Se sto scrivendo qui è perché proprio non ho altro da fare e non riesco nemmeno a dormire, una maledetta combinazione di fattori.
Senza tanti giri di parole, i dati oggettivi sono: 25 anni, intelligente, laureato a pieni voti ed in procinto di intraprendere il primo lavoro. Sono il classico ragazzo per bene, sempre gentile e carino con tutti. Se vi sembra uno scenario positivo ed invidiabile è perché non mi conoscete.
In questo quarto di secolo non sono riuscito a farmi degli amici con cui potermi realmente divertire, né tanto meno sono mai stato fidanzato (ed intendo dire nemmeno storielle di una notte). Quindi fondamentalmente non esco mai, non conosco praticamente la mia città, figuriamoci il mondo, né so comportarmi in un contesto "sociale". Va da sé che io sia introverso, timido, insicuro e sinonimi vari.
Considerando che di consigli me ne sono già arrivati a bizzeffe da persone che conosco via chat, vi assicuro che sono assolutamente inutili: cosa posso farmene di "esci e conosci gente", "fatti degli amici" et similia? Questo mi fa riflettere sul senso di tutto questo sfogo, visto che sarà matematicamente inutile una qualsiasi vostra risposta. A me non servono parole, serve un aiuto materiale, e questo non accade magicamente restando in casa. D'altronde il circolo vizioso è tale in quanto non ne se ne esce: non esco perché non ho amici, non ho amici perché non esco, per semplificare.
Come se non bastasse, soffro e provo rabbia vedendo persone che conosco divertirsi; è brutto a dirsi, ma è così. Non ho alcun modo per sfogarmi, non ho nemmeno la forza per piangere...e poi a che serve piangere da soli? A nulla.
Non è vero che le situazioni si risolvono da sole e che "prima o poi avrai degli amici". Gli amici non piovono dal cielo e le persone che hanno già i loro "giri" ovviamente non perdono tempo a farsi carico di aiutare gli altri: non ditemi che non è così, perché ho mille esempi di questo comportamento.
Vorrei tanto far leggere questo messaggio a tutte le persone che ho incontrato nel corso della mia vita, ma sarebbe tutto così patetico che se anche cercassero di aiutarmi mi sentirei a disagio. Infatti lo scrivo qui come sfogo, conscio del fatto che non servirà assolutamente a nulla.
Per me vivere è solo una lunga perdita di tempo ed il problema è non avere il coraggio (o la stupidità) di porre fine a questa inutile sofferenza.
25 gennaio 2009 - Bologna
Categoria: Solitudine