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da Federic
Ciao ragazzi, inizio questa dedica senza avere in mente con precisione cosa scrivere, ma sento il bisogno di comunicare.
Aprirmi per me non è semplice, perchè mi vergogno dei miei problemi, quindi vi chiedo una particolare comprensione e dolcezza nelle risposte. Ho paura di ricevere risposte dure che possano ferirmi.
Per me non è facile ammettere di essere imbranato nelle cose pratiche. Ci ho sofferto molto e anche ora ci soffro molto. Cerco di spiegarmi meglio. Per me le ore di educazione fisica sono sempre state una tortura perchè avevo sempre paura di fare figuracce, visto che spesso non sapevo fare bene gli esercizi e lo notavano sia i miei compagni che il professore. Quando c'erano i giochi sportivi studenteschi, partecipavano quasi tutti i compagni e le compagne della mia classe, e io mi sentivo meno ragazzo di loro per il fatto di non partecipare, anche perchè le persone della classe notavano che ero uno dei pochi a non partecipare. Può sembrare una piccola cosa ma io ci ho sofferto tantissimo.
Inoltre non sono mai stato particolarmente "sveglio", nel senso che sono sempre stato un pò con la testa tra le nuvole e spesso non sapevo niente sulle cose di cui parlavano gli altri ragazzi. Mi è capitato spesso di non sapere cosa dire nè come comportarmi con gli altri, di sentire che sbagliavo in ogni cosa, di sentirmi costantemente sotto giudizio, svalutato, non considerato, quasi fastidioso per gli altri nonostante avessi un grande desiderio di essere simpatico gli altri e di fare amicizia con loro. Sono stato particolarmente sensibile, sin da piccolo, e spesso alcune cose mi hanno ferito fortemente. Vorrei fare un esempio : alle elementari avevo, tra i miei amici, due amici con cui ero particolarmente legato. Un giorno questi amici fecero un gruppo, come succede spesso negli anni delle elementari, insieme a un altro bambino mentre io, che credevo di essere un amico importante per loro, rimasi fuori. Mi è difficile spiegare il senso di solitudine profondo e pieno di angoscia che ho provato quella volta. E come quella volta, l'ho provato tante altre volte.
E' una sensazione piena di angoscia perchè ti senti escluso dagli altri e fortissimamente solo! In quel momento ti senti come se la solitudine fosse una parte della tua vita da cui non puoi liberarti, come se la solitudine fosse il tuo destino. Ora so che non è così, ma all'epoca non lo sapevo, e pensare queste cose mi faceva soffrire tanto.
A questo proposito, vorrei dare un fortissimo abbraccio virtuale a tutti quelli che tra voi si sono sentiti almeno una volta nella vita in questo modo e dirvi : non abbiate paura, la solitudine non è un destino e nessuno di noi è nato per essere solo.
Inoltre tra i ragazzi non c'è molta comprensione verso i ragazzi più sensibili. Questo non dico per giudicare, ma per farvi capire come spesso mi sono sentito in mezzo agli altri ragazzi, e cioè tanto fragile, con la sensazione di dover rimanere chiuso in me stesso per non essere ferito, giudicato, preso in giro o non capito.
So benissimo che se parlassi del mio passato e delle cose che mi fanno soffrire molti ragazzi e ragazze giovani non mi capirebbero e magari mi prenderebbero in giro, o penserebbero che sono strano. Però mi fido di questo sito e delle persone che ci sono. Ho molta fiducia nelle vostre risposte e nella vostra capacità di capirmi.
Penso che il cuore dei miei problemi sia questo: non riuscire a essere me stesso con gli altri.
A volte mi sento inadatto a questo mondo in cui sembra contare sempre di più fare le cose pratiche, e sempre di meno il calore umano. Sento e vedo le persone intorno a me sempre in movimento, con idee precise riguardo gli studi, il lavoro, con una loro vita. Mentre io sento di dover ancora costruirmi una mia vita. In questi momenti sento una profonda angoscia, che si collega alla profonda angoscia che ho provato in passato in episodi come quello che ho descritto prima, che mi fa aver paura di non essere in grado di trovare la mia strada nella vita, che mi fa paura di sentirmi ancora solo, di non trovare gli amici di cui ho bisogno, di non trovare la ragazza della mia vita.
