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da Federic
Ciao ragazzi, non voglio che prendiate questo messaggio come un'espressione di pessimismo, perchè la fede in Gesù mi sostiene sempre, e questo non perchè io sia un illuso, ma perchè Gesù è veramente Dio e veramente ci ha amato fino a morire per noi.
Voglio scrivere alcune cose che mi fanno soffrire, perchè penso mi aiutino a esprimere una parte di me che finora spesso ho tenuto dentro di me.
Voglio dire che fin da piccolo ho avuto i miei problemi, anche se molto piccoli, a relazionarmi con gli altri, ho subito qualche presa in giro, ma ho anche preso in giro, e alle bambine non piacevo proprio.
Con l'adolescenza ho iniziato a non integrarmi con gli altri e a essere solo, fino ad iniziare a uscire dalla solitudine solo poco tempo fa.
Ma questo lo sapevate già.
Quello che di nuovo volevo evidenziare in questo messaggio erano alcuni dettagli che esprimono, secondo me, molto bene il dolore che è profondamente scavato nel mio cuore e che mi ritorna in mente quando mi capitano situazioni simili a quelle del passato.
Una sensazione è questa: l'essere perso in mezzo agli altri. Vedere altre persone amiche tra loro, o peggio ancora baciarsi e tenersi per mano, in alcuni momenti mi getta davvero nello sconforto. Mi fa pensare che anche io vorrei tanto cose così!
Anche io vorrei qualcuno con cui chiacchierare, qualcuno che mi conosca, che conosca i miei interessi, e che conosca tutta l'amarezza del mio passato e la fragilità che mi sento dentro.
Non è vero che il passato non si può superare, perchè io lo sto superando e sto anni luce meglio rispetto a come stavo in passato, grazie alla fede e al mio essere maturato come persona.
E' vero però che ci metti un pò a superarlo e finchè rimane, anche se si dissolve sempre più di volta in volta, ti lascia anche un alone di tristezza quando vedi o senti cose che ti fanno ripensare a situazioni passate in cui hai sofferto.
Un esempio che mostra molto bene il mio dolore è questo: ascoltando una canzone, che parla di amicizia, mi viene da pensare a tante gite di classe, dalle elementari fino alle superiori, in cui gli altri bambini o ragazzi stavano tra loro, parlavano, si divertivano e si scambiavano gesti di vera amicizia, per non parlare di chi parlava con delle ragazze e faceva amicizia con loro, o comunque aveva una certa confidenza con loro. Quanto ci soffrivo! Io invece non mi divertivo, non riuscivo a essere me stesso, e mi sentivo solo, solo, solo!
E' difficile esprimere che profondo dolore era! Immaginate questo: amici e amiche che ascoltano la musica insieme, ragazzi e ragazze che si conoscono e scherzano tra loro, magari qualcuno si bacia anche, e io ridotto a uno spettatore solitario. Le parole non bastano a esprimere quanto questo dolore mi è rimasto dentro e quanto in alcuni momenti mi fa stare male, anche se sempre meno, grazie a Dio, perchè come ho detto il passato passa! A volte vorrei piangere ma il dolore l'ho represso così a lungo per non mostrarlo agli altri, avendo paura che non capissero, che non riesco a piangere. E' frustrante perchè il dolore è profondissimo eppure non so come esprimerlo! Riuscite a capirmi?
E pensare che tutto quello che vorrei sarebbe un pò di amore! Oggi mi è venuta voglia di odiare l'amore, perchè mi sono stancato di aspettarlo, ma dopo poco ho abbandonato questa idea, perchè l'amore è l'unico senso possibile della mia e delle nostre vite.
Un'altra cosa è questa: non riesco a immaginare che una ragazza mi ami.
Se anche nella mia mente so che molte ragazze possono apprezzare il mio modo di pensare, poi nella realtà tutto questo si sgretola e mi risulta incomprensibile. Nella realtà mi sento quasi sempre non apprezzato!
Mi sento così insicuro. Questo dipende sicuramente da tante svalutazioni che ho subito in passato.
Vorrei qualcuno che mi rassicuri, sento che non mi basta un'amicizia, io voglio essere amato, amato, amato, l'amore mi manca come l'aria per respirare.
Voglio una ricompensa per tutto l'amore che mi è mancato, per tutto il conforto che non ho mai ricevuto, per tutti quei momenti in cui mi sono sentito deluso, tradito, solo, in cui ho pensato di non valere nulla, voglio ricevere amore per tutti quei momenti in cui mi sono addormentato piangendo, voglio ricevere amore per tutti quei momenti in cui mi sono sentito profondamente triste ma non sono riuscito a piangere, voglio ricevere amore per tutti quei momenti in cui mi sono chiuso in me stesso ascoltando canzoni tristi che parlavano di sentimenti simili ai miei.
