Solitudine

« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »

da Federic

Ciao ragazzi, quello che cerco di dire stamattina è che mi sento solo.
Soffro per il fatto di non avere amici che conosco da molto tempo, con cui potermi confidare, con cui parlare di bei ricordi insieme.
Sto trovando alcuni amici e sono sicuro che diventeremo ottimi amici, ma ci vorrà ancora un pò di tempo, per ora siamo ancora nella fase di mezzo tra la conoscenza e l'amicizia.
Sono sicuro che ci siano diverse persone in grado di capirmi. Credo però che siano una minoranza quelle che hanno provato sulla propria pelle la solitudine nel modo in cui l'ho provata io, e questo mi fa sentire diverso dalla maggior parte delle persone.
Ho alcune cicatrici nel cuore che ogni tanto, quando qualche situazione mi ricorda situazioni del passato (ad esempio una situazione in cui le altre persone parlano tra loro e io vengo lasciato un pò in disparte), si riaprono leggermente e lasciano passare un pò dell'amarezza che ho provato in passato.
Sono certo che, nel giro di non molto tempo, queste cicatrici se ne andranno e non ci sarà più il loro segno. L'unico loro effetto che rimarrà, sarà quello di avermi reso più consapevole dei sentimenti delle persone e più in grado di capire le altre persone.
Però ora sono ancora in un momento in cui a volte mi fanno un pò male.
Ieri ho fatto un giro per vari blog e ho visto molte foto di amici, ho letto molti racconti in cui si parlava di feste, di amicizie. Mi sono sentito fuori dal mondo. E' difficile spiegare l'estraneità che provi verso il mondo e le persone quando ti abitui a essere solo e a non avere rapporti con gli altri.
Senti anche che molte di quelle persone che hanno amici non ti capirebbero, non pienamente almeno, perchè probabilmente non hanno mai provato la solitudine profondamente quanto te.
Mi pesa ancora un pò il fardello degli anni passati in solitudine, senza amici.
Vorrei chiudere citando una frase dei Good Charlotte : Qualcuno mi sta ascoltando? Potete sentirmi mentre chiamo? Sto lanciando segnali nell'aria, perchè ho bisogno dell'aiuto di qualcuno.

27 luglio 2007

Categoria: Solitudine

da venere

Sai io credo di fare parte di quella minoranza...anch'io come te
Ho delle cicatrici impresse nel cuore che ogni tanto quando mi
Ritrovo in certe situazioni ricominciano a sanguinare e fanno male...
Spesso nella mia vita mi sono trovata ad affrontare situazioni dolorose
Molto difficili da superare per il mio carattere fragile e sensibile,
ma con gli anni e le esperienze ho imparato ad affrontare meglio la vita,
a venirne fuori, ad oltrepassare le barriere che mi mettevo davanti
a causa del mio carattere timido e riservato....ora per fortuna va decisamente
meglio, anche se a volte come a te mi capita di avere delle ricadute e il
passato ritorna con le sue inquietudini, ma so che l'unico modo per rialzarsi è
credere molto in se stessi e valorizzarsi per ciò che si è senza imitare gli altri pensandoli migliori di noi. Ora a volte mi capita di provare momenti di profonda tristezza e nostalgia
anche solo pensando all'infanzia o alla possibilità di perdere le persone care che
mi stanno intorno.... A volte vorrei fermare il tempo per non fare diventare mai
"passato" i bei momenti che vivo con loro, perché il futuro non sai mai cosa ti può riservare e
Per questo mi spaventa....per affrontare tutto questo ci vuole una grande forza interiore
Che forse spesso mi manca. Penso a una mia amica che ha suo papà in ospedale
Con problemi di salute, nonostante la sua situazione difficile è sempre di
Buon umore e col sorriso, mostra di avere molta forza interiore....anche mio
Padre ha avuto problemi di salute e in quel periodo mi sentivo distrutta e
Sempre inquieta...prego sempre dio di continuare a farlo stare bene.

27 luglio 2007

da chiara

Ciao...ti capisco, anch'io ho avuto lo stesso problema...un po' perchè figlia unica, un pò perchè è andata così. Fino 5 anni fa ero completamente sola e non ho idea di come ho fatto a crescere. Ora qualche amica ce l'ho, ma sto avvertendo di nuovo il senso di vuoto e di tristezza. Non mi sento capita. Più volte interrogo anche gli altri circa tale problema e purtroppo non sono sola. Eppure sono una persona disponibile, tranquilla, senza troppe pretese...ma pare che gli altri siano in cerca di altro.E' in estate più che mai il peso si aggrava...al momento nonostante cerco di impegnarmi per farmi conoscere( non aspetto che qualcuno venga a cercarmi, perchè nessuno lo farà!)non sto avendo risultati. Sento che la mia salute mentale comincia a risentirne, mi senso più insicura, più fragile, più pessimista e la mia personalità si carica sempre più di romanticismo inteso come rassegnazione e tristezza

27 luglio 2007

da veronica

ciao federic, sono rimasta davvero molto colpita dalle tue parole. E da un lato sono contenta che esista qualcuno che capisca cosa sia la solitudine. Io ne ho sempre sofferto, fin da piccola, e continuo ancora a soffrirne. Purtroppo i miei pochi amici non hanno i miei stessi interessi e nonostante la mia giovane età non riesco a uscire dall'isolazione che mi sono creata e che gli altri mi hanno lasciato creare. Più passa il tempo e più imparo a detestare ogni forma dello stare insieme. Ho proprio paura di aver dimenticato come ci si diverte. Ho passato quasi tutti i miei anni a occuparmi di cose che persone della mia età ignorano completamente. Ora soffro tantissimo e credo che non sarò mai capace di tornare ad essere spensierata come anni fa. Gli altri si sono abituati a stare senza me, a non cercarmi...e io mi sono abituata ad essere infastidita da ogni loro tentativo di avvicinarmi. Spero che tu continui a far crescere queste tue nuove amicizie. In pochi si rendono conto di quanto sia importante e necessario per vivere un viso al quale poter sempre chiedere un sorriso e una parola di conforto.