Anche se sto imparando ad accettarmi, e ho iniziato ad imparare capendo che Dio mi ama così come sono, nelle situazioni in cui mi sento a disagio, o imbranato o diverso dagli altri fatico ancora ad accettarmi perchè ho paura di non essere accettato dalle persone.
La mia insicurezza spesso mi ha fatto comportare in un modo che per la maggior parte delle persone sarebbe inspiegabile, e potrebbero anche giudicarlo con parole dure come "stupido" o "immaturo", mentre è solo un comportamento dietro cui c'è tanta paura e un vuoto di affetto.
Mi riferisco a comportamenti del tipo di non uscire quasi mai di casa, di cambiare strada quando vedo ragazzi che in passato mi hanno preso in giro o comunque ragazzi o ragazze che ho paura possano prendermi in giro, di parlare poco o per niente quando mi trovo in presenza di persone che non conosco o che mi sembrano molto diverse da me.
Mi rendo conto di aver preso un grande rischio parlando così apertamente delle mie fragilità. Spero che non rimarrò ferito dalle risposte.
Grazie a tutti quelli che leggeranno anche solo una parte di questo messaggio, e ancora più grazie a chi la leggerà tutta e risponderà.
17 luglio 2007
Categoria: Pensieri
da Auanagana Bob
Che sei una persona sensibile lo abbiamo compreso tutti...
Però hai la necessità di vivere e relazionare con la gente, il mondo, la vita, il lavoro... la tua autostima é deficitaria, non so il perché, spesso dipende da banalità enormi tipo un naso pronunciato, statura bassa o un obesità o altre idiozie del genere, però chi vive magari un complesso anziché un sassolino vede una montagna... tu hai doti incredibili, stupende e una bella anima!
Pensi che io non ho tribolato?
Mi sentivo come una giara di terracotta in mezzo a giare di metallo, solo che Dio con un addestramento formidabile mi ha forgiato con il mio totale aiuto, ho focalizzato ciò che mi metteva a disagio con gli altri e ci ho lavorato sopra molto.
Se serve si va da uno psicologo e non é mai una sconfitta, persone che conosco dopo alcuni mesi di analisi hanno definitivamente rimosso delle scorie che li assillavano e sono diventate persone estremamente brillanti,...perché tu non puoi?
Non sei inferiore a nessuno, anzi una spiccata intelligenza ti contraddistingue, ascolta la mia esperienza, comincia a lavorarci su e vedrai un Federic in gamba, qui c'é bisogno di persone in gamba per lottare per un mondo migliore, c'é bisogno di te!
AVANTI, non fermarti, non arrenderti mai!
Ti abbraccio
Auanagana Bob
17 luglio 2007
da eleonora
ciao federic...
alle volte sfogarsi fa bene...
ti togli un peso addosso enorme...
io credo che la paura tu debba fartela amica...
nulla ti deve fare paura...perchè tutti siamo uguali...
c'è chi è più sveglio, c'è chi è più maturo, c'è chi è fatto così com'è----
non devi vergognarti...
nel mondo le cose girano x tutti...e vedrai che un giorno anche tu potrai capire cosa è giusto x te...e x la tua vita...sù con il morale... forza e tanto coraggio...
