Solitudine

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da Mic

Questo stillicidio di disperazione, frustrazione che trasuda dalle decine di messaggi,è solo una effimera consolazione che si prova nel constatare la triste diffusione della solitudine. Purtroppo, aldilà di facili frasi rassicuranti, di inviti alla reazione, di consigli, per chi vive la frustrante condizione dell'isolamento e la buia prospettiva di un orizzonte sempre più lontano, la realtà cruda e straziante prevale sull'illusoria e vana attesa di un cambiamento.Per mia esperienza (ho 32 anni di cui 11 trascorsi nella progressiva segregazione)pìù il tempo passa, maggiore è la difficoltà di uscirne. Dopo anni è praticamente impossibile. Sì perchè si perde completamente cognizione della realtà,il mondo si modella secondo il nostro "status",si logora la psiche, si sfascia l'autostima, si generano fobie ed ossessioni, si sgretola l' adattabiltà sociale, si è deprivati di quel bagaglio di esperienze (affettive-sentimentali-fisiche) come se un adulto volesse affrontare l'università avendo a malapena conseguito la scuola elementare. I casi sono due; i tipi di reazione di fronte a questa prolungata ed intensa condizione di isolamento non potranno alla fine essere che due:il primo è soccombere (ovvero darsi alla morte o impazzire, diventare alcolizzato o drogato);oppure rassegnarsi e dominare la propria esistenza, trasformando la propria situazione di disagio verso la gente in disprezzo e repulsione verso la stessa. E'desolante e scabro, ma realistico. Non ci sono vie d'uscita.Nessuna speranza, nessun miraggio.

29 agosto 2007 - Vicenza

Categoria: Solitudine

da Giulio

Parole bellissime e veritiere ma ce chi ce la fa!

29 agosto 2007

da kikka 78

io ho 29 anni ma ti garantisco che parole cme le tue non le ho mai sentite:un po mi spaventi, capisco che la vita non la vivi un gran che bene...c'è qualcosa che posso fare x TE??

30 agosto 2007

da Nicola

Mi dispiace davvero, spero e credo che comunque tu abbia una famiglia vicino che ti possa fare compagnia e che ti possa aiutare a uscire dalla tua situazione.
Credo che comunque non sia il caso di parlare di alcolismo o morte, non ci si può lasciare andare in questo modo, bisogna essere più forti di tutto ciò, ti parlo per esperienza personale, e posso assicurarti che ci sono modi più costruttivi per affrontyare la vita, anche se in solitudine. Voglio che tu prenda in considerazione queste parole, e non devi abbatterti in questo modo, tu puoi essere più forte, deve diventare una sfida contro la solitudine stessa e sono sicuro che potrai farcela. in bocca al lupo.

30 agosto 2007

da lacrima

Purtroppo hai ragione anche se è più facile dire che non è vero come fa qualcuno nelle tue risposte. Sembra che parole come alcolismo, droga o morte siano troppo forti ma chi non si sente come noi non può capire. Ti auguro di migliorare con il passare del tempo i tuoi pensieri ma so che non sarà facile. Un bacio da chi ti comprende fino all'ultima sillaba.

30 agosto 2007

da Mic

Grazie x le amabili repliche al messaggio. Comunque quello che intendevo dire è che la risposta alla persistente solitudine non è necessaraiamente il suicidio o altro. Anzi, io ho resistito (da 11 anni),ma alla lunga ho sviluppato una sensazione di disagio verso la gente, forse per sopportare il mio isolamento da loro.Credo che questo sia una naturale disposizione che l'animo assume per difendersi in momenti difficili. E' in ogni caso un fallimento, poichè nel frattempo tutto (lavoro, tempo libero, progetti... )perde di signifcato, si scivola nell'abulia e nell'angoscia nell'avvenire.

30 agosto 2007 - Vicenza

da ALISYA

per fortuna non siamo tutti come te!
quindi visto che tu non sei morto hai sicuramente trasformato il tuo stato di disagio prendendotela con le altre persone... e cosa ne ricavi??nulla! perchè continui a star male!butta fuori il nero dentro di te per iniziare a vivere a colori.

3 settembre 2007 - Agrigento

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