Sfoghi

da silvia

è bello quando sei piccola...a sei anni, ti ritrovi con una gemella, una bella famiglia, tu e tua sorella sfilate..e va avanti cosi fino a quando hai diciassette anni.credevi che la tua vita foste perfette.era bello vivere in una città abbastanza piccola, era bello sapere che tutti parlavano di te o di quello che facevi, era bello conoscere molte persone, era bello aver il ragazzo che tutte volevano, era bello avere tutto quello che si voleva dai propri genitori.ma un giorno ho incontrato una persona che non mi dimostrava interesse, un ragazzo ai miei occhi stupendo, un ragazzo diverso.si chiamava marco ed era indescrivibile l'effetto che mi faceva;mi provocava in continuazioni, diceva cose che nessuno mi aveva mai detto, non si faceva scrupoli, non pensava le cose che tutti gli altri pensavano, non cercava di scoprire cose, non si faceva scrupoli, riusciva a farmi vedere le cose da angolazioni diverse, faceva cose per me che nessuno riusciva a fare, sapeva che punti toccare nei discorsi, coglieva cose di me che neanche io notavo, riusciva a plasmarmi a suo piacimento.una sera mi aveva avvolto una sciarpa sugli occhi e mi aveva portato in bici sul campanile.quando siamo arrivati in cima ricordo il vento che mi sfiorava dolcemente, sentivo il suo respiro sul mio collo e ricordo il battito del mio cuore e le sue parole:"sai una cosa?tutte le cartoline di questa città hanno rappresentato questo preciso posto ma nessuno viene mai quassù.io invece vengo, mi siedo e ogni volto mi guardo intorno sperando di vederti arrivare.ti aspetto...ma tu non arrivi mai".le cose sono andate bene per un altro po tra alti e bassi.poi le cose non andavano bene, i miei genitori hanno divorziato, le sfilate mie e di mia sorella erano aumentate e il mio amore cresceva insieme alla mia dipendenza da lui...dipendenda che era finita con lo sfiorare dell'anoressia.ed è proprio qui che lui non mi capisce più..è proprio qui che lui non capisce che non può andarsene, è proprio qui che la gente deve finire di guardarmi e dirmi che non mi manca niente o che vorrebbe essere come me, è proprio qui che mia mamma la sera dovrebbe tornare dal suo ca**o di lavoro, è qui che le stiliste dovrebbero smetterla di continuare a organizzare quelle ca**o di sfilate...è proprio qui che nessuno capisce

20 marzo 2008

Categoria: Sfoghi

da ire

ciao silvia... sai appena ho iniziato a leggere la tua lettera ho capito subito che dietro a quel "era tutto perfetto",c'era qualcosa, perchè penso che la perfezione non sia sempre positiva e che anzi molte volte nasconda qualcosa.vuoi un consiglio?...lascia quelle sfilate, lascia quel mondo che non ti appartiene, trova un altro lavoro, un lavoro che ti gratifichi oppure dedica semplicemente del tempo a te stessa e leggi, si leggi, perchè i libri possono insegnare davvero tante cose.ma scappa da quel mondo di "perfezione" perchè alla fine ti sei resa conto anche tu che la perfezione sta altrove, non in quel mondo.

21 marzo 2008

da Camelya

ciao...mi dispiace tanto che tu ti senta così, so che non è facile trovarsi in questo situazioni, so che proprio in casi come questi le persone dovrebbero starti ancora più vicina...sai la perfezione non è tutto e forse sotto certi aspetti rappresenta anche qualcosa di negativo...e spesso la vita ci mette a dura prova ponendoci davanti ad ostacoli che ci sembrano insormontabili ma tu hai la tua vita, TU sei forte ne sono sicura, tu riuscirai a superare tutto solo se ci credi...abbiamo la stessa età, sei giovane, forte non mollare! so che può essere dura ma non farlo!Spero tanto che tutto si risolva per il meglio...in bocca al lupo...un abbraccio

21 marzo 2008

da chiara

nei tuoi diciassette anni mi sembra di capire che tutto ti era dovuto...poi incontri una persona che cambia tutto.sarà uno stronzo ma ricorda che lo dovrai ringraziare per il resto della tua vita..

22 marzo 2008