17 luglio 2007
da Lele
Riciao Federic, penso tu ti ricorda ancora della Lele di Holly e Bengj + il resto... ebbene sì, rieccomi qui!. Ho letto fino in fondo la tua "lettera", che sembra raccontare nelle tue parole anche molta di quella che è stata e che è ancora la mia vita ed ho pensato di risponderti. Ricordi, anche io ti ho confessato di non riuscire ad essere totalmente me stessa con gli altri e sai, questa cosa forse mi fa soffrire per molte cose di più ora rispetto a quando ero più piccola... Non posso dire di aver trascorso un'infanzia problematica, per lo meno a quell'età si vede tutto con un entusiasmo che poi crescendo, anche se vorresti mantenere, non ci riesci, fai fatica, ti fai sopraffare da altro...: a scuola ero timidissima, anche se tuttora credo molto nella Chiesa andavo contro voglia all'oratorio del mio paese, dove trovavo tutto fuorchè spirito di comprensione, ma il cortile di casa mia per me era tutto, ci passavo intere giornate e serate a giocare, ad inventare scherzetti vari, a chiaccherare... sembrerà strano a dirsi, ma ad oggi forse quello è stato l'unico posto in cui sia veramente riuscita a sentirmi felice, capita, in sintonia con me stessa e gli altri... Crescendo, a poco a poco le cose però sono cambiate, ed anche per colpa di un fastidioso problema ormonale che è curabile ma non guaribile ho avuto ed ancora ho numerosi problemi nelle mie relazioni con gli altri, soprattutto ai tempi delle scuole medie ma anche al liceo... Anche per quanto mi riguarda, la mia timidezza, la mia ingenuità che, in un certo senso, è ancora e probabilmente sarà sempre parte di me, il mio modo di vedere le cose che ho sempre trovato così distante dalla maggior parte delle altre persone, hanno contribuito ulteriormente a non facilitarmi le cose...ero continuamente presa in giro non solo dai compagni maschi, che nelle loro odiosissime classifiche di gradimento per l'altro sesso mi classificavano come un mostro oltre che come una persona senza intelligenza, ma anche da molte ragazze, per cui se non ti truccavi, non ti vestivi come loro, non avevi il loro stesso carattere o la parlantina sciolta o la capacità di saper esprimersi in modo anche colorito, non eri abbastanza a volte quasi solo anche per parlare con loro. Per molti anni ho sofferto tanto di tutto questo, mi sono detta che una volta finita la scuola non avrei più voluto rivedere tutte le persone che mi avevano fatto del male, e così è stato: non mi sono nemmmeno sognata di accettare di partecipare ad un recente ritrovo dei coscritti che era stato organizzato, visti i brutti ricordi che spero proprio di riuscire un giorno a seppellire per sempre, anche se so che questo non succederà mai, in fondo. Pensando a quello che hai scritto sulle ore di ginnastica mi viene da sorridere, perchè era una materia che tutti amavano mentre io mi vergognavo in modo pazzesco perchè aevo sempre paura di fare figuracce per le mie "performance" sportive, ma guarda te...!. Come hai scritto tu, anche io ho sempre la sensazione di dover rimanere chiusa in me stessa per non essere ferita, giudicata, presa in giro o non capita, nonostante il mio desiderio di stare con gli altri. Perciò... come potrei giudicarti?!. Io ho qualche anno più di te, ma le mie paure sono molto simili alle tue: durante gli anni universitari, passato il grande entusiasmo iniziale, mi sono sentita spesso anche lì "un po' fuori", c'è stato un periodo in cui non capivo più cosa era davvero importante per me, era come dover combattere con qualcosa che voleva a tutti i costi ostacolare la mia volontà. Ero abituata dal liceo a studiare tanto, ma per circa due anni ho fatto molta fatica con gli esami. Mi sono laureata un anno e mezzo dopo i tempi previsti, ma ce l'ho fatta, e come ce l'ho fatta io vedrai che ce la farai anche tu, devi solo convincerti e trovare dentro di te quella forza che ti spinge sempre avanti e che ti spinge a dare il meglio di te per quello che sei, oltre tutto e tutti!. Non è che ora possa dire di aver trovato una mia vera e propria strada in ambito lavorativo (ahhhh, le offerte di occupazione ai tempi d'oggi...), ma ce la sto mettendo tutta per trovare qualcosa che possa ricambiare almeno in parte i sacrifici fatti per arrivare fino a qui. La paura di rimanere sola, sai, ce l'ho anch'io dentro, ed è anche tanta, soprattutto adesso... non posso dire di sentrmi pronta, giusta così come sono, ma volente o nolente sono così e spero che un giorno, anche se lontano, qualcuno mi trovi, si accorga che esisto anch'io, per quella che sono, e che mi regali quell'amore semplice che spero non sia impossibile da donare. Forse ho corso anch'io un rischio scrivendo in un modo un po' troppo aperto di me, ma sentivo di fare così perchè, ricorda, non sei solo e credo che, nascoste da qualche parte del mondo, in fondo ci sono tante persone che vivono dubbi e situazioni molto simili... Spero che il mio racconto possa esserti stato utile, in un modo o nell'altro, per trovare dentro di te quello che sicuramente tu sai meglio di me e...ricorda che non sei il solo a vergognarti dei tuoi problemi... Ti mando un riCoro Coro Pollon!. Ciao, buona giornata e un salutone
17 luglio 2007
da oceano profondo
ciao federic, leggendo la tua dedica mi e' venuta in mente questa storiella cinese...ascoltala...
