Dubbi d'amore

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da elisa

giornate lunghe, pesanti,mi sento sola, vuota... un tunnel nero senza una via di uscita.bisogno di amore ma accanto un marito che non ti cerca che vedi non ti desidera, piango soffro cerco una soluzione ma sono sempre piu' sola. ci sono loro i nostri figli ma vorrei esserci anche io..sentirmi importante... non ho piu' voglia di lottare sono stanca stanca di desiderarti di cercare quell'uomo che mi faceva sentire la sua principessa.tu vedi solo i nostri figli non hai piu' coltivato il nostro rapporto quello che eravamo insieme.tu sai cosa mi sta succedendo l'anoressia e' tornata la mia peggior nemica...ma ti sento lontano.. ora che ho bisogno di attenzioni... ora che sto male... ti chiedevo solo coccole affetto attenzioni non il mondo.cosa devo fare di noi di questa storia ma sopratttutto di me..non posso continuare cosi fa male tanto..

21 marzo 2008 - Bologna

Categoria: Dubbi d'amore

da Anna

Elisa cara, devi cominciare ad amarti, sei troppo importante, non devi permettere che tutto ti distrugga, parla con tuo marito, chiedigli quand'è che si sono divise le vostre strade, forse all'inizio eri più forte e di fronte alla sua indifferenza non volevi cedere, magari ti sei attaccata di più ai figli dimostrando a tuo marito che non era al primo posto (purtroppo è un errore che ho fatto quando avevo le mie figlie piccole), noi mamme non siamo capite, diamo l'anima per la famiglia e l'uomo che ci sta accanto ci combatte come se noi fossimo il nemico, forse sono loro che hanno paura di non essere amati abbastanza, ma il loro comportamento ci fa morire dentro, ogni giorno che passa nonostante tutto non vedo l'ora che lui torni dal lavoro per stare insieme ed ogni sera quando torna mi sento delusa perchè, come tu dici, vorrei sentirmi io al primo posto nei suoi pensieri, le sue parole vogliono rassicurarmi che è così, ma non si comporta come io vorrei, lo sento lontano anche se siamo vicini. E' due anni che mi sento così, sono successe tante cose che mi hanno ferita, ho sempre paura di non essere come lui mi vuole e vedo che con il tempo le cose peggiorano. Ci sono giorni in cui riesco a reagire e a tirarmi sù, anche perchè mia figlia più piccola si accorge di tutto e sta male a vedermi piangere di nascosto oppure innervosirmi per piccole cose. Altri giorni mi sento inutile, sola, abbandonata anche da lui, proprio lui che doveva essere la persona su cui poter contare in qualsiasi momento, non è facile ma so che domani troverò ancora un po' di forza per reagire. Sai perchè mi succede tutto questo? Perchè la mia infanzia è stata triste, i miei genitori si sono separati ed il ho vissuto l'abbandono anche se i nonni mi hanno cresciuta e amata come una figlia. Così ogni giorno, appena sento che qualcosa non va, mi sento ancora abbandonata, questo mi fa stare troppo male. In questi momenti scrivo i miei sfoghi, finora solo per me, poi strappavo i miei scritti, ma adesso ho deciso di sfogarmi con te perchè ho capito quello che stai provando, hai ragione si sta troppo male. Io penso che tutte e due abbiamo una forza sconosciuta che ci aiuta a tirarci sù ogni volta, come ti ho detto all'inizio, dobbiamo volerci più bene, non è giusto lasciare la nostra vita in mano ad altri, sono sicura che come me anche tu hai dei momenti in cui sai di valere per te stessa e per i tuoi figli, loro sì che ti adorano e che non potranno mai fare a meno di te. Io ho mia figlia più piccola che non sa più come dimostrarmi il suo bene, mi abbraccia, mi da bacini, mi scrive bigliettini con disegni tenerissimi, come potrei pensare di lasciarmi andare definitivamente, farei del male anche a lei che mi vuole un bene immenso. Perchè con tuo marito non parli di tutto quello che stai passando? Devi provare a fargli capire quanto è importante per te che lui ti sia vicino, ogni suo piccolo gesto ti confermerà l'amore che prova ancora per te, non lasciare che l'indifferenza cancelli tutti gli anni che avete trascorso insieme volendovi bene, devi andare a ricercare quel bene e farlo rinascere se davvero vi amate ancora. Io continuo a pensare ai momenti più belli trascorsi insieme, rivedo le foto di quei momenti e mi dico che non può finire, abbiamo bisogno di restare uniti, lui ha perduto suo padre tre anni fa e mi ha confessato che in quel periodo si sentiva perso, forse si sentiva solo come me ma io non l'ho capito abbastanza, anche perchè litigavamo per ogni piccola cosa, lui diceva che ero io prevenuta su ogni sua intenzione ed io pensavo la stessa cosa di lui, quando siamo arrivati al culmine, mi sono accorta che dovevo prendere una decisione, se avessi lasciato andare le cose senza far niente l'avrei perso per sempre, così ho scoperto che aveva contatti telefonici con altre donne, doveva pur trovare il modo di consolarsi, ed io sono caduta nella depressione, non sono riuscita a farmene una ragione, anche perchè come tutti i mariti anche lui ha annaspato negando l'evidenza, ma l'inganno è durato poco perchè vedendomi star male mi ha confermato quello che io sapevo già, avevo scoperto una sua SIM nascosta che lui ha immediatamente bloccato, e altre cose che preferisco non dire. Mi continua a dire che non succederà più, che io sono l'unica, ma è difficile credergli, il suo comportamento (due anni e forse anche più tempo a fingere, sembrava che avesse due vite) mi ha ferita profondamente, non riesco a credergli anche se vorrei dimenticare tutto e tornare serena insieme a lui, dice che è quello che vuole. Non sono un PC che basta schiacciare un tasto per eliminare il male, nel mio cuore ci sono ferite che forse non guariranno mai, dovrei esserci abituata, la mia vita non è mai stata facile, ma più passa il tempo e più ho paura, paura di tutto, mi basta uno sguardo o una parola diversa per tornare a pensare a tutto quello che mi fa star male. Ora che sono riuscita a tirare fuori la mia sofferenza mi sento meglio perchè sono sicura che tu mi capisci, vorrei che anche tu mi parlassi penso che ti farebbe bene sfogarti, per me quello che tu hai scritto è anche una richiesta di aiuto, non ti sei rivolta solo a tuo marito, penso che in fondo speravi di trovare qualcuno che ti ascoltasse e che potesse capirti, io sono qui se vuoi, ho pianto leggendo la tua lettera e anche scrivendo la mia, sono emozioni forti, abbiamo bisogno anche di questo. Spero di leggerti ancora, vedrai che ci saranno giorni felici, ti meriti tutto il bene del mondo. Scrivi, a presto, buona notte Anna

