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da BETTY per LA CAMPAGNA
Il carretto, su cui mio padre mi faceva salire con sè per condurmi con lui in campagna, era di legno e duro.
Profumava degli stessi umori del campo in cui, il giorno prima, era stato a raccogliere le patate che avevamo consumato per la cena.
Amavo quel carretto, perchè mi permetteva di stare con mio padre e mi dava la possibilità di condividere con lui, in quel piccolo paesino di collina dove sono nata, momenti di felicità e di unione.
Mi piaceva annusare il profumo di terra e sudore di cui erano impregnati gli abiti che indossava per andare a lavorare la campagna.
La strada che si snodava davanti a noi, sinuosa e piena di curve, come un serpente, era polverosa e dissestata.
Passava accanto a un vecchio cimitero circondato da viali di verdi cipressi e antiche mura diroccate da cui s'intravedevano le croci di marmo delle vecchie tombe risalenti ai tempi della prima guerra mondiale, conficcate ancora nella terra dove cresceva l'erba mangiata dalle cavallette.
Il carretto procedeva adagio su quella strada rurale immersa nel verde della natura, finché non giungevamo nella vigna o nel prato.
Lui mi sollevava tra le braccia e mi aiutava a scendere.
Mentre io cercavo le fragoline selvatiche o le more sui rovi, lui potava le viti, o falciava l'erba per i conigli.
Ricordo quei giorni lontani come i più felici della mia infanzia. Giorni che, benché siano trascorsi diversi anni da allora, sono ancora vividi in me come se li stessi vivendo ancora ora.
Giorni che custodirò, per sempre, nello scrigno del mio cuore e non dimenticherò mai, nemmeno quando alla somma degli anni s'aggiungerà dell'altro tempo che farà sbiadire, lentamente, la mia memoria, perché di essi rimarrà sempre una piccola traccia che nulla potrà definitivamente cancellare!
23 luglio 2009
Categoria: Ricordi
da sweet
Ciao Nonna cara... pensa che prima che i miei si separassero, anch'io abitavo in un paesino di campagna... adoravo in estate prendere le biciclette e fare un giretto intorno ai campi di mais, o vedere i contadini armati di zappa, che coltivavano... poi con le bici, raggiungevamo una fattoria con i cavalli, e lì passavmo il tempo a dar loro da mangiare il fieno... oppure andavamo ad uno stagno con tutte le paperelle, e poi lanciavamo il pane, ed erano buffissime come correvano per andare a mangiarlo!!! Mi piaceva quel silenzio che c'era, qualche volta sentivi le vecchie del paese spettegolare, o sentivi il rumore del taglia erba, e poi c'era un profmo di erba appena tagliata!!!
Ormai sono passati 3 anni... e nonna, ti ringrazio per avermi ricordato questi bei momenti, che avevo accantonato un po'!!
Ti voglio bene
-Sweet-
23 luglio 2009
da Charla
è già... che bei ricordi... nonostante io sia di un altra generazione rispetto a te mi ricordo anche io delle cose che hai scritto... forse perchè essendo nata in un piccolo paesino di montagna la teconologia ritarda sempre un po ad arrivare... anche io andavo con il mio nonnino per i campi a seminare le patate, o a fare fieno... che bei ricordi... rotolarmi x i prati, mangiare le fragoline, saltavo a destra e sinistra come un grillo... mi nascondevo tra gli alberi ed ero convinta che nessuno mi vedesse e poi saltavo fori all'improvviso a fare: BU!! mi divertivo con poco... la mia mamma mi faceva indossare di qui completini che a vederli ora mi sembra impossibile che andassi in giro conciata in quella maniera ma al'epoca non ci facevo caso ed ero contenta così perchè mi bastava sentire l'arietta fresca che giocava con i miei lunghi capelli, o osservare le formichine sugl'alberi...
non sono passati molti anni ma a me sembrano un eternità... sono cambiate così tante cose... e ne sento spesso la nostalgia..
23 luglio 2009
da Aliante
Bello..
23 luglio 2009
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