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da Marco
Sono passati sette anni da quella tragica mattina in cui tentai di togliermi la vita. I medici riuscirono a salvarmi e attribuirono questo fatto alla mia tempra forte e resistente. Adesso, facendo un bilancio della mia esistenza, mi domando se ne valesse veramente la pena.
Certo; di progressi ne ho fatti tanti. La depressione cronica che mi ha afflitto per quattro anni è soltanto un ricordo. Sono in grado di lavorare e questo fatto mi garantisce l'indipendenza economica. Ma la mia vita vale la pena di essere vissuta ? Ora come ora direi di no. Sono troppo bisognoso di affetto per tollerare la solitudine. E come ho già scritto in un 'altra dedica il senso di straniamento che provo verso i miei simili non è mai scomparso.
Cos'è che mi dà la forza di tirare avanti ? La mia incoscienza. Il mio ottimismo. La convinzione, del tutto irrazionale e priva di fondamento, che un giorno anche io sarò immensamente felice.
E' una fede personale, non molto diversa da quella religiosa. Una fede in sè stessi e nel destino. E' la fede di una persona che non crede in Dio. Ma è' una fede anche questa...
24 febbraio 2010 - Firenze
Categoria: Solitudine
da laura
Si, è belle avere una fede personale, ma non sai quanto ti perdi ad avere una fede religiosa. La cosa più bella, una cosa che sicuramente ti aiuterebbe a relizzarti come uomo. Cosa? Donare amore a chi ne ha realmente bisogno, attraverso un cammino di volontariato. Non c'è cosa più bella che sentirsi utili a chi? Hai bimbi soli, agli handiccapati, agli anziani ecc. ecc. ecc. Dove? Ci sono tanti gruppi che ti possono dare aiuto in cambio di un tuo aiuto. Negli ospedali, come barreliere a Lourdes, ecc.. ecc. Essere Cristiano è un grande Dono, ma anche un impegno verso noi stessi e verso il prossimo. Un impegno che molte volte ci impone di anteporre la felicità altrui anzichè la nostra, ma che ti assicuro ti gratifica e ti rende degno e fiero di vivere. Inoltre, puoi conoscere anche gente sana, che vive come te i tuoi stessi valori, i tuoi stessi pensieri e chissà incontrare una brava ragazza che decide insieme a te d'intraprendere lo stesso cammino. A me è successo, e te lo augoro di cuore. Io e mio marito siamo dodici anni che siamo sposati, e ci siamo conosciuti proprio in uno di questi gruppi. Avere fede e credere nella fede è solo motivo d'orgoglio!
24 febbraio 2010
da Marco
Cara Laura; il fatto di non credere in Dio è la conseguenza di tanti fattori, alcuni razionali e altri irrazionali. Per alcune persone il dolore rappresenta un grande incentivo alla fede, mentre per altri è assolutamente scoraggiante e controproducente. Io posso dirti una cosa: ad allontanarmi dal cristianesimo non è stata soltanto la ragione, ma anche la vista (per me insopportabile) di tutto il dolore e la sofferenza che regnano nel mondo. E non parlo tanto della mia sofferenza quanto di quella degli altri. Va anche detto che per essere caritatevoli verso il prossimo non c'è alcun bisogno di essere credenti. Comunque è vero che senza la fede in qualcosa diventa molto difficile sopravvivere. E infatti anche la mia fede nel destino è qualcosa di assolutamente irrazionale.
24 febbraio 2010 - Firenze
da Angy*
Ciao Marco...è difficile esprimerti un mio pensiero...perchè so che tu non vuoi ascoltarlo...ognuno di noi nella propria vita attraversa momenti difficilissimi...ma ognuno di noi ha dentro anche una grandissima forza per superare quei momenti...ci vuole pazienza e tanta buona volontà...scrivi che hai bisogno d'affetto...chissà quante persone ti dimostrano il loro affetto e tu non lo vedi...tu stesso scrivi che provi straniamento per i tuoi simili...devi avere fiducia Marco e ascoltare la musica della tua vita con note più dolci...provaci e vedrai che starai meglio...essere ottimisti è già un buon segno, continua a migliorarti...buon pomeriggio Marco :-)))Angy*
24 febbraio 2010 - Cagliari
da Marco
Cara Angy; ti ringrazio molto per le tue parole di incoraggiamento. Perché pensi che non voglia ascoltarti ? Io accetto sempre le critiche degli altri quando sono costruttive e dettate dal desiderio di aiutarmi (sono le critiche malevole che mi danno fastidio).
Sono d'accordo solo in parte con quello che hai scritto. Sicuramente io ho poca fiducia negli altri e questo fatto è stato determinato da una lunga serie di delusioni. La più terribile me l'ha data una ragazza brasiliana di cui ero follemente innamorato e con cui si era creata un'intesa meravigliosa... finché lei non decise di sparire per paura di innamorarsi troppo...
Il punto su cui non sono d'accordo è questo: tu affermi che sicuramente c'è tanta gente che mi vuole bene e che io non me ne accorgo. Ti assicuro che nella mia vita ho ricevuto pochissimo amore. Sapessi cosa mi ha fatto passare mia madre... E questo fatto ha determinato uno disagio psicologico che si ripercuote nel mio rapporto con gli altri, creando un circolo vizioso molto difficile da spezzare. Vedessi come reagisce la gente quando tento di avvicinarmi... probabilmente sono troppo maldestro, troppo spontaneo, troppo ingenuo... non so che dirti. Ma di gente che mi voglia bene ne vedo proprio pochissima.
Un bacione.
25 febbraio 2010 - Firenze
da Angy*
Ciao Marco...sai leggendo la tua risposta ho :))) tanto per come ti sei descritto, non vorrei però che tu ti offendessi...ho associato il tuo essere maldestro a MR. Bean, il famoso comico inglese...ti giuro che lui per me è adrenalina pura quando sono giù di morale...ora ho poco tempo per risponderti lo farò più tardi...buon pomeriggio Marco :-)))Angy*
25 febbraio 2010 - Cagliari
da Marco
Ecco; sei riuscita a farmi ridere... Vedi; la cosa buffa è proprio questa. Che quando sei imbranato ti serve a poco essere bello, sensibile e tutt'altro che stupido... la goffaggine vanifica tutte le tue qualità. Io non ci so proprio fare; con le donne e con la gente in genere. Sbaglio sempre nel modo di esprimermi; sbaglio sempre l'approccio. In realtà non si tratta soltanto di essere imbranato. E' proprio che vivo in un mondo mio; che certe cose non le capisco perché ho una mentalità troppo diversa... sono troppo spontaneo, mi getto con entusiasmo e con passione quando mi sembra di intravedere delle affinità... sono ingenuo al limite dell'idiozia... e puntualmente faccio qualcosa di sbagliato. Qualcosa che gli altri giudicano riprovevole o stupido o di cattivo gusto.
Comunque grazie per avermi fatto ridere. Anche tu mi sei molto simpatica.
25 febbraio 2010 - Firenze
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