25 marzo 2008 - Milano

da elisa

ciao anna prima di tutto grazie, grazie per avermi capita...le nostre vite sono molto simili come te ho vissuto un infanzia terribile i miei non si sono separati ma sono nata per caso mio padre aveva un'altra donna da piu' di 8 anni, ma mia madre non si e' separata per me e mio fratello pensando non vedessi niente, inveci in silenzio morivo. a 17 anni ho perso mio padre che nonostante tutto era il mio punto di forza...da li' il tunnel nero l'anoressia e' arrivata e non mi ha piu'lasciata.io che cercavo certezze amore, dolcezza mi ritrovo con un ghiaccio.credimi non sai quante volte gli ho parlato ma tanto sa che ho paura, che non vado via, ma sono stanca vorrei essere felice per me e per i miei 2 meravigliosi figli, che invece mi vedono nervosa, triste mi sentono piangere.io non ho scoperto niente ma perche' credo sia molto furbo... lavoro tutto il giorno con orari pessimi puo' fare cio' che vuole io non vedo niente, ma dentro lo sento qualcosa c'e' non e' piu'lui.. sto piangendo mentre ti scrivo perche'fa male..perche per loro tutto e' piu' facile hanno il computer le partite il gran premio..e tu cosa sei?quella scema che credeva nell'amore, che sta male che lo desidera ancora...vorrei scappare ma non posso per loro pero' ti giuro dei momenti lo penso... ho voglia di essere felice.anna ma esiste la felicita'?come te riguardo le foto le cassette, ma e'come fossero altre persone... ho 32 anni mi dice che voglio fare la ragazzina, non mi capisce..non voglio
fare la rgazzina ma vivere il nostro amore..non mi capisce ho paura sia una partita persa in partenza.anna grazie per avermi scritto mi hai fatto un regalo immenso...elisa

26 marzo 2008 - Reggio Emilia

da franca

cara elisa come ti capisco, vivo la tua stessa situazione, è tremendo avere un marito che è come se non ci fosse, io ti consiglio di pensare solo a te e ai tuoi figli, amati fà le cose che ti piacciono e organizza giornate divertenti con i tuoi figli baci baci

