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da laura
Ciao a tutti?ormai è la terza o quarta volta che scrivo qui, perché è l?unico posto dove posso essere me stessa senza dover fingere di essere felice, senza dover recitare questa farsa che ormai porto avanti da 5 o 6 anni. (ora ne ho 21).
Sono sola, completamente sola, senza amici, senza un gruppo, senza una vita; non so perché, ma la mia squallida e misera esistenza si svolge tra le quattro mura della mia stanza, i libri e l?università. Ho dei genitori che voltano la testa dall?altra parte, che preferiscono fingere che vada tutto bene, che preferiscono che io FINGA che tutto vada bene.
Evidentemente li spavento, perché sono diversa da loro, diversa da ogni altro, non migliore, solo diversa. Una volta ero orgogliosa di questa mia diversità, credevo che fosse un pregio essere sensibile, introversa, mi piaceva cogliere la verità delle cose sotto la loro patina di superficialità. Ma non è un dono; è una condanna, perché io vedo la bruttezza del mondo, vedo l?indifferenza, la crudeltà e l?ignoranza della gente, vedo come tutti abbiano paura di me perché non sono come loro.
Avevo un gruppo di amici (anzi, conoscenti, amici è una parola troppo grossa), ma non ce la faccio più a fingere di avere qualcosa in comune con loro, che parlano solo di cosmetici e programmi tv idioti.
La mia recita sta crollando, sto calando la maschera. Non ho più voglia di fare finta di essere come loro, ho una incredibile rabbia dentro che certe volte spaccherei tutto, e una frustrazione immensa perché non ho una vita. Cosa ho fatto di male per essere così maledettamente sola? Da 6 anni, dall?adolescenza insomma, la mia vita fa schifo, è un susseguirsi di giorni inutili e sempre uguali, senza niente che valga la pena essere ricordato.
Se la vita è questa, allora che senso ha vivere? Perché devo soffrire così? Non voglio finire come i miei genitori, a 50 anni, infelici e senza vita sociale, senza amici, senza nessuno scopo nella vita, a guardare la televisione in silenzio senza avere più nulla da dirsi. È brutto da dirsi, ma ho in odio tutto il mondo. Non vedo via d?uscita in questo tunnel. Passo i migliori anni della mia gioventù chiusa in casa a farmi del male all?anima.
E non so che fare.
1 febbraio 2009 - Perugia
Categoria: Solitudine
da sola come voi
...io ho 17 anni..ma ho una paura immensa di restare in questa situazione per tanto, troppo tempo..pensavo di salvarmi in un certo senso rivolgendomi ad una psicologa..ma invece sto ugualmente cadendo sempre più in questo tunnel senza via d'uscita..hai ragione la sensibilità è una cosa bella ma anche una condanna allo stesso tempo..sotto questo punto di vista preferisco anche rimanere così, sensibile,ma ho la sfortuna contro, la gente cattiva intorno e questo carattere non è giusto..ho paura..tanta paura anch'io.
1 febbraio 2009
da Lonely
ciao! sono nelle tue stesse condizioni! i miei genitori, tra l'altro, sono come i tuoi: apatici e mosci al massimo! sono abituati all'immobilità! ed io purtroppo finisco per chiudermi in casa...
1 febbraio 2009
da ulisse
Laura, è incredibile come la tua esperienza assomigli alla mia, ma questo probabilmente te lo potrebbero dire anche altri di quelli che scrivono quì.
E' vero che siamo diversi dalla stragrande maggioranza delle persone, per anni mi son chiesto se questa intuizione non fosse solo un modo (magari inconscio) di sentirmi importante, speciale. Ho cercato di osservare e riflettere sul comportamento degli altri per potermi smentire, perchè volevo sapere solo la verytà, non volevo ingannarmi; ma tutto mi dice che la mia intuizione era giusta...
Esistono veramente delle persone che nascono più sensibili delle altre, e che riflettono su tutto (o quasi), e che stanno male a pensare a tutte le cose che non vanno nel mondo, anzi al fatto di essere costrette a viverci in questa realtà, che sembra assurda.
Potrei elencare tutte le altre caratteristiche della loro (anzi nostra) personalità, ma credo che la causa di tutto sia la sensibilità.
E' incredibile però come le nostre personalità si assomiglino, mentre il resto della popolazione sia abbastanza variegato, ma forse è solo una mia errata sensazione...
