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da dani

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da fredic

io sono arrivato a 31 anni e se mi guardo sia al presente che alle spalle dovrei suicidarmi subito. Vedo che non sono il solo, siamo molti, ragazzi voglio dirvi
solo una cosa: dal cuore vi voglio bene,
perchè siamo fratelli nella sventura, siamo un popolo d'invisibili, siamo
gli sfigati, siamo i "pressati", siamo
alcolizzati, siamo i disadattati, siamo il frutto di una società che non funziona più a dei ritmi naturali,
io non sono il Dio che sta comodo seduto, sono in carne ed ossa uno che ama i suoi simili.

27 gennaio 2009

da claudia

ale non serve obbligarsi a far cose totalmente lontane dalla propria natura...nemmeno serve circondarsi di persone con le quali non si ha nulla in comune o da condividere.occorre però individuarne una o qualcuna che sentiamo possa esser piu affine e con quella allenarsi ad aprirsi pian piano... con delicatezza e rispetto.

27 gennaio 2009

da Anonimo

mi saprai dire poi quando vedrai tutti i tuoi sogni frantumarsi in pezzi...se riuscirai ancora a mentire a te stessa dicendoti che sei forte...
infondo è il gioco della vita...ti dico una cosa (luogo comune ma vera) : LA VITA FA SCHIFO

29 gennaio 2009

da ciox

ho letto la dedica di dani.
la posso dore una cosa anche io??
il "muoviti e fai qualcosa x cambiare la tua vita", è tanto facile da scrivere, saranno 20 battute di tasti, ma da fare...
è talmente complicato.. c'ho provato, ma sono cosi attaccata a me stessa, ho cosi paura del giudizio degli altri che il vuoto che ho dentro quasi mi divora, alex, mi ritrovo in pieno nelle tue parole, i miei coetanei non hanno mai accettato una ragazza coi kili di troppo, no, non basta l'intelligenza x instaurare un dialogo, serve la forma fisica non lo sapevate??
cosi per tutta l'infanzia ho tentato di integrarmi, senza accorgermi che dentro succedeva l'opposto, cercavo di isolarmi, e cosi è successo, ho 19 anni e nel mio paese conosco il nome di 3 o 4 persone al massimo esclusa la mia famiglia, ho coluto crearmi amicizie in un oaese vicino al mio, ma il "ribrezzo" per la gente che in quegli anni avevo costruito, è uscito fuori tutto insieme, lasciandomi un granfde amaro nella bocca, che sento tutt'ora oggi quando sto in mezzo alla gente..
mi sono costruita passioni come la lettura, in modo che lo posso fare solo da sola con me stessa..
questa sono io, quindi per favore nel reparto "solitudine", non mi venite a dire alza il culo e muoviti, se veramente dani ci eri passata non dicevi queste parole, ma avevi piu comprensione x noi..
alex, mi sa l'ho gia detto ma lo ridico, mi ritrovo nelle tue parole...
vi saluto, ciox

30 gennaio 2009

da ulisse

Cari ragazzi,
giorni fa quando lessi la lettera di dani non la presi molto in considerazione, mi dissi: "ecco un altra persona che non riesce a immaginare la situazione in cui stiamo...". Poi vista la mole di risposte arrivate e soprattutto avendole lette ho creduto che fosse utile darvi il mio parere.
In generale non condivido la lettera di Dani, mi sembra una lista di luoghi comuni, quindi il nostro problema è stato affrontato in modo molto superficiale; però l'intenzione era giusta: veramente non dobbiamo rassegnarci, e dobbiamo continuare a lottare per poter vivere una vita più soddisfacente e addirittura essere felici! Ognuno a modo suo, con i suoi tempi, a piccolissimi passettini, o con opere più decise, provatene di tutti i colori (senza rischiare di fare casini però, abbiamo già abbastanza preoccupazioni), a modo vostro, provate ad andare da uno psicologo, o appassionatevi alla lettura, o praticate uno sport, o entrate in una associazione, o fate un viaggio, o sceglietevi un hobby. Comunque non deve mai mancare un opera di introspezione, guidata da qualcuno, o da soli con l'autoanalisi (prima però imparate dai libri dedicati come si fa: Karen Horney ne ha scritto uno a proposito molto efficace). Anch'io quando lavoravo o ottenevo dei risultati nella vita, mi sentivo meglio, ma è dato solo dall'autostima che viene temporaneamente "pompata"; prima o poi se non affrontate "le vostre viscere", tornerete a star male.
A volte può sembrare meno doloroso rassegnarsi alla propria condizione, ma prima o poi risentirete il forte bisogno di cercare di avere una vita più bella, anzi forse avrete il rimpianto di non aver cominciato a lottare anni prima; credetemi non abbiamo scelta: dobbiamo lottare, ognuno a modo suo, piano piano.
E' un atto eroico, per le difficoltà che comporta, anche se è un lavoro diluito negli anni, ci vuole tanta pazienza e testardaggine, ma i risultati arrivano sempre, gradualmente.

30 gennaio 2009 - Bergamo

da Alex Darth NodTEK

la cosa che mi piace piu' fare?

direi ascoltare musica (meglio se anni '80) e invetare canzoni e melodie mie.

la cosa invece che mi piacerebbe di piu' fare?

passare del tempo con qualcuno che mi voglia bene e a cui voler bene... non ho mai avuto una ragazza e questo mi fa stare malissimo. vorrei condividere la mia vita con qualcuno... ho perso la speranza da tanto tempo...

Alessandro

31 gennaio 2009 - Milano

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