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da Silvia
Mio padre non ha fiducia in me.
Non ho permessi di nessun tipo, ho 16 anni e sono stufa di sentirmi ridere dietro dai miei amici quando sono costretta a rifiutare un invito di sabato sera perché ‘’mio padre non vuole’’ o di andare a fare compere con le amiche senza soldi perché non ricevo un centesimo.
Dice che lo deludo continuamente e che non gli do modo di fidarsi di me.
Il fatto è che non ha nemmeno motivo per non fidarsi di me.
Come scusa usa avvenimenti successi anni fa, ad esempio durante l’estate del 2006 ho preso di nascosto il cellulare di mia madre e ho speso 3 o 4 € in messaggi perché non avevo soldi nel mio.
Ogni volta che faccio qualcosa di buono non lo calcola o trova qualcosa che lo ‘’annulli’’, se non c’è nulla, rivanga questa storia ridicola o altre piccole cose combinate da piccola.
Sono davvero stufa di questo suo atteggiamento e pregiudizio nei miei confronti.
Mia madre è talmente succube di lui che fa ogni cosa che dice e gli da sempre ragione.
Quando racconto come vanno le cose non mi credono mai e pensano subito ci sia sotto qualcosa.
Se hanno la possibilità di verificare se ho ragione o no, ad esempio chiamare i genitori di un ‘amica per sapere dove ero o cos’è successo a scuola se magari ritardo, rifiutano.
Non ne posso più, litighiamo continuamente e io sento sempre sotto esame.
Perchè si comportano cosi??
18 maggio 2009 - Milano
Categoria: Genitori e figli
da Life
ciao silvia, io purtroppo non ho delle parole precise in grado di aiutarti anche perchè ho due genitori meravigliosi e mi riesce difficile capire ciò che tu provi, ma comunque voglio cercare di aiutarti... vedi io molto spesso mi ritengo troppo fortunato ad avere due persone come loro...io non gli dedico mai le attenzioni che meritano, non gli do mai un abbraccio, ma nonostante questo ogni santa notte non faccio che piangere come un bambino ripensando al bene che mi vogliono e al fatto che io mai glielo dimostro forse per il mio troppo orgoglio..forse perchè per me dire "mamma, papà vi voglio bene"è da stupidi...mi sembra di essere un debole...e credimi che io mi odio per questo, perchè ciò che ho dentro la mia testa è impensabile eppure è così...
i tuoi genitori non ti odiano Silvia ne sono più che sicuro e non te lo dico tanto per dire..sono certo che loro ti amano piu di ogni altra cosa di questo mondo...in fondo hai solo 16 anni, so bene che tu vorresti molte piu libertà, ma loro allo stesso tempo vogliono proteggerti per far si che non ti succeda niente che potrebbe allontanarti da loro...sai bene anche tu quante persone malate esistono a questo mondo..persone che se ne fregano del fatto che con le loro gesta rovinano intere famiglie...be vedi io la penso così ma tu sei liberissima di non ascoltare le mie parole che potrebbero rivelarsi anche inutili, però cerca di non odiarli, amali con tutta te stessa..fagli capire che la tua felicità insieme a loro viene prima di qualunque altra cosa...
sei una ragazza molto dolce che tiene ai suoi genitori altrimenti non gli avresti mai scritto una "dedica" ..
io sono un ragazzo di 18 anni e come detto all inizio non posso capire quello che vivi in famiglia ma spero davvero di averti un po aiutata...
ciao piccola..
19 maggio 2009 - Imperia
da Silvia
Vedi io non mi sento odiata da loro.. e nemmeno penso di odiarli ma ho cosi tanta rabbia dentro..
So che sono ancora una ragazzina ma se penso a tutta la libertà che hanno le mie coetanee ho la sensazione che sto buttando gli anni più belli della mia vita chiusa in casa..
Non posso fare niente per cambiare le cose, quando sarò più grande sarà troppo tardi, e non potrò incolpare altri che loro.
25 maggio 2009 - Milano
da Life
ehi ciao..guarda io ho sempre creduto che pensare principalmente a se stessi sia la kiave per la nostra meritata felicità che oggi sembra un qiualcosa di irraggiungibile per motivi a noi ancora sconosciuti...credimi, il vedere le tue amiche libere, che escono ogni giorno, non vuol dire che esse dentro di loro si sentono realmente felici, sicure di loro stesse..molti di noi nascondono le proprie paure cercando rifugio fuori di casa, in quegli spazi aperti che magari per molti non hanno significato ma che per altri vogliono dire "vita"...ciò non giustifica i tuoi genitori ma come detto in precedenza, loro non fanno questo per punirti, ma semplicemente per amore..forse nella maniera sbagliata che a te non da libera visione apunto dell amore infinito che essi nutrono verso di te...silvia non ti stai perdendo affatto i migliori anni della tua vita e mai succederà...io ne ho 18 e per quanto sia libero nelle uscite e in ogni altra cosa, posso dirti con assoluta tranquilità che non ho mai fatto cose per la quale dovrei vantare gli anni della mia adolescenza e maturità...si be esco con gli amici e ci divertiamo tantissimo, ma i genitori rappresentano ancora tutto per me e sono sicuro che vale la stessa cosa anche per te..
cerca di essere felice silvia perchè presto l occasione per andartene via, lontano dai tuoi genitori arriverà e solo tu sarai in grado di sapere se starai facendo la scelta giusta...forse li capirai quanto di buono abbiano fatto per te e quanto tu indirettamente ne hai colto il sgnificato...
ti saluto Silvia...
