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da ulisse
Sono seduto, in camera mia. Non riesco neanche a scrivere, vorrei trovare le frasi giuste per farvi capire come sto, ma è così difficile... Vorrei proprio che voi capiste, come se foste dentro la mia mente e vedeste bene perchè sto così male. Allora forse mi perdonereste per non riuscire a fare quasi niente, e mi direste: "Va tutto bene, non preoccuparti, ce l'hai messa proprio tutta, sei stato bravo, anche se non sei riuscito a guarire dalla tua malattia".
Non so se è stata una buona idea mandare questa "lettera"; una parte di me mi dice di smetterla di farmi compatire, che non è dignitoso, e che se non riesco a cavarmela da solo è perchè non mi sono impegnato abbastanza (questa è la cultura bergamasca...); poi c'è un'altra parte di me che mi dice che senza l'aiuto e l'affetto di qualcun altro, non ce la farò a guarire da questa nevrosi. Forse il vero motivo per cui scrivo è solo che se so che qualcuno mi leggerà potrò illudermi di non essere completamente solo.
21 novembre 2008 - Bergamo
Categoria: Solitudine
da albachiara
Ho riletto diverse volte la tua "lettera"ma scusami ma non riesco a comprenderti...cosa vuoi dire?come si fa ad entrare nella mente di qualcuno che non dice cosa pensa, cosa non ha, molti di noi comuni mortali abbiamo una sofferenza tu la tua la chiami nevrosi...hai già una diagnosi...io alla mia di sofferenza non sono riuscita a dare una diagnosi ben precisa...a volte mi accorgo che reagisco con rabbia ma lo faccio solo per scuotere le persone che mi stanno accanto...sbaglio lo so...e allora che fare quando la persona che ami è la prima a farti del male?l affetto la comprensione dove la trovi se quella persona che vive con te ti fa soffrire?cerchi di fare un analisi della propria esistenza pensa pensa, qualcosa deve pur venire fuori...ahhh sono arrabbiata con me stessa vorrei trovare qualcuno che mi dica "hai ragione"o"stai sbagliando tutto"ti abbraccio...scusami
21 novembre 2008 - Siracusa
da ulisse
Non scusarti Albachiara, hai ragione, sono stato poco chiaro.
A circa 16 anni cominciai ad ammalarmi di una malattia mentale, non posso dirti in una parola come si chiama perchè gli psichiatri e gli psicologi mi hanno dato varie diagnosi e terapie. Tu immaginala grosso modo come una depressione. Gli psicologi mi hanno fatto bene, ma già anni fa mi resi conto che avrei dovuto curarmi da solo, mettendomi a studiare psicologia da autodidatta. Oggi sto migliorando, tra alti e bassi...
Quello che volevo dire, è che oltre ad essere sempre stato solo, ho dovuto anche fare tutto da solo, cercando di fare del mio meglio e sempre con la paura di non aver fatto abbastanza. Perciò mi piacerebbe tanto che qualcuno conoscesse bene me e il mio passato (anche se probabilmente resterà solo un desiderio) e mi dicesse che nonostante questo disastro, sono stato bravo per come l'ho gestito e non è stata colpa mia.
21 novembre 2008 - Bergamo
da daria
ciao...e la prima volta che rispondo a qualcuno...secondo me devi vedere bene..ci saranno delle persone che ti sarnno acoltare e darti un consiglio valido..solo che forse non sei pronto a parlare, pero credimi da solo non potrai mai trovare una soluzione... non costruire dei muri di silenzio...ci sara una persona pronta ad ascoltarti, senza giudicare...guardati bene attorno...spero che troverai una via d'uscita
21 novembre 2008 - Avellino
da albachiara
Ulisse...adesso ricordo io una volta ti ho scritto forse perchè mi hai colpito...io lavoro in psichiatria non sono un medico conosco le diagnosi e le varie terapie che diamo ai nostri pazienti...le terapie servono tanto per poter essere più lucidi ad uscirne fuori e se sei stato aiutato bene certo che sei stato bravo...mi ricordo di averti scritto anche che sei stato bravo ad aprire quei libri di psicologia senza piangerti addosso...ti ricordi?adesso come stai?spero che la tua famiglia ti sia stata sempre vicino non capisco chi dovrebbe dirti che sei stato bravo...i tuoi medici?i tuoi genitori?ebbene te lo dico io perchè so che non è facile uscirne e parlare come parli tu...BRAVO!!!ti abbraccio ciao
22 novembre 2008 - Siracusa
da albachiara
Ho trovato infatti l altra lettera che hai inviato prima di questa hai 25 anni?sei di Bergamo...se ti sei staccato dalle cure e pensi di averne bisogno tornaci...non perdi tempo e penso che troverai tutte le risposte alle tue domande se pensi di stare bene di non sentire il bisogno di aiuto allora cerca di uscire dalla solitudine con un lavoro un hobby da noi organizziamo dei progetti di lavoro per rintegrare chi è stato male e ti parlo dall estremità della sicilia dal famoso sud...penso che li da te ci siano anche...parlane con una assistente sociale del DSM (dipartimento salute mentale)è un servizio dell ASL dove non paghi niente e sei aiutato in tutti i sensi...Tanti auguri Ulisse da Carmen 36 anni...baci
22 novembre 2008 - Siracusa
da edvige
ciao ulisse,
ti scrive una ragazza che vive a bergamo ma è del profondo sud.
lascia perdere la cultura bergamasca ecc, senza offesa voi vivete tutti di fretta e non vi accorgete che c'è qualcuno affianco che ha bisogno di voi, pensa che ancora adesso che sono tanti anni che abito qui me ne scapperei.
se mi permetto di darti un consiglio è perchè conosco l'ansia e la depressione hai ragione smettila di farti compatire e reagisci, è difficile, non sempre si riesce a vincere ma tu devi combattere insieme alle persone che ti amano, con il loro aiuto puoi farcela ma soprattutto devi volerlo tu, tu sei più forte di lei ricordalo, e sei hai bisogno di sfogarti bè c'è qualcuno che abita dalle tue parti che ha il piacere di ascoltarti, e miracc non lasciarti andare e lascia perdere la gente che ti critica ecc perchè chi grazie a dio non ne soffre non può capire ciao in bocca al lupo
22 novembre 2008 - Bergamo
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