27 luglio 2007

da Federic

Ciao ragazzi, grazie per le vostre risposte.

X Venere
Grazie per questo secondo intervento.
Se posso darti un consiglio, io penso che alcune delle paure del passato tu le abbia ancora, forse in maniera meno profonda, ma che comunque tu le abbia ancora.
Credo che la paura di perdere le persone che hai intorno, per quanto sia una paura comprensibile visto l'esperienza della paura di perdere tuo padre, sia una paura che dovresti controllare con la razionalità, pensando cioè che non c'è motivo per cui tu debba perdere le persone a cui tieni. Sai, questa è una paura che, se ci pensi bene, tutti noi potremmo avere. Ma non è una paura motivata perchè seguendo questo principio di ragionamento dovremmo temere ogni possibile dolore che in teoria può accaderci. Dobbiamo invece avere fiducia nella bontà di Dio e nel fatto che non ci sottoponga mai a situazioni troppo difficili per noi. Non temere, se anche permetterà qualche dolore e qualche difficoltà, Dio non lascerà che la tua vita abbia i dolori di cui tu hai paura. Sono sicuro che questa paura non dipende dalla realtà, ma dal fatto che l'hai avuta in passato e che ancora influenza un pò il tuo modo di percepire e di pensare.
Io mi sono accorto che alcuni miei modi di pensare o di percepire le cose derivavano da paure del passato, quando non mi ricordavo che c'è un Dio che, attraverso tutto, ci protegge e vuole il nostro bene, e ci dà motivo di felicità, e da quando ho iniziato a cercare di cambiare questi miei modi erronei di pensare e di percepire la mia vita e io stesso siamo cambiati molto in meglio.
Sono sicuro che la stessa cosa accadrà anche a te!
Pregherò anche io per tuo padre.

X Chiara
Grazie di esserti aperta. Non capisco una cosa: se ti stai impegnando per aprirti agli altri, non dovresti sentirti più fragile di prima.
Forse hai delle aspettative un pò troppo alte sugli altri, come è successo e a volte uccede ancora anche a me, magari pensi che una conoscenza possa evolversi in un'amicizia più velocemente del normale, oppure che l'amicizia possa diventare profonda in poco tempo o con una persona che invece non è adatta a essere una tua grande amica, ma soltanto una buona conoscente.
Io posso dirti che quando mi impegno per aprirmi agli altri e valuto i miei sforzi e le risposte degli altri in modo obbiettivo riconosco che ci sono stati dei miglioramenti e che i miei sforzi, a volte maggiormente, a volte in misura minore, sono stati premiati.
Coraggio Chiara, sono sicuro che le cose in futuro andranno molto meglio per te, e che tutto possa partire da una visione più realistica di te stessa e dei rapporti umani.
Auguroni!

27 luglio 2007

da chiara

sai capisco come ti senti anche a me capita che quella ferite si riaprono in certe occasioni e devo dire che questo fa male ma non dobbiamo mai lasciarci andare dobbiamo reagire per quanto questo sia difficile. Anche io mi sono resa conto che siamo in minima parte noi che abbiamo provato questo sentimento che ci ha aiutato a crescere e maturare nonostante ci abbia fatto male e non so se capita anche a te, a volte, quardando la gente in momenti particolari di capire i loro stati d'animo solo da piccoli gesti.

28 luglio 2007 - Roma

da Federic

Ciao Veronica, mi dispiace che ti senti ancora sola.
Capisco benissimo come ti senti e quello che hai scritto.
Probabilmente, come è successo anche a me, anche tu hai una specie di "pregiudizio" verso le altre persone, non inteso nel senso negativo del termine, ma inteso come una scarsa fiducia nelle persone e come la sensazione di essere diversa, più profonda rispetto a loro. In realtà credo che, anche se la solitudine può averci resi più profondi e più maturi di altre persone che non l'hanno provata, ci siano anche persone che, pur non avendola provata, possono capirci e con cui possiamo fare amicizia.
Quindi vorrei che la mia risposta potesse iniziare a smontare questa specie di muro che hai costruito verso gli altri, perchè ti assicuro che più mattoni toglierai a questo muro, più vedrai che ci sono persone simili a te, persone secondo il tuo cuore. Non tutte, certo, ma alcune ci sono, e non sono rare quanto pensi.
Dai una possibilità alle persone di conoscerti e a te stessa di conoscere le persone.
Te lo dico per esperienza diretta.
Sicuramente riuscirai a tornare spensierata, cioè felice, come anni fa, ma è necessario per tornarci che tu faccia lo sforzo di mettere da parte alcune delle idee che ti sei fatta sulle persone e che tu sopporti il fastidio che può dare stare a contatto con le persone dopo essersi abituati per lungo tempo a starne lontano. Ti capisco benissimo e proprio per questo ti do questi consigli.
Ti auguro di trovare presto, e sono sicuro che troverai, dei visi che ti regaleranno i sorrisi e le parole di conforto che desideri.
Ciao!

29 luglio 2007

« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »