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da Giacomo

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da stevica

purtroppo anch'io mi ritrovo come te, a 29 anni solo come un cane. Non passa giorno senza che rimpianga le occasioni che ho avuto per farmi degli amici, ma che ho sprecato. Mi rendo conto solo da poco tempo che gli amici veri si fanno nei primi 10-20 anni della vita, quando uno va a scuola, o all'università.Dopo è troppo tardi. Devo ammettere che mi merito quello che sto passando perchè all'epoca stavo bene da solo, mi godevo la mia egoistica libertà. Solo da pochi anni la realtà della mia situazione mi è crollata addosso nella sua gravità, e solo allora ho capito che niente vale la vicinanza di un amico, che la felicità è vera solo se condivisa.
Questo mio messaggio non avrà alcuna utilità per te se non quella di farti pensare che c'è qualcuno che sta peggio di te da più tempo di te.

25 gennaio 2009 - Vicenza

da Angel75

Ciao Giacomo!

Certo che di rabbia nè hai tanta...ti sei proprio sfogato...

Forse l'unica spiegazione è che per molti anni ti sei concentrato solo sugli studi e non ti sei accorto del tempo che passava. Adesso ti sei laureato, hai un lavoro che ti permette di vivere bene, ma c'è anche un'altra cosa, adesso hai molto più tempo libero per pensare. Allora che fai? Ripercorri tutta la tua vita e ti rendi conto che non hai amici. T'incavoli, ti deprimi...ma non è così che si fa. Dici di essere timido, di non sapere come comportarti quando esci? Ti dico che è tutto normale, perché non ci sei abbituato. Ti fa rabbia vedere come sì divertono delle persone che conosci, giusto? Ecco, hai mai pensato di buttarti, di metterti in gioco con loro? Hai mai fatto il primo passo chiedendo loro se magari una sera potresti uscire con loro?

Non aspettare a casa che gli amici vengono da te. Prova a buttarti nella folla e sono sicura che, con il tempo, andranno via tutte le paure. Sei un ragazzo ok, non vedo perché tu non debba riuscirci.

26 gennaio 2009

da speranza

Anch'io mi sono laureata con un bel voto a 25 anni ma senza essere mai stata fidanzata (nemmeno storielle da ragazzini), e senza amici, ma a differenza tua per me anche il lavoro ha tardato ad arrivare, quindi si aggiungeva al tutto anche questa insoddisfazione, quindi so cosa vuoi dire e come puoi stare...ora a distanza di anni le cose sembrano vadano a mio favore...e questo lo devo gran parte al mio impegno e alla mia costanza e parte al corso degli eventi che ad un certo punto hanno deciso di darmi una mano; le cose possono cambiare per una combinazione di eventi, ci vuole dell'impegno ma anche della fortuna, quindi non ti dico: buttati fuori tutto cambierà per magia! anzi, è molto difficile che accada così... ma sicuramente continuando a rimanere chiuso le cose non cambieranno, non ti dico di uscire da solo se non hai amici, ma almeno prova ad iscriverti ad una palestra, a fare un corso, lì avrai la possibilità di conoscere persone nuove, e poi devi iniziare un lavoro nuovo, cerca di vederlo con positività anche sperando di trovare persone simpatiche con cui uscire, e se non sarà così non buttarti giù, la vita potrà offrirti altre opportunità, ma se vuoi un consiglio non lasciare passare troppo il tempo, perchè il tempo è prezioso e più vai avanti più sarà peggio...

26 gennaio 2009

da anonima

ho 24 anni, un fidanzato e pochi amici.. tutto questo non da tanto tempo.. prima vivevo una situazione non simile, ma esattamente identica ala tua... poi mi sono rotta le scatole di aspettare che gli altri si accorgessero di me!!
se non fai niente tu per te come ti aspetti che possano farlo loro???
mi sono iscritta in palestra, ho iniziato a chattare con persone della mia città che ho poi conosciuto e che ora ritengo amici, ho cambiato lavoro, ho trovato l'amore e ogni giorno che passa sono sempre più felice!!
non lasciare che la vita prenda il sopravvento su di te, piuttosto.. DATTI UNA MOSSA INVECE DI PIANGERTI ADDOSSO

26 gennaio 2009

da ulisse

Nella tua lettera scrivi: "...sarà matematicamente inutile una vostra risposta", bene, io raccolgo subito la sfida e provo a darti dei consigli.
Non sto qua a raccontarti la mia storia, non è importante adesso.
Qual'è il problema di cui stiamo parlando? Secondo me è il seguente:
1) Nella società si possono distinguere due gruppi di persone, aventi personalità o estroversa o introversa. Lo so che ogni persona è un caso unico, io parlo di "tendenze", in ogni persona c'è la prevalenza di uno dei due tipi. Secondo me, quello che distingue veramente i due tipi, è la diversa dose di sensibilità agli stimoli (interni o esterni), suppongo che la mente di un introverso percepisca ed elabori qualunque stimolo in modo più intenso; questo causa tutte le caratteristiche "introverse": paure, ansie, timidezza, fragilità emotiva, intelligenza, creatività, senso artistico, senso di giustizia, responsabilità.
2) Qualcuno ha stimato che nella nostra società gli introversi sono meno del 10% (forse il 5%), contro il restante di estroversi; non posso garantire per questi dati, ma sicuramente si tratta di una piccola minoranza. Se a questo dato aggiungiamo la tendenza a non imporsi, si deduce che l'ambiente sociale e culturale dominante è di tipo estroverso.
3) Così un introverso sente fin da piccolo di essere diverso dagli altri, anzi, viene spinto dai familiari e dai conoscenti a omologarsi. Così si comincia a indossare una maschera per non restare soli, cercando di reprimere la propria vera personalità, finendo col vivere male o ammalarsi di una nevrosi.

Consigli: chi ti dice di uscire e sforzarti di conoscere gente, non immagina che tipo di persona sei e che bisogni hai. Io e molti altri, non vedendo alternative alla solitudine, abbiamo provato ad andare nei bar o in discoteca con dei coetanei: ne abbiamo ricavato solo sofferenza.
La situazione ideale a cui tendere sarebbe: uscire con altri introversi e recarsi nei luoghi che ci piacciono, come: cinema, teatri, mostre, jazz bar, rock bar, bar letterari, circoli di appassionati di qualcosa, parchi, oasi, monti, ecc...
Ci si può arrivare, ma è difficile perchè bisogna trovare altri introversi nelle vicinanze, bisogna trovare i posti dove andare, e bisogna mettere momentaneamente da parte le proprie paure.
Io sto addirittura pensando di fondare un'associazione che ci riunisca, con piccole sedi territoriali, ma non ho il coraggio di tentare un'impresa del genere.

26 gennaio 2009 - Bergamo

da luy

perche stare male? perche kiudersi dentro? perche non essere mai felici ?
che tormento tutto cio... eppure anch io ho avuto degli amici o almeno credevo fossero amici... ma alla fine il risultato è stato diverso una grande delusione... perche esiste gente falsa?
perche?
adesso io non ho piu amici vivo con la speranza di trovare gente sincera (cosa difficile) l unica cosa che mi rimane da fare è sperare... kissa!!!!

27 gennaio 2009

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