27 marzo 2008 - Napoli

da Anna

Cara Elisa,
Oggi è una giornata di sole ed io che sono "Leone" ritrovo l'energia che mi mancava da tempo, quindi non posso che parlarti positivamente del presente e del futuro. Sai cosa ho fatto dopo essere arrivata a toccare il fondo? Mi sono costretta a reagire ed a trattenere quello che ormai restava del rapporo tra me e mio marito. Avevo desiderio da tempo di uscire con lui la sera, purtroppo con le figlie piccole c'è stato un periodo in cui era praticamente impossibile, così abbiamo iniziato ad uscire a cena (cena veloce con due panini caldi al bar) per poi andare a vederci qualche bel film al cinema, naturamente con problemi di rientro ad ore accettabili, quindi vediamo le visioni intorno alle 20.00.
Sai Elisa che i primi tempi mi sentivo a disagio con mio marito, non avevamo niente da dirci se non parlare delle figlie rimaste a casa, ma dopo qualche uscita abbiamo iniziato a ritrovare la voglia di sorriderci e di stare vicini come anni prima. Continuiamo a uscire una o due volte al mese, per noi è succifiente, di più diventerebbe costoso e non ce lo possiamo permettere, ma stiamo ritrovando il feeling che ci tiene ancora legati. Lui non sa esternare i suoi sentimenti come vorrei io, abbracci e baci sono limitati, ma mi basta stringergli la mano per sentire il suo calore che mi avvolge e mi fa sentire amata a modo suo. Sono ancora parecchie le cose che mi fanno star male, ma più passa il tempo e più mi accorgo che appartengono al passato, perchè oggi lui sta facendo di tutto per riavermi serena al suo fianco. Pensa che ultimamente riesce a rinunciare anche all'aperitivo con i colleghi di lavoro, di solito si ritrovano al bar un'oretta al venerdì quando escono dalla ditta.
Penso che dovresti riprendere il tuo posto al fianco di tuo marito, cerca un interesse comune che vi possa far tornare vicini, può essere la strada per aiutarvi a parlare ancora di voi, puoi così verificare se anche lui ha dentro ancora qualcosa per te, se ha ancora desiderio di starti vicino.
Certo che non è facile per me dimenticare il passato, quando sta silenzioso mi chiedo sempre "chissà a cosa pensa?", ma nella realtà, se sono obiettiva, posso solo dire che il suo tempo libero lo trascorre insieme a me, pensa che dal lavoro durante la pausa di pranzo alcune volte mi telefona per salutarmi. Tante volte mi chiedo com'è possibile che nel periodo più buio della nostra vita insieme siamo arrivati ad essere indifferenti uno all'altra; da parte mia era una reazione al suo comportamento, speravo di scuoterlo imponendomi di non cedere quando lui era freddo e insofferente nei miei confronti, come davanti a uno specchio tutto quello che lui faceva tornava a lui nello stesso modo, anzi forse anche con più durezza perchè tutto questo mi faceva soffrire. E' che purtroppo il tutto mi è sfuggito di mano, ti ho detto delle telefonate, della carta SIM nascosta, e di altre cose pesanti che non posso scriverti, è stato come se fossi precipitata in fondo al mare con un masso addosso, se mi avesse pugnalato davvero avrei sentito meno male. Poi ripenso a tante parole che nel passato mi ha detto e che dopo aver scoperto le cose che ti ho scritto mi fanno capire il senso di quelle parole, era lui che andava in cerca di risvegliare i suoi sensi e mi accusava di essere io un pezzo di ghiaccio, era arrivato quasi a convincermi di farmi curare perchè la mia passione per lui era svanita, come facevo ad aver voglia di stare con lui? Passava giornate ad odiarmi, a farmi sentire inesistente, qualsiasi cosa gli dava fastidio, non ero mai come mi voleva, sai quanti paragoni con altre? E perchè non ti fai bionda, forse stai meglio coi capelli lunghi, togliti quella frangia che mi sembri un cocker, falli sfilati, no meglio scalati, ed io che lo ascoltavo come ipnotizzata, volevo essere perfetta per lui, ma non ci sono mai riuscita perchè voleva cancellare quella che io ero veramente, ed io così mi frustravo sempre più. Abbiamo trascorso 25 anni insieme e quest'anno per le nozze d'argento andremo in Egitto, con noi viene la figlia più piccola. E' un viaggio che voglio con tutte le mie forze, ora che le cose si stanno rimettendo a posto voglio avere tutto quello che mi è mancato per