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da Laura
Per anni domandandomi la causa della mia solitudine, della mancanza di amici, della vita schifosa che faccio buttando via i miei migliori anni, ho pensato a fatti esterni: la società che porta all'omologazione e isola i "diversi" come me, le persone superficiali che ho incontrato, la sfortuna di essere nata in un paese molto piccolo. Tutte scuse, tutti modi per non vedere la triste verità: la colpa è MIA. Solo mia. Le poche occasioni che ho e ho avuto per risollevarmi le ho deliberatamente buttate via. Se qualcuno mi invita, mi dice di uscire, mi chiama (raramente, eh) io rifiuto. Per snobismo, forse, perchè mi sento un pesce fuor d'acqua, perchè non voglio fingere di essere quello che non sono. Una vecchia amica mi ha invitato ad una festa stasera, ma io ho detto no. Ho paura di stare in mezzo alla gente, mi sento ridicola, inadeguata, se dovessi ballare sarebbe penoso, e poi non so divertirmi; rimarrei in un angolo come un palo come una cretina.
Questa è la triste verità: io non sono vittima della solitudine, io scelgo la solitudine, anche se mi fa stare male. Scelgo io stessa di fare una vita che non è vita, scelgo con masochismo di crogiolarmi nel brodo di sofferenza che mi sono costruita io stessa. E' una situazione senza uscita, perchè non dipende solo dagli altri, dipende soprattutto da me, e io non riesco a cambiare. Mi sono sempre considerata forte per non averla mai fatta finita, ma in realtà sono debole, sono una che non riesce ad affondare e non ha la forza di risalire.
2 gennaio 2010
Categoria: Solitudine
da GIUF GIUF
laura...VAI AL VOLO ALLA FESTA!!!... SENZA PENSARE...poi' facci sapere come e' andata...P.S.vorrei trovarmi al tuo posto... VAI!
2 gennaio 2010
da Demetrio
Ma che farla finita, ma vi rendete conto di cosa scrivete?Adesso una è forte se non la fa finita?a cosa dici?
Per il resto, cerca di sbloccarti con le amiche; se colei che ti ha invitato è una vera amica e ti fidi di lei, accetta i suoi inviti, perchè quando uscirete non ti lascerà sola.
2 gennaio 2010
da Fredic77
Laura guarda che nessuno è invincibile, tutti ad una festa possono avere un po' di timore, c'è chi riesce a nasconderlo, tu devi solo imparare a starci dentro come uso dire, non credere che la gente ti tenga gli occhi puntati, principalmente ognuno pensa per sè, dai provaci, te lo dice uno che si cagava addosso quando sentiva parlar di feste, ma ora che ho scoperto come funzionano qualche volta ci vado, ciao Laura ora tocca a te!
3 gennaio 2010
da Triste
La mia situazione è identica alla tua..leggendo mi sono identificata perfettamente... Odio la vita che faccio e allo stesso tempo ho paura di affrontare certe situazioni...nn sò più che fare! credo che sarebbe stato meglio se non fossi mai nata...
3 gennaio 2010
da Ma_rc
Vivo anche io la stessa situazione, mi sento anche io un estraneo a questa società, uno che crede di non essere adatto e capace di vivere, di assaporare tutte le cose che ci circondano. Non so, anche io direi che la colpa è mia, che un giorno forse riuscirò a mettere un punto e ricominciare da capo, ricominciare a vivere: anzi cominciare a vivere. Per il momento mi guardo dentro e vedo solamente il vuoto, un giorno, spero prossimo, troverò la forza di risollevarmi.
3 gennaio 2010 - Roma
da Laura
Spero che tu sia andata alla festa. Non devi per forza muoverti e ballarti. Basta scambiare qualche parola, fare un sorriso, interagire un po' con gli altri. Non credere di essere il centro del mondo, probabilmente pochi baderanno alla tua presenza.. quindi non ha senso sentirsi ridicoli. Ognuno pensa a sè, non sei l'oggetto dell'attenzione del giorno.
Serve anche un po' di coraggio nella vita. Non credere di essere l'unica ad avere questi problemi. Devi buttarti di più, forza! Meglio approfittare delle situazioni che si presentano, non sprecare il tuo tempo a rimuginare, vivi.
4 gennaio 2010
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