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da Samantha per Chi capisce
da AlbaChiara
Purtroppo la colpa è della mentalità che si è ormai radicata in ogni luogo, dell'ipocrisia vigente e del fatto che in fondo nessuno (nè insegnanti di sostegno, nè assistenti sociali) sa veramente come trattare un bambino avente caratteristiche diverse dagli altri. Perchè è proprio questo il punto: è completamente inutile, a mio avviso, che a ragazzini di scuola elementare si continui a dire di non emarginare il compagnetto affetto da autismo, sindrome di down o altro giustificando il consiglio con l'ormai retorica frase: "E' un bambino uguale a voi". Nessun ragazzino ci crede! Perchè a quell'età è troppo difficile capire il concetto di "sostanzialmente uguale", ma "formalmente diverso". Solo una mentalità matura può arrivare infatti a capire che la sostanza dell'essere umano (dignità, emozioni, anima) non varia a seconda dei soggetti, ma è sempre uguale in tutti, e che proprio per questo si deve a ogni uomo il rispetto e, nei casi di individui con difficoltà a rapportarsi, anche e soprattutto l'aiuto e la solidarietà. I bambini non possono capirlo, neppure se i genitori lo spiegassero loro a rotazione continua. I ragazzini, infatti, osservano e giudicano con naturalezza: vedono un bambino down che non ha i loro stessi tratti in viso e subito sono portati a meravigliarsi, così come non possono far altro che ridere se un loro compagnetto fa strani gesti, è irrequieto e, come nel caso di tuo figlio, addirittura si fa del male sentendo le loro critiche. Non è dal concetto di uguaglianza - seppur giustissimo - che occorre partire. Sarebbe bene far comprendere ai bambini che così come la natura si sbizzarisce a creare uomini alti o bassi, magri o grossi, biondi o bruni, buoni e cattivi, lo stesso può accadere per questa categoria di soggetti che sono uomini pur non rispondendo a tante caratteristiche che sono proprie della maggior parte della loro classe o del loro gruppo di amici. E forse puntando proprio sulla diversità di bambini affetti da sindromi e altri disturbi, è possibile far risvegliare negli altri la curiosità propria della fanciullezza. Una curiosità che non può non portarli all'avvicinamento al "diverso" e alla scoperta di un modo di vivere che, pur non coincidendo con il proprio, ha tante sfaccettature belle e affascinanti. Io punterei su questo.
Concludo con l'augurare a te e al tuo bambino un buon Natale... Nessuno più di Gesù ama chi non riceve dagli altri il trattamento che merita. Buone feste e un caloroso abbraccio!
6 dicembre 2007
da Samantha
Grazie a tutti ragazzi..mi avete risp in tanti..quanto siete cari..sto meglio..mi date un pò di forza in più..spiego a Lorenzo che in tanti gli sono vicini..continuate a risp..
6 dicembre 2007
da Auanagana Bob
Purtroppo la vita é una dura palestra per tutti noi.
Purtroppo l'epoca é superficiale arrogante e violenta, non dimenticare che l'Italia é prima in Europa per bullismo.
Ha tanti primati, molti negativi.
Penso che paghiamo il fatto di avere avuto una dittatura storica, infatti per compensazione non viene punito mai nessuno.
In realtà é uno stato in piena anarchia e caos e si riflette nelle scuole.
Danno fuoco e riprendono con il telefonino...
Pensa che negli stadi inglesi c'é un tribunale che emette sentenze per direttissima appena qualcuno sugli spalti fa qualche cavolata con giudice e avvocati.
In Francia mi hanno trovato una birra vuota in macchina che avevo bevuto giorni prima, a momenti mi arrestano!
Abbiamo necessità di più severità, controlli,educazione, rispetto,tolleranza, informazione e cultura!!!
Tutto ciò si riflette ancora di più su questioni sociali importanti e delicate come la tua.
Speriamo che tra qualche anno tuo figlio incontri coetanei più comprensivi, ma lo Stato come un buon padre deve fare la sua parte come in Europa!!!
Ti abbraccio, resisti!
6 dicembre 2007
da Nicole
Ciao Lorenzo,
voglio che tu sia forte e coraggioso nell'affrontare la vita perchè tu non sei solo ma hai una mamma che ti vuole tantissimo bene e tu devi stare tranquillo e non pensare a quello che i bambini dicono di te perchè loro sono bambini mentre tu sei ormai un ometto!! Forza lorenzo! Non mollare, ti sono vicina!
Ciao mamma Samantha, io ho 19 anni e ho letto con particolare attenzione la tua dedica e ho avuto tanti pensieri per la testa... posso dirti di non cedere ed essere forte perchè quando il tuo Lorenzo sarà più grande sarà molto orgoglioso di te. forza!!