Comunque non è una maledizione, mi piace pensare che un dono così grande, bello e offerto a così poche persone doveva per forza essere controbilanciato da una qualche croce da portare. A volte la Croce era così pesante che ho desiderato di non averlo questo dono, altre addirittura di morire subito purchè non soffrissi più. E' stata la vocina, flebile ma ininterrotta del mio "dono" che mi ha fatto resistere ad anni di sofferenze. Sono fermamente convinto che se ognuno di noi riuscisse a trovare i modi per utilizzare questa sensibilità si sentirebbe abbastanza realizzato da sopportare tutto il resto. Non intendo solo trovare un lavoro in cui poterla esprimere, come artista, scienziato o ingegnere, ma anche delle persone che ci apprezzino.
Direte: "Bene, adesso dicci come si fa!". Non lo so bene, ma credo che ci voglia tanto coraggio, il coraggio di lasciarsi andare ad essere se stessi e mettendo da parte le paure. Cosa che io non sono ancora riuscito a fare.
2 febbraio 2009 - Bergamo
da Chiara
Ciao Laura, mi è quasi sembrato di leggere ciò che scrivevo o meglio come mi sentivo io fino a un po' di tempo fa. Ti sento infelice, non voglio sembrarti quella che ti fa la predica invogliandoti ad essere positiva o quant'altro ma dovresti credere un po' di più in te stessa, nelle tue capacità e partendo da qui iniziare pian pianino a camminare da sola, così da poterti conoscere meglio, capire cosa vuoi tu (e non i tuoi genitori!!) Lo so non è facile, ci vuole tempo, molta riflessione.. Almeno io ho fatto così, come te anche io mi nascondevo dietro ad una maschera, nascondevo me stessa a tutti e vivevo la giornata così.. senza stimoli, senza niente insomma.. Poi ho comnciato a lavorare su me stessa, a farmi domande e a rispondere sinceramente ad esse così da riuscire a capire ciò di cui avevo bisogno per riuscire ad essere me stessa e a vivere meglio la mia vita. Mi sono staccata dagli amici o come dici tu "conoscenti", mi sono presa il mio tempo, ho cominciato a scrivere tutto quello che mi passava per la testa, ho riflettuto molto e ho capito tante cose. Io ho 22 anni, sono una ragazza omosessuale, ho una migliore amica che è super fantastica sempre pronta a darmi una mano, ho trovato l'amore, non dico di aver trovato la felicità ma sono contenta, perchè il lavoro che ho fatto su me stessa ha portato i suoi frutti. Non pensare che la mia vita sia meravigliosa e senza problemi, anzi dopo la mia dichiarazione non ho un buonissimo rapporto con mia madre ma non ce la facevo più a nascondermi, sentivo il bisogno di gettare questa maschera e di uscire allo scoperto e finalmente adesso riesco anche a capirmi meglio, sicuramente il lavoro con me stessa non è ancora finito.. C'è sempre da imparare!! Quindi non arrenderti e prova a farti delle domande anche tu, potresti iniziare a capire tante cose di te.. Per esempio da cosa ti nascondi? In quali situazioni ti senti costretta ad "indossare la maschera"? Che rapporto hai con i tuoi genitori? C'è qualcosa in particolare che ti ostacola nell'essere te stessa? Insomma ce ne sono una marea di domande che puoi farti e più te ne fai più ti capisci.. Ascolta il tuo cuore e ricorda che è partendo da te stessa che poi ti potrai relazionare meglio con gli altri. Quando inizierai a fidarti di te stessa poi comincierai a fidarti anche degli altri, vai anche all'università sono sicura che col tempo quanlche persona amica la troverai. Ti auguro tanta tanta felicità.. Spero che un giorno (non molto lontano) tornerai a sorridere col tuo vero volto e quella brutta maschera sarà solo un lontano e brutto ricordo!! Ciao ciao, Chiara
2 febbraio 2009 - Brescia
da Alex Darth NodTEK
sono anche io come te... io ho smesso di fingere da tanto tempo pero'...
sono diverso e come te non ho nulla o quasi in comune con la maggior parte dei miei coetanei che passa il tempo ad alcolizzarsi per locali il sabato sera, come si dice a sballarsi.
poi mi ritrovo moltissimo in tutto quello che hai scritto...
la parte che mi e' piaciuta di piu' e' quando dici che vedi la bruttezza del mondo e l'indifferenza, la crudelta' e l'ignoranza del mondo e credimi questo e' davvero un dono, ce ne fossero di piu' di persone così il mondo sarebbe di certo un posto migliore.
Alessandro
3 febbraio 2009 - Milano
da daniele
ciao laura anchio come te ho la tua età e capisco i tuoi pensieri ed è anche vero che il mondo è pieno di ingoranza ma non tutte le persone sono cosi e la cosa che ti consiglio di fare al più presto è di conoscere nuove persone magari trovi qualche hobby o frequenti qualche palestra cosi forse troverai delle persone come te in cerca di amicizia, so che è soltanto un consiglio ma spero che ti sarà utile
3 febbraio 2009 - Perugia
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