia, avere 100 amiche, amici "al top dei top", ma le pesone che tvb per quello che sei, per la pesona che sei indipendentemente da quello che mostri.Però ci sono le apparenze ovviamento è meglio avere degli amici belli, farsi vedere con bella gente che calcolare l'essenza delle persone. Io credo proprio questo, che le persone più sensibili siano le prime ad alimentare questa società materialista (parlano ma razzolano male) per la paura dei giudizi, e poi molte persone pretendono che uno si lasci andare.Cmq sono sempre dell'opinione che una persona può cambiare esteticamente ma l'anima è difficile che cambia.Non so perchè sto andando fuori discorso, ma comunque la felicità sta nelle piccole cose, aiutare si, ma non sentirsi uscati.

1 luglio 2007

da Federic

Ciao Luca, personalmente su questo sito ho cercato di aiutare e mantenere il dialogo aperto anche con persone che a volte mi avevano risposto in un modo duro o poco aperto al dialogo e alla comprensione reciproca, quindi non penso di aver dato il cattivo esempio in questo.
Dire che alcune persone meritano il nostro aiuto e altre no, secondo me non è giusto. E' un farci giudici. Io non credo che qualcuno di noi possa dire di non aver mai sbagliato e di non aver mai fatto soffrire con le sue parole o il suo comportamento altre persone, anche se fossero state solo piccole sofferenze. Quindi credo che nessuno di noi possa giudicare un'altra persona (come ha detto Gesù "chi è senza peccato scagli la prima pietra"). Questo significa anche essere disponibili, aperti anche con chi, verso di noi, non è disponibile e aperto. Fare un favore a una persona che poi non ci ringrazierà, o non ricambierà il nostro favore, non è un modo di farci usare, perchè noi già prevediamo che questo possa succedere, ma è la decisione di fare del bene perchè vogliamo fare del bene, indipendentemente dal fatto se riceveremo o meno un riconoscimento per quello che abbiamo fatto.
Vorrei fosse chiaro che non dico di farci usare dagli altri, di farci manipolare o ingannare. Spero che l'esempio che ho fatto di fare un favore a una persona che potrebbe non ricambiarlo e nemmeno ringraziarci sia abbastanza chiaro a questo proposito.
Ciao!

2 luglio 2007