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da laura

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da doc

Ciao Laura, anche io ho 21 anni ho troncato la mia falsa vita sociale un anno fa, ho letto negli occhi delle persone la crudeltà ed ho perso la fiducia in tutti.
Generalmente vive bene chi si adegua e vive male chi come noi non riesce a capire perchè il mondo sia un posto cosi vergognosamente arido, pieno di sofferenza coperta dal velo pietoso del buonismo che è tanto in voga.
Se la vita è questa che senso ha vivere? hai ragione davvero... chissà che senso ha...
Ormai la mia anima è talmente distrutta che da pochi giorni a questa parte sento che il dolore nella mia mente è cosi grande da tramutarsi addirittura in dolori fisicamente percettibili, ci sono giorni in cui non riesco neanche a mangiare...
Neanche io so cosa fare, intorno a me non c'è neanche una persona con cui potrei confidarmi con la speranza di essere capito... passerei per quello che non si adegua, che è troppo pigro per trovare amici... ma noi sappiamo che non è cosi ed il fatto che nessuno al mondo ci puo aiutare ci rende ancora piu tristi.
Che vita inutile...

4 febbraio 2009

da alba

Doc non è vero che vive bene solo chi si adegua, allora se è come dici tu sarebbe un mondo di rassegnati? Forse c?è anche chi si adegua, ma io penso che alla fine queste persone stanno bene solo in apparenza, io credo invece che può vivere veramente bene chi trova la sua dimensione, vedi il mondo è variegato, ci sono una molteplicità di caratteri e situazioni diverse, allora c?è il carattere molto estroverso che se la caverà sempre bene, mentre quello più timido e introverso che farà più fatica, ma ciò non significa che questi ultimi devono sotterrarsi e rassegnarsi e gettare la propria vita senza via d?uscita, ma solo che devono trovare le persone che siano compatibili con il loro carattere, con i loro interessi, col loro modo di essere e di fare, oppure si può anche essere diversi ma è fondamentale comunque sempre rispettarsi anche nelle proprie diversità e trovare punti d?incontro. Ti parlo così perché appartengo a questa categoria e ti capisco perché anch?io ho fatto sempre fatica nella vita?.ma ho anche capito che quando mi sono trovata con le persone adeguate e in situazioni favorevoli mi sono sentita un?altra persona, il pesciolino che non parlava e se ne stava in disparte diventava chiacchierona e con tante cose da dire, insomma secondo me non ci sono persone giuste o sbagliate, ci sono solo persone che hanno bisogno di essere capite e di trovare la loro dimensione di vita, solo così si può vivere veramente bene, non di certo chi si adegua rinunciando ad essere se stesso. Mi rammarica molto sentirti così alla tua età?.sei così giovane?mi dispiace che ti senti così male solo perché hai incontrato le persone sbagliate che non ti hanno capito.

4 febbraio 2009

da Alessandro

Ciao Laura, ogni volta che leggo quello che hai scritto mi viene sempre da piangere perchè anche io sono come te. Sono sempre stato solo, non sono mai riuscito a fare nulla per cambiare questa situazione e spesso riflettendo ho molta paura che rimarrò sempre così. Non ce la faccio più. Sento la mia anima a pezzi e il mio cuore vuoto. Non so che fare...
Comunque se ti va di sfogarci a vicenda, io ci sono. Ciao

5 febbraio 2009 - Roma

da lorena

cara Laura credevo di essere una mosca bianca in questo mondo cosi insensibile.Vedi io ho una situazione completamente diversa, sono sposata da 30 anni ho un figlio che ne ha 29 e un marito che mi vuole molto bene. Io contraccambio il loro amore ma c'è una cosa tra me e loro che sempre ci dividerà. Io vedo e sento nel mio quotidiano che qualcosa non và.Ho sempre paura di tutto e di tutti, se prendo un cane penso già che un giorno morirà e io soffrirò come una bestia. sono sempre stata una persona con molti problemi esistenziali che non ti voglio elencare.In 48 anni di vita non ho risolto niente, ne con medici, cure, amiche o amici, familiari. Ti faccio un esempio: a Natale ( quando ero piccola ) quando mia madre faceva il presepe e metteva il Bambinello io quando ero sicura di essere sola mi avvicinavo alla capanna e piangevo a dirotto. questo è successo per molto tempo, adesso ho solo il ricordo di me (idiota) che piangevo ( e piango) per tutto quello che succede min questo stramaledetto mondo sapendo perfettamente che non posso farci niente se in iraq muore tanta gente oppure se le tigri vengono uccise per il solo gusto di farlo. ma io mi dispero. Il nostro animo cosi sensibile non lo cambierà nessuno, ma potremo dire che almeno dentro di noi qualcosa c'è di vivo e non siamo dei robot insensibili e freddi come la maggior parte delle persone. un abbraccio

5 febbraio 2009 - Perugia

da massimo

è solo una cosa che ti manca, una cosa che riempia il tuo cuore, che ti dia gioia e voglia di vivere. è una cosa che ti farà forse soffrire, ma vale la pena di rischiare.

6 febbraio 2009 - Milano

da raffaele

Ho letto la tua lettera (del 6 feb.) ed ho sentito di risponderti.
Il tempo che viviamo è certamente difficile è non ci rende facile il prosieguo dei giorni a venire. Ma,
sicuramente i Ns. predecessori avranno avuto più o meno le stesse difficoltà, eppure, "arrancando". sono arrivati a fare tanto; quel tanto che Noi non sappiamo apprezzare (conoscenza, sapere, la vita quotidiana che viviamo). Hanno saputo confrontarsi e vincere le battaglie della vita. Se ti trovi in una situazione difficile devi cacciare il meglio di te stesso e sconfiggere il nemico che ti affligge utilizzando quella tenacia e forza insita in Noi;
e non ricacciarci, nelle Ns. debolezze, ad infliggerci pene inutili (*). Il mondo con Noi o senza di Noi gira lo stesso per ciò rigetta tutto l'inutile(*), rinboccati le maniche e datti da fare. Affronta a viso aperto le situazioni esposte e guadagnati quello che desideri. Tanto sarà ardua la salita tanto sarà il piacere di sentirti realizzata (e di non essere una insignificante pedina del gioco obsoleto di questa Ns. società; dove i deboli sono destinati a soccombere). Ti lascio con l'augurio di buone cose e di sentirti cacciare, con la grinta di un felino, quel ruggito che conferma la tua presenza, la tua forte personalità. Ciao un anziano (ma giovane) amico

25 aprile 2009 - Udine

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