Ciao ragazzi, quello che cerco di dire stamattina è che mi sento solo.
Soffro per il fatto di non avere amici che conosco da molto tempo, con cui potermi confidare, con cui parlare di bei ricordi insieme.
Sto trovando alcuni amici e sono sicuro che diventeremo ottimi amici, ma ci vorrà ancora un pò di tempo, per ora siamo ancora nella fase di mezzo tra la conoscenza e l'amicizia.
Sono sicuro che ci siano diverse persone in grado di capirmi. Credo però che siano una minoranza quelle che hanno provato sulla propria pelle la solitudine nel modo in cui l'ho provata io, e questo mi fa sentire diverso dalla maggior parte delle persone.
Ho alcune cicatrici nel cuore che ogni tanto, quando qualche situazione mi ricorda situazioni del passato (ad esempio una situazione in cui le altre persone parlano tra loro e io vengo lasciato un pò in disparte), si riaprono leggermente e lasciano passare un pò dell'amarezza che ho provato in passato.
Sono certo che, nel giro di non molto tempo, queste cicatrici se ne andranno e non ci sarà più il loro segno. L'unico loro effetto che rimarrà, sarà quello di avermi reso più consapevole dei sentimenti delle persone e più in grado di capire le altre persone.
Però ora sono ancora in un momento in cui a volte mi fanno un pò male.
Ieri ho fatto un giro per vari blog e ho visto molte foto di amici, ho letto molti racconti in cui si parlava di feste, di amicizie. Mi sono sentito fuori dal mondo. E' difficile spiegare l'estraneità che provi verso il mondo e le persone quando ti abitui a essere solo e a non avere rapporti con gli altri.
Senti anche che molte di quelle persone che hanno amici non ti capirebbero, non pienamente almeno, perchè probabilmente non hanno mai provato la solitudine profondamente quanto te.
Mi pesa ancora un pò il fardello degli anni passati in solitudine, senza amici.
Vorrei chiudere citando una frase dei Good Charlotte : Qualcuno mi sta ascoltando? Potete sentirmi mentre chiamo? Sto lanciando segnali nell'aria, perchè ho bisogno dell'aiuto di qualcuno.
27 luglio 2007
Categoria: Solitudine
Ciao Chiara, grazie del tuo consiglio.
Vorrei aggiungere che secondo me questo sforzo è meno difficile di quanto lo immaginiamo, perchè, man mano che mi sto aprendo di più alle persone, anche a persone che, a prima vista, non mi ispirerebbero molta voglia di aprirmi, noto che anche loro, di solito, si aprono di più con me e scopro che alcune di loro sono più simili a me di quanto pensavo, e che il fatto che magari non abbiano provato la solitudine non mi impedisce di andare d'accordo con loro (ho parlato con diverse persone in treno, ad esempio), oppure che alcune persone in passato hanno provato la solitudine anche se io non l'avrei mai pensato.
Sì, capita anche a me di immaginare lo stato d'animo di una persona da un piccolo gesto, però a volte mi sono sbagliato, nel senso che immaginavo che quella persona avesse uno stato d'animo mentre non era così, quindi anche in questo io propongo di conoscere direttamente la persona, perchè il rapporto, la comunicazione, è il modo migliore di conoscere una persona.
Grazie mille per la tua risposta che mi ha fatto riflettere molto.
Ciao!
29 luglio 2007