Desidero sentirmi speciale per qualcuno, perchè da solo davvero non mi ci sento. Mi sento come se fosse impossibile che le persone mi vogliano bene e che una ragazza mi ami.
Provo un'amarezza profondissima nel pensare che, nella realtà, praticamente nessuno conosce le mie qualità, praticamente nessuno mi conosce.
Non mi sento amato. Non mi sento importante per nessuna persona. Questo è quello che sento e mi fa male, male, male!
Ma continuo ad andare avanti e so che già domani starò meglio e che continuerò ad avvicinarmi all'uscita dalla solitudine fino a uscirne per sempre.
E' una promessa che faccio a tutti voi, e pregherò anche per voi.
Se risponderete, vi ringrazio tantissimo. Ho cercato di tirare fuori tutto il mio cuore in questo messaggio e il mio cuore ha bisogno di sentirsi finalmente capito!
10 agosto 2007
Categoria: Pensieri
da venere
Ciao federic, come ti ho già scritto altre volte io ti capisco in tutto e per tutto, perchè quello che scrivi, come parli della tua sofferenza...potrebbero essere parole mie...non so quanti anni hai tu, io ne ho 36 e posso assicurarti che anche a me capita lo stesso che dici tu, e cioè che ora stai meglio, che hai fatto passi da gigante per poter stare meglio con te stesso e con gli altri, ma che basta niente per ributtarti in quella tristezza del passato come una canzone... idem anche per me, tale e quale...spero che almeno questa cosa che abbiamo in comune ti faccia sentire meno solo...a volte mi capita di vedere gruppi di ragazzini delle superiori o poco più che scherzano e si divertono in gruppo, e allora non risco a non ripensare al passato, a quello che mi sono persa, a quanto ero timida e chiusa a quell'età... e ripenso anche al fatto che i miei mi hanno sempre limitata perchè erano molto "protettivi" e io per non litigare e per non creare malumori in casa ho subito chiudendomi sempre più in me stessa, rimanendo sola e avendo paura di tutto...e la cosa che ti fa sentire più solo è proprio non essere capito, è quando dentro te stai tanto male ma nessuno perfino la tua famiglia non si accorge del tuo dolore, anzi loro pensano che stai benissimo non rendendosi conto di quanto soffri... tutt'oggi nonostante stia molto meglio e amo i miei genitori, però quel lungo periodo di solitudine mi crea ancora angoscia perchè magari loro pensano che io sia sempre stata bene quando invece non è così... coi miei ho un rapporto particolare, ci rido, ci scherzo, e ci vogliamo un gran bene, ma per certe cose mi sento bloccata...davvero non riesco ad aprirmi.. e allora rimane sempre quella zona d'ombra che mi angoscia... vorrei tanto poter condividere con i miei le mie gioie e i miei dolori...ma non riesco e questo mi fa sentire sola ancora oggi anche se finalmente ho trovato una persona che mi vuole bene...la cosa che possiamo fare è cercare di non pensare più al passato, la vita è fatta di presente...bisogna cercare di migliorare ed evolversi per avere uno splendido presente.
10 agosto 2007
da KiKKa
Io non poxo capire qll che stai provando perchè x fortuna non ho mai vissuto 1 momento del genere..però m ha ftt tanto male leggere questo lettera perchè il tuo stato d'animo è lontano da tt ciò che io avrei mai potuto immaginare...io ho passato alcuni momenti (x l'esattezza 5 mesi) in cui dopo aver litigato con una mia amica mi ero kiusa in me stessa ma poi la vita...m ha risollevata...ho conosciuto xsone nuove che oggi a distanza d anni non definirei fantastike che m hanno comunque voltato le spalle ma ora non sono più sola...il mio ragazzo m è vicino e so che dopo questo anni passati insieme ne passeremo tanti altri...vedrai...sarà così...poxo farti 1 domanda?...ma tu quanti anni hai?...
10 agosto 2007
da Federic
Ciao ragazzi, grazie per le risposte!
X Venere
Grazie di avermi nuovamente risposto.
Per rispondere alla tua domanda, ho venti anni.
Mi dispiace che il tuo dolore del passato non sia completamente passato. Leggendo la tua risposta, mi sono fatto un'idea di quello da cui potrebbe dipendere, ma non ne sono sicuro.
Penso possa dipendere dal fatto che non hai detto ai tuoi genitori che non ti sei sentita compresa da loro. Può sembrare una cosa poco utile dirglielo ora, in realtà credo che ti liberebbe di un grande peso.
