Sono perso nel bianco vuoto di questo mondo.
Ecco, alla fine ho trovato la risposta che cercavo: e la risposta è che vivo una vita perenemmente sul sedile del passeggero, DA passeggero; senza espormi ai rischi, sicuro nell'insicurezza, con un sorriso amaro che mi piega le labbra mentre lancio occhiate fugaci al paesaggio che fuori schizza via, sempre più veloce.
Non c'è una sola cosa che funzioni, che vada bene, che valga la pena di essere portata avanti. Lottare non ha senso. L'amore non ha senso, perché perfino quando si è amati si è solo a rischio. A rischio di cadere, per non rialzarsi mai più.
Stai lontana da me. Non cercarmi, non guardarmi. Separati dal mio corpo e dalla mia anima, lascia andare le unghie con cui ti tieni aggrappata al mio cuore. Non esiste un "per sempre", non esiste un'eternità. Esiste solo la solitudine, la MIA solitudine, la spirale che gira dentro di me. Non merito niente, tantomeno te. Vattene via, via dove i miei occhi non potranno più vederti. Cerca qualcuno che sia alla tua altezza, all'altezza della tua bellezza folgorante, della tua umana divinità. Cerca qualcuno che non sono io.
Mi chiedi perché io non voglia aprirmi né confidarmi con te, mi chiedi perché io non ti voglia raccontare che cosa mi affligge, i problemi che ho, la sofferenza che la mia famiglia, la mia casa, la mia realtà mi scaraventano addosso a ciclo continuo? Mi chiedi perché, nonostante stiamo insieme da quasi tre anni, io non conti su di te? Ho tentato di spiegartelo mille e mille volte, ma tu ti sei sempre rifiutata di accettare. Se non ho ancora preso la decisione di lasciarti andare, di lasciarti libera, è solo perché l'amore per te è la sola cosa che ancora mi impedisce di autodistruggermi. Ma tu non devi salvarmi, tu né altri. Tu devi permettermi di morire come giorno dopo giorno sto facendo. Io devo restare solo, è la mia condanna.
Non conto su di te perché so che se anche non decidessi io di porre fine al nostro amore, non durerebbe comunque fino alla fine dei nostri giorni. Tu sei un sogno troppo grande e perfetto per essere vissuto da uno come me. Vattene. Non c'è posto per te qui. Ti supplico... tu che sei l'unica donna che io abbia mai amato, l'unica che abbia mai amato me, ascoltami, ti prego.
Vattene via.

14 marzo 2008 - Milano

Categoria: Sfoghi