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da ragazzo
E' grottesco constatare che a volte sono le persone che ci sono vicine che ci fanno sentire irrimediabilmente soli.
"Grottesco", memorizzate questa parola, se non sapete bene cosa vuol dire cercate sul dizionario.
Si dice sempre che bisogna parlare dei propri problemi con un amico/a, con la ragazza/o con i propri genitori; loro dovrebbero avere la chiave della salvezza o qualcosa di similare.
Ma le cose, non stanno esattamente così.
Sono proprio loro che affossano le già lievi speranze. Si sente sempre ogni volta che succede qualcosa di brutto o di socialmente spiacevole, sempre le stesse frasi, "poteva chiedere aiuto" "chi se lo sarebbe mai aspettato" certo, brucia quando una persona rifiuta il "magnifico mondo" la cui esistenza è socialmente accettata solo per pura convenzione. E allora bisogna condannare, "è/era pazzo è/era stupido", bisogna sempre condannare e mai cercare di capire, perchè farlo pone sempre domande scomode su responsabiltà scomode.
E così ci sono persone che urlano aiuto dalla mattina alla sera ma nessuno li ascolta o peggio si minimizza "ma si che andrà tutto bene" "vedrai è un periodo così ma poi" "ma goditi la vita".
Queste frasi sono fastidiose dette da persone sconosciute o amici marginali ma dette dalle persone più vicine a noi sono coltellate nell'anima, perchè con quando si è soli c'è la speranza di trovare qualcuno un giorno che ti capisca ma quando NON si è soli, e si ha qualcuno, qualcuno con cui hai passato/ti ha dato la vita o che ami e questo qualcuno non ti capisce o neanche ci prova beh allora non si diventa soli si diventa IRRIMEDIABILMENTE soli, e allora l'avere tutta la vita davanti non è più una speranza ma un puro fardello che non tutti riescono a sopportare e nascondere dietro un sorriso di circostanza.
E poi la sera capitano le discussioni, "bhe la scuola non andava bene", "la ragazza/o l'ha lasciato/a" perchè è chiaro che la coscienza sociale per pulirsi deve trovare un motivo/capro espiatorio un qualcosa di definibile è controllabile, per poter puntare il dito contro e dire "ha sbagliato", "doveva chiedere aiuto".
Già chiedere aiuto. Per essere presi sul serio bisogna come minimo tentare il suicidio tre o quattro volte, per lo più tagliandosi le vene.
E poi c'è chi invece smette di giocare e si impicca a 18 anni.
Che buffo che è il mondo, grottesco.
Riposa in pace A., anche se ti ho visto per la prima volta in una bara, questa dedica è per te.
5 luglio 2008 - Alessandria
Categoria: Solitudine
da francesco
ciao RAGAZZO, quel IRRIMEDIALMENTE è disarmante per chiunque ti scriva o ti voglia aiutare in qualche modo. quel che posso fare è di mettermi a tua disposizione, se posso in qualche modo essere tuo amico lo faccio volentieri, io sono qui, in ogni caso sappi che i più grandi scrittori, poeti, pittori, erano tutti soli. con affetto francesco.
5 luglio 2008 - Torino
da Bob
La realtà é ancora più tragica di come la dipingi tu!
Siamo tutti sempre soli a vivere le gioie e i dolori.(Bibbia)
Cambia soltanto un fattore fondamentale da persona a persona, come gestire questa realtà!
Molti si circondano di amici e feste.
Altri pochi intimi ai quali si confidano e vengono anche traditi da loro alcune volte.
Alcuni sono soli sempre, ma veramente soli ma hanno il coraggio di una tigre da sola nella jungla, anche quando le scimmie le schiamazzano intorno per impedirle la caccia, non demorde, é una macchina da guerra costruita in milioni di anni di evoluzione biologica, di perfezione eppure di fronte a un guru magro nel suo digiuno e immobile come un sasso l'ho vista evitarlo con timore.
Non ti posso dire cosa ho visto, e quante volte sono stato per morire, posso solo dirti che la vita é magia ed é irripetibile.
Anche dopo una grave delusione come é accaduto a me.
Lasciato da una donna dopo 20 anni senza nessun rimorso.
La botta é arrivata forte come un pugno nello stomaco fortissimo e dato da chi meno te l'aspettavi.
Il mondo con i suoi telegiornali é crollato, non avevo più interessi, ma conosco lo yoga e l'inganno della vita.
Ho veduto le ramanzine e le prediche degli angeli alati fare ai suicidi, con molto amore sono stati rimessi in un feto, destinati a rinascere per affrontare di nuovo una vita che proporrà a tutti gli stessi dilemmi che dovranno essere superati da tutti per accedere a dimensioni superiori e sublimi.
Non mi sono arreso.
In nome di Dio non mi arrenderò mai di fronte a nessuna situazione.
Come la gazzella ha spazio ancora per sfuggire agli artigli del leone e corre e lotta per continuare a vivere e nei suoi occhi c'é solo questa verità.
Io applico questo comandamento "No possesso" non possiedo come mia quella donna lei appartiene al mondo, alla vita ed é giusto che sia così, é vero per tutti.
Noi siamo liberi ma facciamo fatica a comprenderlo.
Nulla ci é precluso, vietato,se vuoi, puoi,tutto.
Tutto é alla tua portata basta adoperarti per quello che vuoi.
Sembrerò fuori moda, epoca, ma credo solo a Gesù e nei momenti di difficoltà ho chiesto forte il suo aiuto, e Lui mi ha sorretto, quasi svenuto dal dolore Lui mi ha dato nuova forza, perché Lui é stato VERO, l'unico vero, che non ha avuto paura di fronte alla sua di solitudine fino all'ultimo.
Ebbene posso, si posso ancora aiutare me e gli altri perché posso ed é quello che farò fino a quando avrò forza come quella gazzella, correrò.
Perché non corri anche tu con me, con noi, con tutti?
Non arrenderti mai!
Bob
6 luglio 2008
da francesco
ciao BOB, un grazie di tutto cuore, con affetto francesco.
6 luglio 2008 - Torino
da Cat
Quello che tu scrivi è un terribile dono.
La solitudine è un dono.
Chi ha detto che i regali son tutti positivi? La solitudine non lo è.
E' tremenda, ed è come tu la descrivi.
Poichè siamo tutti come tanti pesciolini che però cercano ossigeno e tentano di risalire l'acqua per riceverlo, ma scoprono che il bordo è sempre più in alto di quanto pensavamo.
E le creature che dovrebbero starci vicine sono troppo occupate o a fare lo stesso, oppure a far finta che noi siamo solo dei diversi.
La solitudine è un tremendo dono e non ha niente di posito. Però è utile.
Fa capire cose che altri non capiranno mai e per accorgertene basta leggere qualche dedica su questo sito...
Il tuo amico o conoscente, A., ora è sicuramente in un luogo migliore di questo e sono sicuro che è lui a compatire noi.
Cerca una canzone di De Andrà, Preghiere di Gennaio. E' bellissima.
Un saluto,
Cat
6 luglio 2008
da stellasenzacielo
non c'è niente di più vero di quello che scrivi!!!
spesso mi capita di pensare che gli altri non vogliano vedere/ascoltare, e molto più semplice credere che vada tutto bene!!!!
17 luglio 2008
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