Visto che dici di sentirti bloccata nel parlarne con loro, potresti prima parlare di questo, se non lo hai già fatto, alla persona che ti vuole bene, e dirle anche che vorresti parlarne con i tuoi ma ti senti bloccata. Potrebbe aiutarti a parlarne con i tuoi.
Riguardo la tua ultima frase "la cosa che possiamo fare è cercare di non pensare più al passato, la vita è fatta di presente...bisogna cercare di migliorare ed evolversi per avere uno splendido presente" sono pienamente d'accordo, e aggiungerei solo una piccola precisazione: che è giusto parlare del passato solo quando il passato influisce in parte sul nostro presente, e quindi in questo caso migliorare il nostro presente significa anche chiarire e superare qualcosa del passato.
Ciao!
X Kikka
Non per tutte le persone è necessario affrontare la solitudine, dipende da molti fattori e a me è capitata, ma ne sto uscendo e riconosco che averla affrontata mi ha maturato molto come persona ma non solo, mi ha anche fatto capire che il dolore non hai mai la meglio sulla gioia e mi ha messo più profondamente in contatto con Dio, mentre, prima di provare la solitudine, mi ero allontanato abbastanza da Lui, nel senso che dicevo di avere fede ma realmente non ne avevo molta. Questo discorso vale per tutti quelli che hanno provato la solitudine: la solitudine è una prova che noi possiamo e dobbiamo superare, e, una volta che l'abbiamo superata, ci rendiamo conto che ci ha reso persone migliori, in grado di vivere veramente in modo profondo la gioia, l'amore e la vita. Tuttavia, per superarla pienamente, è necessaria la fede in Gesù. Ogni evento della nostra vita infatti, comprese le prove, ha un unico fine: farci avvicinare a Dio.
Io ho venti anni.
Non preoccuparti per me, perchè sto uscendo dalla solitudine. Prega invece per tutte le persone che sono ancora dentro la solitudine e che non hanno ancora visto in Gesù la via d'uscita più piena e più profonda.
Ciao!
10 agosto 2007
da Natasha
Caro Federic,
Penso che i ricordi siano quelli che fanno male piu' di tutto..
Sono difficili da superare, hanno un sacco di domande di cui non conosci le risposte, alcune volte vorresti fossero diversi, fanno male.
Quindi a volte ci perdiamo in essi, perche' vorremmo capire il perche' di quei fatti, il come mai di quella sofferenza. Perdendoci in essi, spesso ci capita di fantasticare su come starebbero adesso le cose se gli eventi fossero stati diversi, migliori. Ma il passato e' quello caro Federic, e tu dimostri di essere incredibilmente forte, un modello da seguire.
Niente e' per sempre, lo sai, anche le cose piu' belle e care, anche i piccoli momenti di felicita', niente e' per sempre, o almeno non in questa vita.
Tu vai avanti cosi', perche' soffrendo si cresce, si matura, si diventa piu' forti.
Per favore Federic, non nascondere quello che provi, fatti conoscere.
Ti voglio bene.
Un abbraccio, Natasha.
16 agosto 2007
da sweetly ali
ciao federic...
io e te ci sentiamo molto spesso e so che probabilmente con questo nick non mi riconoscerai, ma non ti preoccupare che capirai ben presto chi sono...
noi abbiam trattato il discorso della solitudine molte volte, e sai come la penso...noi siamo bisognosi dell'amore, dell'affetto e questo nulla può cambiarlo...però l'amore arriva, arriverà anche per te e di questo ne sono certa..sai federic, come avrai ben capito io per amore ho sofferto molto, ed è forse meglio amare poche volte piuttosto che amare e provare dolore...
per quanto riguarda il discorso della solitudine io ti vorrei dire due parole...c'è stato un momento della mia vita in cui anche io mi sentivo molto sola, mi sembrava di non avere amici, affetti e persone a me care...poi mi sono guardate dentro e ho capito che la cosa che conta e non sentirsi soli...se tu guardi intorno a te capirai che non sei solo, che c'è gente che ti conosce più di quanto tu possa immaginare, che per molte persone tu sei davvero importante, che molti ti conoscono meglio di quanto tu creda...ricordati anche quello che ti ho già detto sulla famiglia...quella c'è sempre e anche se sembra scontato pensa a quanto importante sia questa, che ci dà sempre e comunque il suo appoggio e ci sostiene...forse un rimedio alla solitudine è sentirsi completi con se stessi, imparare a contare su se stessi e non sugli altri...ricorda poi che non sei mai solo, soprattutto tu che hai fede, Dio è sempre accanto a te...
in quei momenti in cui ti sentirai ancora solo ricordati che hai un'amica lontana centinaia di kilometri da te che però ti è vicina col cuore...
spero si sentirti presto...un abbraccio...
27 agosto 2007
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