7 dicembre 2007 - Venezia
da CARLO
carissima samantha sono rimanso a bocca aperta della tua dedica...e' stupenda!!mi sono veramente commosso..io ti dico di andara avanti e ti continuare ada amre il to lorenzo!!!dio ha dato a tutti noi l dono di vviere...e perche' si deve sprecare così..fregatene della gente e di questi pregiudizi del cavolo!!!!purtroppo viviamo oggi in una realtà dove vi vede piu' il fuori che il dentro pi' l'immaggine che la sostanza!!!!cara samantha io sono con te!!!non mollare mai fallo per te e soprattutto per il tuo piccolo lorenzo!!!un forte bacio..carlo
7 dicembre 2007 - Cosenza
da Anonima
Purtroppo cara Sam non sei la sola ad avere di questi problemi e ci rimani male ed hai ragione da vendere.Io ho un figlio di 16 anni e mezzo che grazie a Dio problemi fino ad ora non ne ha.L'ho educato (anzi ho cercato)di educarlo come meglio potevo cosa non facile x nessun genitore perche' poi crescono e diventi matta dietro a loro, ma ho appunto sempre detto che mai deve offendere qualcuno in nessun modo e meno male non ha di questi attegiamenti. Ha un'amico Down nella sua squadriglia e certo non e'stato facile i primi tempi perche' il ragazzino si vedeva osservato, i sorrisini un po' cattivelli che purtroppo a volte gli adolescenti quando sono in gruppo lanciano forse nemmeno si rendono conto del dolore profondo che arrecano a questi ragazzi, le frecciate a bassa voce non ti dico il fastidio che mi davano, e il dispiacere che provavo io e gli altri genitori verso quella mamma che faceva continuamente scudo al suo ragazzo per proteggerlo, spesso litigavano perche' quel ragazzino sentendosi un po' deriso reagiva in maniera violenta e la mamma schizzava via chiedendo scusa a tutti.Un giorno tutto il gruppo e' andato in montagna (lo chiamano campo)e non conosco i particolari fino in fondo ma mio figlio e un suo compagno scivolando sono finiti in una specie di dirupo, gli altri 5 cercavano di dare aiuto ma si tenevano distanti terrorizzati.Uno soltanto di loro con freddezza e' andato nello zaino ed ha preso la corda prima e poi con le mani li ha tirati su con una forza che nessuno sospettava potesse avere ( mio figlio e' alto 1.80 e l'altro quasi) , quando si e' reso conto che i compagni erano al sicuro e' scoppiato a piangere come volesse liberarsi e non riusciva a smettere di tastare i compagni come per assicurarsi che nulla di rotto, di inagiustabile fosse successo.Nel frattempo tutto il gruppo (circa 25 persone) li avevano raggiunti ed avevano visto parte della scena.Quando son tornati in sede e son scesi dal pullman dalle fasciature di fortuna e dagli innumerevoli graffi abbiamo capito che qualcosa era successo, ma mai potevamo immaginare, tutti i ragazzi si sono avvicinati da quella mamma insieme a Giorgio (si chiama così)che teneva le spalle alte tutto fiero, orgoglioso giovane eroe down ed hanno raccontato tutto, ma piu'di ogni altra cosa hanno chiesto scusa per non aver compreso che bastava poco e che se anche Giorgio non e' esattamente come loro ha avuto coraggio e non si e' assolutamente preoccupato nemmeno per un minuto di pensare che forse con quella manovra potesse farsi del male anche lui con i suoi compagni che in quel momento stavano un po' a testa bassa davanti a tutti per la vergogna.Ho detto a mio figlio : hai visto, tu che lo vedi e senti diverso hai ricevuto una bella lezione, Giorgio e' solo Giorgio non Giorgio il down e per la cronaca il Down ti ha salvato il tuo sedere e quello di Matteo mentre gli altri "normali" non si son mossi.Adesso dopo mesi e mesi a volte litigano ma vedo che tutti comunque non lo trattano piu' come diverso, gioca a calcio con loro, va con la bici nel gruppo che lo protegge come si proteggono i giovani leoni se qualcuno dall'esterno e' una possibile minaccia e noi adulti abbiamo parlato a cuore aperto con la mamma che ha smesso di fare il firewall comprendendo che non era pieta' ne compassione la nostra, semplicemente non sapevamo come comportarci, eravamo talmente presi nel non volerla offenderla o ferirla che senza volerlo lo facevamo. Per fortuna Giorgio quel magnifico pacioccone con qualche problema con il suo cromosoma e le lentiggini che divora tutte le costolette che i ragazzi portano con se quando partono ha dato una grande lezione a tutti noi che siamo e ci sentiamo i "normali"..Chissa' se poi lo siamo davvero. Sam parla con le insegnanti di Lorenzo e organizza una riunione con i genitori e poi di a loro cio' che hai detto a noi e se sono intelligenti capiranno e assumeranno un comportamento differente, se poi non hai cavato un ragno dal buco non sei tu di sicuro a doverti rimproverare semmai sono loro a doversi vergognare. Fammi sapere come va te ne prego e non mollare mai per nessun motivo. Baci a Lorenzo
7 dicembre 2007
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