troppo tempo e anche di più! Non rinuncio più a niente, e lui sarà sempre al mio fianco perchè è con lui che voglio dividere tutto, mi basterebbe che al mattino svegliandosi mi desse un bacio prima di alzarsi (io sto a letto 10 minuti in più), sarebbe la conferma del bene che mi vuole, per me è importante, qualche volta lo fa se non è in ritardo o si dimentica, è fatto così. Questa domenica abbiamo accompagnato nostra figlia ad una partita di pallamano, avrei voluto che tifasse con me, che mi stesse vicino invece sai cosa faceva? Di farmi una coccola non ci ha pensato neanche e appena mi ha sentito incitare la squadra si è allontanato perchè diceva che lo stordivo, sai cosa ho fatto invece di litigare? Sono uscita dalla palestra, era una bella giornata di sole, mi veniva da piangere mentre passeggiavo ma mi costringevo a non cedere, sono riuscita a restare calma e passeggiando ho ritrovato la tranquillità, mi sono presa un caffè al bar, avevo anche voglia di fumare (pensa che fumerò una volta al mese quando proprio devo scaricarmi) ed ho chiesto al barista se vendevano sigarette, niente, non ne vendevano ma me ne ha offerta una ed è bastato scambiare due parole con questo sconosciuto gentile per distendermi i nervi e farmi tornare in palestra sorridente. Naturalmente rientrando in palestra non sono tornata vicino a mio marito, l'ho ignorato, si è riavvicinato lui dicendomi che era uscito a cercarmi e non mi aveva trovata, poi si è seduto vicino e, insieme a me, si è appassionato al gioco di mia figlia. Penso che abbia capito il suo sbaglio, si è reso conto che non è così che lo voglio. Anche perchè mia figlia si era accorta che io non c'ero più ed è andata a chiedere a suo padre perchè ero andata via. Ora ti racconto un episodio che ti farà sorridere ma che se ci penso bene mi fa riflettere sul comportamento di mio marito. Eravamo in viaggio di nozze 25 anni fa, stavamo lasciando il porto di Spalato per tornare con la nave a Pescara, era il tramonto ed io ero fuori a vedere la nave che si staccava dal porto e si allontanava dalla riva con tutti i colori del tramonto, era bellissimo! Sai dov'era mio marito? Dentro la cabina perchè era troppo stanco per stare con me seduto fuori. Mi sono ritrovata a vedere il tramonto insieme al marito di un'altra ragazza che era uscito solo perchè la ragazza aveva freddo, ma ci pensi? Avrei dovuto capirlo subito con chi avevo a che fare, altro che il ragazzo dolcissimo e innamorato che per tre anni mi era stato sempre attaccatissimo, adesso ero sua moglie e questa sicurezza gli dava il diritto di cambiare il suo comportamento. E non ti dico quando è terminato il viaggio di nozze e ci ritrovevamo soli noi due a cenare davanti alla TV. Che solitudine! Io che avevo una famiglia estroversa, comunicativa, ero abituata a stare a tavola in allegria parlando di tutto, con lui dovevo stare in silenzio perchè era troppo importante il TG, il calcio, il ciclismo, la formula 1, motociclismo e altro ancora... Dopo tre anni è nata la 1^ figlia e mi sono talmente attaccata a lei che non mi interessava più niente, poteva fare quello che voleva, io avevo mia figlia e con lei potevo parlare, sorridere, farci le coccole, mi sentivo bene così. La crisi è cominciata quando mia suocera ha inziato a invadere la nostra vita, c'era la scusa della nipotina per essere sempre troppo presente e in mezzo alla mia famiglia, non potevo accettare che lei che per me è un'estranea rompesse l'anima facendo la dittatrice a casa nostra. All'inizio cercavo di farlo capire a mio marito che mi rispondeva che sua madre voleva solo darmi una mano (pensa che voleva tenere mia figlia mentre io lavoravo part-time però dovevo pagarla con lo stesso stipendio che prendevo, bell'aiuto!), non riuscendo a risolvere in altro modo la cosa, ci ho litigato e sono riuscita a riprendere in mano la mia vita senza intrusi, naturalmente ho dovuto rinunciare al lavoro perchè moi marito non voleva babysitter per la casa e mandarla al nido non potevamo, era troppo costoso. Da quel giorno ho avuto sempre il nemico alle spalle, mia suocera ha sempre fatto di tutto per vedermi litigare con suo figlio, di me sapeva vita morte e miracoli (vive ancora oggi nell'appartamento sotto il nostro), se