26 maggio 2009 - Imperia
da Silvia
Il fatto è che non avere libertà mi isola anche dalle amicizie.
Gli altri escono, si divertono, conoscono persone nuove che io stando a casa non posso conoscere.
Parlano di avvenimenti a cui io non ero presente e altro.
Mi tocca starmene in silenzio ad aspettare che parlino di qualcosa che conosco anchio e credimi, è cosi, mi sto perdendo non solo gli anni più belli ma le prime esperienze della vita e una parte importante delle mie amicizie, che sono incomplete visto che ci vediamo solo a scuola.
27 maggio 2009
da jejy
ciao Silvia sono daccordissimo con te stai perdendo la tua adolescenza non te la stanno facendo vivere x nnt da come ho capito non ti fanno propio uscire...sai una cosa io ho 15 anni e mi lamento che i miei mi fanno ritirare presto (alle 10 e mezza) che non posso andare in disco che non mi fanno uscire + di una volta a settiman cioè il sabato poi se capita anche la domenika ma solo supplicandoli...molte volte le mie amike mi hanno kiesto di andare in disco e io purtroppo non ci potevo andare dovevo rifiutare..quante volte mi sono sentita una bambina di 5 anni solo perchè non facevo le loro stesse cose cioè ritirarsi all'ora che decidevano loro anche avendo 15 anni...quante volte ho odiato i miei genitori perchè non mi facevano andare dove volevo..ora diciamo che non è che ho tutta la libertà ma almeno un pokino si...io penso che devi parlare molto con loro di questa cosa magari incominciando a kiedergli anche di andare a casa di una tua amika poi dopo un pò gli kiedi di uscire andare a mangiare un gelato con lei, magari facendoci anche conoscere i genitori della tua amika poi piano piano ti prendi la tua libertà ricorda che a volte servono anche le bugie..fai le cose con calma piano piano io piano piano a casa mi ritiro sempre + tardi però non mi dicono nnt perchè glielo avviso che magari faccio + tardi...però no ritardi di tipo 2 ore e capitato anche ma ho avuto una bella sgridata perchè una volta mi ritirai all'1 di notte...io comunque penso che dovresti parlare con i tuoi genitori senza litigare con calma dicendo che tu ormai non sei + una bambina che vuoi un pò del tuo spazio libero x fare anche nuove esperienze...poi non so puoi dirgli ma scusa tu non scendevi all'eta mia e io ora voglio anche io scendere.. spero che riuscirai a convincere i tuoi a darti fiducia...un bacio buona fortuna
30 maggio 2009 - Napoli
da S.
sono rimasta colpita dalle tue parole... io ho 21 anni e mi sono rivista in te, perchè è iniziato tutto così... sono una brava ragazza non ho combinato mai NIENTE di grave a parte il mio lato ribelle che ha cominciato a uscire fuori molto presto, intorno i 14 anni... non ho mai voluto che nessuno mi IMPONESSE di fare ciò che non volevo, o di STARE ZITTA solo perchè era mio padre a parlare, o di sentirmi insultare per motivi futili tipo: ho portato giù io il cane e lo dovevi portare tu al mio posto... mia madre è una donna succube di un uomo ignorante che parla senza sapere quello che dice, le sole cose che sa fare durante una discussione è insultare, urlare, minacciare... e a me esce una rabbia che mi fa paura da sola... ogni settimana era pronta una scusa per litigare, e ogni settimana mia madre era pronta a prendere le sue parti, ad annuire... Io ammetto di essere troppo diretta a volte, di avere un carattere molto particolare, eppure non riesco comunque a dare una giustificazione per quello che accadeva. Mi hanno scelto la scuola, non volevo andarci, ma nonostante tutto mi hanno obbligato a frequentarla e io mi sono fatta bocciare due volte... cosi ho perso l'opportunità di diplomarmi... quando non avevo 18 anni mi dicevano: devi fare quello che dico io. a diciotto anni mi dicevano: sei a casa mia e fai quello che dico io. in poche parole dovevo far sempre quello che ritenevano loro fosse migliore per me.Io non chiedevo soldi, non chiedevo niente volevo essere "indipendente" volevo uscire e non sentire le grida il giorno dopo perche ero tornata alle 3 di mattina... io stavo bene e non facevo nulla di male, e poi non succedeva tutte le sere. volevo fare l'estetista, ma non volevano.cosi a 19 anni ho messo i soldi da parte e mi sono iscritta in una scuola di estetiste e a luglio farò gli esami del 2 anno... più crescevo e più le litigate si ripetevanoe diventavano violente, e gli insulti crescevano fino a diventare frasi irripetibili, ... fino a quando il 1 maggio all'ennesimo invito ad andarmene di casa, ho preso le mie cose e me ne sono andata. ora non ci parliamo e il 5 maggio giorno del mio compleanno nessuno mi ha fatto gli auguri...io non sono abituata a giudicare i comportamenti degli altri, senza essere a piena conoscenza di tutta la situazione e non mi piace chi lo fa, si puo dare un consiglio. così non ti sto dicendo che questo accadrà anche a te, voglio dirti di essere serena, di seguire le tue scelte con fermezza e i tuoi sogni e di provare a imboccare la strada del dialogo, che è sempre la migliore. io ho fatto questa scelta, e di questo non mi PENTO, perchè separare le nostre strade era inevitabile. ma fidati che è stata la cosa più dolorosa.
30 maggio 2009
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