Ho pensato che forse le ragioni della mia infelicità erano dentro di me anzichè fuori;che avevo continuato a disamorarmi di ogni uomo e lavoro e storia appena accennava a perdere la sua magia iniziale solo perchè non ero in grado di sostenere una responsabilità adulta nè di interpretare in modo positivo i comportamenti evoluti della nostra specie.
ho pensato che forse quella che io chiamavo leggerezza era una forma di superficialità egoista che mi spingeva a scappare invece di affrontare le sfide della vita, e quello che chiamavo peso era la giusta consistenza delle cose.
ho pensato che forse avrei finito per ritrovarmi sempre nella stessa situazione con qualunque uomo, passata la fase dello slancio e del divertimento e della scoperta.
ho scoperto che in fondo non sapevo niente di lui, a parte quello che mi ero immaginata sulla base di impressioni deformate dalla vicinanza e dalla suggestione.
ho pensato che forse doveva succedere perchè ha avuto l effetto di spezzare finalmente la linea della mia immaturità ostinata, farmi guardare intorno per la prima volta come una persona cresciuta.
ho pensato che forse non era più il momento di inseguire e cercare e stupirsi ma di fermarsi e accettare e costruire, uscire dalla provvisorietà effimera e inaffidabile dell adesso per addentrarsi a passi marcati nel domani.
28 luglio 2007
Categoria: Pensieri
per Angie
prima ho letto una tua risposta a Bob..dove parlavi di "particolare amicizia con Miss Freud"..cioè?!
3 agosto 2007
per Miss Freud...
mi e' sembrato di capire che vi siete gia' conosciuti, qui in rete, e si nota la sintonia, come dice appunto Bob, che c'e' tra di voi.
Lui, mi ha capita, ...niente di piu'!!
Un abbraccio... ciaoooo
4 agosto 2007
ciao angie!
come va?..in questi giorni ho avuto poco tempo per visitare il sito..sai, qui a riccione si lavora molto nel periodo di ferragosto!
chissà come sta Bob..lo penso spesso..e sarò felice di "rivederlo" al suo ritorno..
un abbraccio.
17 agosto 2007