uscivo in macchina con la bambina non serviva che glielo dicessi io a mio marito la sera, appena lui tornava dal lavoro lei era già lì a informarlo a che ora ero uscita e rientrata, poi mio marito venendo in casa stranamente mi chiedeva se ero andata a fare un giro (non me lo chiedeva mai) e questa era la conferma di tutto. Ho portato pazienza per anni finchè lei non ha iniziato a mettermi contro mio suocero (lui non c'entrava nulla, era una persona splendida), ma la moglie non poteva accettare che andassimo d'accordo e così ha iniziato a dire malignità, pensa che alla fine ci ha fatto litigare tutti, siamo stati due o tre anni senza parlarci e quando è nata la nostra 2^ figlia solo mio suocero è venuto a salutarmi in ospedale ed a conoscere la nipotina. Da quel giorno sono tornata a salutare tutti per educazione, ma è solo con mio suocero che si è ristabilito un rapporto sereno, aveva capito tutto e si è persino scusato. Purtroppo tre anni fa ci ha lasciati per un male incurabile, e mi ritrovo invece faccia a faccia con chi non vorrei vedere. Ho sempre cercato di arrangiarmi con le figlie, quando la primogenita era ragazzina teneva la sorellina piccola mentre io lavoravo part-time, sono fortunata perchè la figlia grande è come un'amica (ora ha 22 anni) e la piccola è la nostra coccolona, ha il mio carattere è solare come me. La vita continua e spero che il peggio sia passato, io sto facendo di tutto per vivere ogni giorno come se fosse unico, ringrazio Dio di avere ancora la mia famiglia unita. Hanno sofferto anche le mie figlie, soprattutto la grande, pensa che a 18 anni è andata a convivere col suo ragazzo, l'atmosfera nella nostra famiglia non era buona, io e mio marito litigavamo spesso e il nostro nervosismo si riversava anche su di lei. Io ho sempre parlato con lei e nell'ultimo anno è riuscita a capire anche lei tante cose, la sento alleata, pensa che mi da anche consigli. Come farei senza di loro? Dai Elisa, non mollare, hai tutta la forza dentro per avere la vita che cerchi, devi provarle tutte continuando ad amare. Raccontami anche tu tutto quello che vuoi, forse tirando fuori quello che ti ha fatto male riesci a stare meglio, non ci conosciamo ma penso di poterti capire i nostri sentimenti si assomigliano. Sono stata contenta di leggere la tua lettera solo per me, penso che si possa essere grandi amiche anche così. Spero che la primavera ti dia forza dentro ed energia per affrontare le tue giornate buie. Devi uscire, stare in mezzo alla gente, goderti il mondo che ti circonda, non chiuderti in casa sola, è la cosa peggiore perchè continui solo a pensare alle cose peggiori e ti sembra di non trovare una soluzione. Quando torna tuo marito dal lavoro fallo parlare del suo lavoro, delle sue giornate, vedrai che magari c'è qualcosa che non lo rende felice, cerca di capirlo e fatti sentire vicina. Sono sicura che anche lui ha bisogno di te, inizia a coccolarlo tu vedrai che inizierà a farlo anche lui. Fammi sapere come stai, ti auguro di tornare a sorridere, vedrai che ce la fai! Ciao
Anna

1 aprile 2008 - Milano

da elisa

la tua lettera e' bellissima quanta forza quella che manca a me. oggi c'e' il sole ma dentro me tanta tristezza, eppure mi rendo conto che tuutto perche' vorrei che andrea capisse fosse piu' presente, ma penso a stare senza lui e sto male alla fine sono cresciuta con lui avevo 14 anni quando ci siamo messi insieme e tra pochi mesi 9 anni di matrimonio. mi basterebbe un gesto una parola dolcezza.pensa adesso sta partendo per andare al funerale di un suo collega, poliziotto morto sul lavoro lascia moglie e due bambini come i nostri.un collega che ha fatto il suo stesso percorso, diventati insieme a lui vice sovrint.perche' ti scrivo questo?perche' stanotte non dormivo pensavo se fosse successo a me morirei tutto questo vuole dire che lo amo ancora o non mi sentirei cosi...spero che tutto torni come una volta spero in un po' di serenita',tranquillita'. ho voglia di essere una famiglia serena...ne ho bisogno per me per i miei cuccioli.scrivi quando vuoi io ti aspetto.elisa

3 aprile 2008 - Reggio Emilia

da eva

la vità è un ring. non scendere mai. forza

3 aprile 2008 - Cagliari

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