<< un'anziana donna aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all'estremita' di un palo che lei portava sulle spalle.uno dei vasi aveva una crepa, mentre l'altro era perfeto, e alla fine della lunga camminata dal ruscello fino a casa, era sempre pieno d'acqua.quello crepato, invece,arriva sempre mezzo vuoto.per due anni interi ando' avanti cosi',con la donna che ogni giorno portava a casa solo un vaso e mezzo d'acqua. naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati.ma il povero vaso crepato si vergognava del suo difetto ed era avvilito di saper fare solo la meta' di cio' x cui era stato creato.due anni dopo, rendendosi conto del suo fallimento, un giorno si decise a parlare alla donna lungo il cammino:"mi vergogno di me stesso xche' questa crepa nel mio fianco fa si' che l'acqua fuoriesca lungo tutta la strada che va dalla fonte a casa vostra",disse mesto.ma la vecchina sorrise:" ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero e che non ce ne sono dall'altra parte? e' xche' io ho sempre saputo del tuo difetto e proprio x questo ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero.cosi',ogni giorno, mentre tornavamo a casa, tu li innaffiavi.per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori x decorare la tavola.se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto queste bellezze x ingentilire la mia casa".
morale della storiella: " caro federic, ognuno di noi possiede dei difetti e sono proprio questi difetti, queste crepe, che ci rendono interessanti, diversi,speciali, unici...
ognuno va accettato x cio' che e' e bisogna sempre saper vedere cio' che di buono c'e' in ognuno di noi... ciao e cerca di credere di piu' in te stesso xche' sei davvero una bella persona...
17 luglio 2007
da gipsy
ciao piskè...nn essere autolesionista, sei molto intelligente quindi puoi farcela, devi avere solo più fiducia in te stesso e camminare sempre a testa alta...
un saluto ed un abbraccio sincero...gipsy
18 luglio 2007
da Federic
Ciao ragazzi, grazie mille per le vostre risposte. Ci tenevo molto, e sono arrivate, anche molto velocemente. Grazie di cuore.
X Auanagana Bob
Grazie per quello che pensi di me, mi fa molto piacere avere la tua stima. La tua esperienza e quella dei tuoi amici mi ha incoraggiato. Grazie mille, un abbraccio anche a te!
X Eleonora
Scrivere questo messaggio mi ha fatto molto bene, così come ricevere le vostre risposte. Cercherò di tenere bene a mente che ognuno di noi ha le sue insicurezze e che le mie insicurezze non devono farmi sentire diverso dagli altri, anzi mi rendono umano come tutti gli altri.
Grazie mille!
X Lele
Grazie mille per avermi risposto e per aver parlato anche tu di esperienze personali. La tua risposta è stata quella più importante per me, senza nulla togliere all'importanza di ogni risposta, perchè è stata la più personale.
Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare queste difficoltà in passato, ma sono sicuro che non influenzeranno tutta la tua vita.
Non aver paura di sentirti sola, non penso proprio che rimarrai sola, sei una persona di grande valore e se riesci a mostrarlo agli altri come lo hai mostrato a me avrai sicuramente delle persone che ti saranno accanto e a cui tu potrai essere accanto.
Anche riguardo l'amore non preoccuparti, penso che il tuo cuore sia capace di donare amore, e un cuore capace di donare amore è anche in grado di riceverlo. Non aver paura, sono le persone in grado di donare amore che lo ricevono. Altrimenti l'amore finirebbe.
Un "Che campioni Holly e Benji, campionissimi" a te!
X Oceano profondo
Grazie mille per la storia, è molto bella e mi sono commosso mentre la leggevo.
Grazie mille amche per avermi detto che sono una bella persona.
Ciao!
X Gipsy
Cercherò di ricordarmi di pensare in modo più costruttivo per me, così avrò anche più sicurezza in me stesso, oltre che sarò più felice.
Cercherò di avere più fiducia in me.
Grazie mille!
18 luglio 2007
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